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- Cavalcata sarda, Sassari, 20-24 maggio 2015 Sito dedicato del Comune di Sassari -
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Le città del futuro, in Sardegna.
Il Nord Sardegna verso l’area metropolitana
di Nicola Sanna, Sindaco di Sassari*

Unire le forze dei territori significa poter affrontare in sinergia alcuni importanti progetti di sviluppo: i contatti tra diversi Comuni sono già avviati, noi ci crediamo
Sono convinto, e non da ora, che non si debba ragionare nell’ottica di “Sassari città metropolitana” ma si debba lavorare per la realizzazione di un’area vasta metropolitana dell’intero Nord Sardegna. Una realtà a standard europeo, dove il tempo impiegato per coprire la distanza tra le diverse funzioni di un’area metropolitana – porti, aeroporti, parchi nazionali, poli produttivi agricoli, industriali e turistici, scuola, università, eccellenze sanitarie, uffici regionali e territoriali – non sia superiore a un’ora di percorrenza, come accade in qualsiasi area europea evoluta. Il Nord Sardegna deve fare da contrappeso a una aggregazione anche demografica dell’area cagliaritana che è già in atto da tempo. Un nord Sardegna diviso sarebbe certamente più debole nei confronti di una Cagliari già centro politico e amministrativo regionale. Oggi, e per il futuro, dobbiamo invertire quel processo di diffuso urbanesimo costiero che le classi dirigenti sarde, prima di me, hanno alimentato, svuotando le zone interne. Non è un caso che ci siano state in Sardegna ben otto province che avevano come baricentro città costiere o molto vicine alla costa. In Italia si parla di città metropolitane dalla fine degli anni Ottanta. Ma chiediamoci seriamente quali siano le città metropolitane realmente degne di essere chiamate tali, quelle con una popolazione da 500mila a oltre un milione? O, come si sta profilando, tutte le città capoluogo di Regione e non solo? Il decreto Delrio obbliga, per legge, le designate città metropolitane di dotarsi di una pianificazione strategica, per un ambito che non è quello strettamente urbano. Oggi il processo della riforma dell’intero sistema territoriale e amministrativo deve essere letto e interpretato per migliorare e rafforzare la cooperazione tra enti territoriali, non per separarli. L’unione dei comuni e, in qualche caso la loro fusione va persino incoraggiata quando i confini tra essi non sono più evidenti. Sono convinto che l’area vasta metropolitana del nord Sardegna possa essere per tutti un’opportunità. E che, al suo interno, una forte interazione tra i paesi e le città piccole e medie dotate di un piano strategico, sia oggi l’unica ricetta vincente per definire sistemi integrati e funzionanti per poter competere in una economia globale, dove i territori dovranno aggregarsi quanto meno ad una scala subregionale. Durante la mia campagna elettorale ho avviato una serie di significativi contatti con le città di Olbia e Ozieri. Nel gennaio scorso, a Oschiri, insieme alle città con più di 10mila abitanti, come Alghero, Porto Torres, Sorso, Ozieri, Tempio, La Maddalena, Arzachena e Olbia abbiamo tenuto un primo incontro dei sindaci del Nord Sardegna. L’idea e il progetto, già accolto dai miei concittadini elettori, miravano a dare un messaggio preciso: unire le forze dei territori e la volontà delle popolazioni verso un’unica direzione aggregratrice dell’area settentrionale dell’Isola. Un esempio per il centro e il Sud Sardegna, per migliorare la capacità di tutta la regione ad affrontare alcuni importanti progetti di sviluppo in sinergia con tutte le realtà locali dell’area vasta settentrionale. Bisogna lavorare per completare rapidamente la quattro corsie Sassari-Olbia, il collegamento ferroviario tra gli aeroporti del Nord Sardegna, rafforzare i distretti economici dell’agroalimentare, del sughero, del granito, dell’industria chimica con materie prime agricole no-food, del turismo costiero naturalistico interno, dei centri di ricerca e universitari. Solo la nostra maggiore capacità di aggregazione ci consentirà di vincere la sfida per la conquista, non già di un appellativo “metropolitano” ma delle sue funzioni.
Nicola Sanna, Sindaco di Sassari
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*anche su La Nuova Sardegna, venerdì 15 maggio 2015

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