Università della Sardegna. Domani il Rettore di Unica?
GIOVEDÌ 19 MARZO 2015
Ufficio stampa e redazione web di Unica. Il confronto di ieri su L’UNIONE SARDA - segue-
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- Aspettando la primavera dell’università.
L’UNIONE SARDA di giovedì 19 marzo 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 – Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Domani il secondo turno. Ieri ultimo match tra i due candidati
UNA SFIDA PER LA VITTORIA
Chi tocca il quorum di 624 voti è rettore da subito
Non sono volati gli stracci e neppure le urla, come qualcuno aveva pronosticato. Ma, al di là del savoir faire di entrambi i candidati, il duello finale prima del nuovo voto mette in campo le ambizioni di due avversari tosti. Come s’è visto ieri, al faccia a faccia organizzato dai docenti di “Unica 15-21”: una Maria Del Zompo sorridente ma che non la dà vinta, un Giacomo Cao più agguerrito che mai. Sarà uno dei due a conquistare la poltrona di rettore, domani (al secondo turno di una maratona elettorale partita il 9 marzo) o, al massimo, fra altri sei giorni, al ballottaggio. Dai toni accesi del dibattito nel polo economico-giuridico di viale Sant’Ignazio, non c’è voluto molto per capire che tutti e due vogliono arrivare al traguardo. Saranno gli elettori a decidere a chi dare la vittoria, ma è certo fin d’ora che non ci saranno molti indecisi, come può essere successo al primo turno quando si doveva scegliere fra cinque candidati (poi tre si sono ritirati).
L’AGO DELLA BILANCIA Chi voterà la farmacologa Del Zompo non può avere simpatie elettorali per l’ingegnere Cao e viceversa, tanto sono diversi i due candidati che ambiscono a guidare l’Ateneo cagliaritano da qui al 2021. «Pochissimi punti di contatto, molte differenze tra due candidati animati da una grande passione», è stato il verdetto del match di ieri. A far la differenza, anche se stavolta si ricomincia daccapo, potrebbero essere quelle 542 preferenze conquistate dalla Del Zompo al primo round? Un’eredità che non sembra far paura all’ingegnere, che fino all’ultimo voto si batterà, forte di quei 140 consensi che gli sono serviti per battere la concorrenza interna degli altri due ingegneri. Si vedrà a urne chiuse e se già domani uscirà il nome del nuovo rettore vorrà dire che il vincitore ha toccato la vetta dei 624 consensi, tanti ne occorrono per concludere la corsa al secondo turno.
LE REGOLE DEL VOTO Domani tornano alle urne quasi 2500 elettori. Si voterà, in 7 seggi, dalle 8.30 alle 19. Sono chiamati al voto 529 professori di ruolo in servizio nell’Ateneo, 385 ricercatori a tempo indeterminato, 320 tra assegnisti e ricercatori a termine, tutto il personale tecnico-amministrativo (1008 dipendenti), 254 studenti (i rappresentanti nei vari organi collegiali). Anche in questo secondo turno, per essere eletto rettore, è necessario che il candidato raggiunga la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto. In caso di mancato raggiungimento del quorum, il 25 marzo si tornerà per la terza volta alle urne, col ballottaggio. Il personale tecnico-amministrativo esprime un voto «ponderato pari al 15%» del numero totale degli aventi diritto al voto tra professori di ruolo e ricercatori, mentre agli assegnisti di ricerca e ai ricercatori a tempo determinato è assegnato un peso pari al 10% del totale della loro categoria. I 254 studenti, infine, esprimono un voto pari al 15% della somma delle altre categorie di votanti.
I SEGGI 1) Aula 10, secondo piano ex Clinica Aresu (via San Giorgio 12); 2) Aula P, facoltà di Ingegneria e Architettura (primo piano padiglione Presidenza, via Marengo); 3) Aula 3, piano terra del corpo centrale, Sa Duchessa; 4) sala riunioni, facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (piano terra, locali viale Sant’Ignazio 17); 5: sala specializzandi, facoltà di Medicina (Asse didattico E, Cittadella di Monserrato); 6: Aula 11, facoltà di Scienze (primo piano Asse 4 – sopra l’aula magna – Cittadella di Monserrato); 7) aula direzione medica, Azienda Ospedaliero-Universitaria, Monserrato).
Carla Raggio
L’INGEGNERE
«Votatemi, non saremo più ultimi»
Giacomo Cao, perché votare lei?
«Per costruire un Ateneo moderno e dinamico, lontano dai giochi di potere, efficace ed efficiente soprattutto nella formazione, inclusivo, aperto alla città. E per il rispetto che ho dei principi di onestà, correttezza amministrativa, trasparenza nelle decisioni, ascolto, specialmente dei più deboli».
Come sarà la “sua” Università?
«Un’Università che non navighi negli ultimi posti delle classifiche italiane e internazionali, nonostante le sue eccellenze».
Il suo primo atto da rettore, se vincerà?
«Un rettore non è un monarca che governa da solo. In modo condiviso ecco le cose che farei: rivisitazione dello statuto, ridefinizione dell’offerta formativa, ricostruzione del senso di appartenenza all’Ateneo, attrazione di studenti, anche stranieri, sottomissione a Regione e Bruxelles di progetti, realizzazione di un nuovo portale e miglioramento della comunicazione». (c. ra.)
LA FARMACOLOGA
«Votatemi, mai più privilegiati»
Maria Del Zompo, perché votare lei?
«Perché io sarò al servizio di tutti e tutti noi rappresentiamo l’istituzione, cioè la nostra Università. Sarò il rettore per tutti coloro che, con le loro energie e timori, vogliono contribuire a rendere il nostro Ateneo un luogo di lavoro privilegiato, non un luogo per privilegiati».
Come sarà la “sua” Università?
«Più colta, più aperta, più giusta, più ambita, più simpatica, più decorosa, più dignitosa. La strada per arrivarci è semplificare statuto e regolamenti, riorganizzare la struttura amministrativa, impostare un processo per raggiungere gli indicatori ministeriali, coordinarsi con Regione, Comune ed Ersu».
Il suo primo atto da rettore, se vincerà?
«Rendermi disponibile all’incontro e all’ascolto delle varie anime dell’ateneo per attivare immediatamente i processi necessari a migliorare le condizioni di lavoro e di studio. Questo devo fare per cominciare a trovare le soluzioni giuste». (c. ra.)
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