Dottore in Fotocopie!

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Alma Mater di Bologna, al via i corsi di laurea in Fotocopie
by Redazione ROARS
Scritto il 07-02-2015

È stato presentato questa mattina, durante una conferenza stampa tenutasi nell’Aula Magna di Santa Lucia, il primo corso di laurea in Fotocopie in Italia. Scienze della Copisteria – questo il nome del corso – insegnerà a fare fotocopie e scansioni, stampare file di diversi formati e, ha dichiarato con soddisfazione il magnifico rettore Ivano Dionigi: “Ci sarà anche uno specifico insegnamento che formerà i ragazzi del terzo millennio nella millenaria tradizione della copia amanuense”, senza trascurare l’uso della carta copiativa, che, come ha ricordato il prof. S. Procopio, ordinario di Storia della Cartocancelleria, ha avuto un ruolo fondamentale negli anni del boom economico italiano.

“Quella dell’addetto alle fotocopie – spiega Dionigi – è una figura professionale che negli ultimi vent’anni ha visto un vero e proprio boom nelle richieste di assunzione, anche se caratterizzate da un turnover eccessivamente veloce”. La causa, secondo uno studio della stessa Alma Mater, sarebbe la mancanza di un’adeguata formazione: le persone che oggi ricoprono questo ruolo nelle aziende e negli uffici in tutta Italia sono quasi sempre ragazzi impreparati, che hanno studiato ben altro e hanno solo un’esperienza rudimentale nel campo, maturata fotocopiando alla buona libri di testo per gli esami invece di comprarli.
L’iniziativa ha riscosso il plauso unanime degli imprenditori presenti alla conferenza stampa, ormai esasperati perché da troppi anni, di sei mesi in sei mesi, sono costretti a mandare a casa giovani inesperti e prenderne altri ugualmente inesperti. “Finalmente l’università va incontro alle esigenze del mercato del lavoro”, commenta il MIUR in una nota all’agenzia Dire.

Il corso di laurea in Scienze della Copisteria sarà attivo a partire dal prossimo anno accademico 2015/2016, ma le preiscrizioni sono state aperte già oggi, in conclusione della conferenza stampa. Davanti alla porta del Dipartimento di Matematica – le cui aule ormai abbandonate saranno destinate a questo nuovo corso – la fila di ragazzi con il modulo di iscrizione in mano è almeno tre volte più lunga di quella che c’era davanti all’Apple Store di via Rizzoli in occasione dell’uscita dell’iPhone 5. La coda è destinata a triplicarsi tra oggi e domani, quando inizieranno ad arrivare in stazione i treni dalla Puglia e dalla Calabria, penalizzati da un lieve ritardo di 24 ore. “Se il corso darà i risultati attesi – ha dichiarato il rettore in conclusione della conferenza stampa – non è escluso che in futuro si possa pensare anche a una laurea in Torrefazione, Miscela e Preparazione del Caffè Aziendale”.

Rocco Fellucci
da Lercio
- segue -
Giuseppe De Nicolao 8 febbraio 2015 at 14:08
Per chi non conosce Lercio e difetta di senso dell’umorismo, prima che accusi la redazione di pubblicare notizie false e ingiuriose – o quasi – specifico che è un (geniale) pezzo satirico del blog http://www.lercio.it che è specializzato in questo genere di “notizie”. Mi dispiace svelare lo scherzo ma, per quanto incredibile, sappiamo per esperienza che qualcuno scambierebbe la notizia per vera e ci accuserebbe di aver voluto diffamare l’ateneo bolognese.

One Response to Dottore in Fotocopie!

  1. admin scrive:

    A CALDO
    Io appena ho letto l’articolo dal cellulare ho sudato freddo… ho girato l’articolo anche a un collega. Poi lui ha controllato dal pc, e mi ha detto che era firmato da lercio.
    Ma, credo sia l’effetto dei nostri tempi, vediamo il mondo che si sgretola, ci siamo abituati all’idea che dobbiamo cambiare, e anche in peggio va bene (ma chi può stabilire cosa è meglio?), e l’idea di un corso in copisteria fa male, ma forse c’è di peggio…

    Comunque, atti di disperazione veri in giro ce ne sono, e forse possono far sfigurare anche questo. Un mio amico ricercatore in matematica, durante l’incontro con il prof. Cao [candidato Rettore di Unica] nel loro dipartimento, mi ha raccontato che Cao ha proposto alcune idee (secondo me disperate) perchè l’università di Cagliari possa recuperare studenti. Un’idea è rivolgersi a studenti dall’America Latina… perchè così loro imparano velocemente l’italiano e i docenti non devono necessariamente fare lezione in inglese. La premessa poteva anche essere interessante, ma dov’è la sostanza?

    Comunque è interessante il fatto che sia diventata satirica la corsa a fare qualche cosa che serve, o al rapporto con il territorio che, essendo fatto senza idee e senza visione, in molti casi, può portare veramente a iniziative strampalate… mah…

    Una, uno… disincantata/o

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