Berlusconi invitato al Quirinale: “Patti vostri”. E’ questa la riappacificazione sociale?
di Vanni Tola
Se avete ancora la capacità di indignarvi vi prego di farlo anche per me, io ci rinuncio, non ci provo neppure a cercare un filo logico negli accadimenti di queste ore. Dopo aver magnificato le doti personali di integrità, coerenza, dignità, del nuovo Presidente della Repubblica, si scopre, nel volgere delle ventiquattro ore successive all’elezione, che é stata concessa la riduzione di pena per buona condotta a Silvio Berlusconi (nonostante il parere contrario del Tribunale di Milano) e che lo stesso è invitato al Quirinale per partecipare alla cerimonia di insediamento del Presidente che seguirà i messaggi alle camere. Era davvero necessario che a tale cerimonia partecipasse un condannato pluriinquisito, attualmente privato dei diritti civili e, perfino della possibilità di continuare a chiamarsi “cavaliere”? Il sottosegretario Del Rio dice che serve per ristabilire nel paese la pace sociale. Un po’ come quando all’elezione di un papa o di un sovrano seguiva l’amnistia con l’apertura delle porte delle patrie galere. Questa volta però quelle porte rimarranno chiuse, tutte tranne quella di Silvio. Riuscite a immaginarlo durante la cerimonia mentre si aggira tra gli illustri ospiti col suo sorriso di plastica a fare battute di spirito, a osservare le scollature e i posteriori delle signore, a raccontare barzellette? Chissà se racconterà a Mattarella la barzelletta della mela che “sa di culo” e che se vuoi apprezzare il profumo giusto devi girarla dall’altra parte? Chissà quanto rideranno i suoi convitati quando spiegherà cosa intendeva dire con la frase rivolta alla Merkel: “culona inchiavabile”. Lo accompagnerà la sua fidanzata col cagnolino o una rappresentanza delle “Olgettine” a libro paga? Quale sarà lo stato d’animo dei giudici che, sulla base di indagini, prove e lunghi processi, lo hanno condannato? Si sentiranno come quei poliziotti che la sera arrestano i “mariuoli” e l’indomani mattina se li ritrovano nuovamente per la strada. Una situazione veramente incomprensibile e paradossale soprattutto dopo il bel gesto del Presidente Mattarella che, appena eletto, si è recato a rendere omaggio ai martiri delle Fosse Ardeatine.
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