Elezioni del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Facciamo uscire il dibattito dal Palazzo. Spazio ai candidati. Le proposte della candidata Paola Piras
Aladinews segue con grande interesse la campagna elettorale per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Cagliari. Daremo spazio ai candidati che, lo ricordiamo, devono presentare il loro programma entro il 27 febbraio prossimo (dopo Maria Del Zompo, Luigi Raffo, Giacomo Cao, Giorgio Massacci, e oggi, l’ultima in ordine di presentazione (ma sono possibili ulteriori candidature) Paola Piras. Nei prossimi giorni proseguiremo pertanto con gli altri eventuali candidati, mano a mano che disporremo della loro documentazione). Ribadiamo che daremo ulteriore spazio a commenti, proposte, riflessioni, che ci perverranno da chiunque abbia qualcosa di interessante da dire. Percorreremo la rete per pescare informazioni, documenti, etc. utili per diffondere quanto più possibile la partecipazione al dibattito e per favorire utili sintesi. Non ci stanchiamo di ripetere (riferimenti su Aladin e su altre News): l’Università è troppo importante per essere lasciata nelle mani dei soli professori, come la guerra in quelle dei generali.
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La LETTERA di PAOLA PIRAS
Ai Colleghi, docenti e amministrativi, alle Studentesse e agli Studenti
A ridosso delle elezioni per il rinnovo del governo dell’Ateneo è naturale guardare avanti; pensare al futuro. Chiedersi come cambiare per crescere. Senza dimenticare di guardare anche indietro, fare bilanci, ricavare esperienza dagli errori commessi.
Il futuro è qui, ad un passo. Il nostro Ateneo ha un cuore e un’anima: può contare su persone pronte a costruire e lavorare per andare avanti, a dispetto delle difficoltà imposte dalle regole che ci governano. Della paura per l’incertezza del futuro. Persone capaci di trasferire conoscenze e abilità, stimolare curiosità intellettuali, passione per la ricerca, voglia di conoscere e confrontarsi con una dimensione che va oltre il locale e si apre al mondo.
Per riacquistare il nostro ruolo dobbiamo ricominciare a guardare all’Ateneo come universitas: realtà complessa dove apparato organizzativo, ricercatori, studenti, vivono e lavorano “insieme”.
Una comunità che condivide il cammino verso la conoscenza mettendo gli studenti al centro; forte di una macchina amministrativa che, coinvolta, stimolata e incentivata costituirebbe prezioso supporto alla ricerca, alla didattica e ai servizi; convinta che l’innovazione, anche organizzativa, potrà divenire lo strumento per essere competitivi e trasferire sul territorio i prodotti del lavoro svolto. - segue -
Ecco perché dobbiamo conservare la nostra identità di Ateneo generalista con una forte vocazione all’alta formazione e alla ricerca; valutare con sapienza e strategia quali misure adottare, senza paure e decisioni avventate, per bilanciare le nuove regole per il trasferimento del fondo di finanziamento ordinario.
Iniziamo a semplificare le procedure amministrative, riduciamo i passaggi burocratici. Riduciamo il corpus regolamentare che ci ammanta nel quotidiano e nel quale è difficile muoversi. Diamo valore al tempo.
Guardiamo con coraggio allo statuto e alla sua revisione. Nel rispetto degli impegni a suo tempo presi semplifichiamo la governance che oggi si è rivelata causa del moltiplicarsi dei passaggi per l’adozione delle decisioni.
Solo così potremo adempiere alla nostra vera missione, senza confusione di ruoli.
Facciamo leva sul compito che all’Università è affidato ed è prezioso per il territorio, per fare rete con le altre Istituzioni, per proseguire nel percorso di internazionalizzazione già intrapreso per valorizzare la nostra posizione geografica: non più ragione di svantaggio, ma punto di forza negli scambi internazionali con i Paesi del Mediterraneo.
Restituiamo fiducia alle famiglie e ai nostri giovani. Possiamo farcela. Possiamo competere con realtà più forti di noi, se costruiremo insieme e daremo risposte. Se saremo capaci di comunicare in modo semplice l’entusiasmo, il valore della ricerca e la ricaduta nel quotidiano. Se non lavoreremo per noi stessi dimenticando di avere a che fare con persone. Se saremo capaci di fare sistema con la società e la scuola per garantire una transizione, senza strappi, tra i diversi livelli e favorire la regolarità dei percorsi formativi in modo che ciascuno raggiunga il suo livello di eccellenza. Se smetteremo di pensare che la qualità coincida con l’adempimento burocratico e passivo di regole.
Questa sfida va oltre le ambizioni di uno.
Potrà essere portata avanti solo insieme. Mi piacerebbe provare con tutti Voi. Con la nostra comunità.
Per questo Vi comunico la mia candidatura,
Paola Piras
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Prof. Paola Piras
Ordinario di Diritto amministrativo
Università degli Studi di Cagliari
E-mail ppiras@unica.it
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