LA BOTTEGA DEI SOGNI. “ Tra parole e musica”
Il 23 Dicembre alle ore 20.30 sul palco del Teatro Civico di Sassari si svolgerà la rappresentazione “La Bottega dei sogni” promossa e organizzata dal Dipartimento di Salute Mentale della ASL di Sassari in collaborazione con l’associazione Paco Mustela e il Comune di Sassari. I protagonisti dell’iniziativa saranno un gruppo di pazienti in cura presso il Dipartimento di salute mentale, diretti dal regista Pierangelo Sanna dell’associazione teatrale Paco Mustela. Con loro si esibiranno il musicista Enzo Favata e il comico Baz.
“La Bottega dei Sogni” è un progetto riabilitativo in atto dal 2011 che impiega l’arte come forma espressiva del disagio, in tutte le sue caratteristiche principali: scrittura, recitazione, canto e pittura.
Attraverso l’utilizzo dell’arte i pazienti riescono a dare vita alla loro energia interiore spesso orientata verso la distruttività e il caos piuttosto che sulla forza creativa e quindi in direzione di una spinta vitale. - segue -
E’ noto da tempo che creatività e follia sono in qualche modo legate fra loro come pure è acquisito che forme combinate di cura che non utilizzano esclusivamente le terapie farmacologiche, presentano maggiori garanzie di riuscita. Il progetto riabilitativo si prefigge appunto di mettere in pratica tali linee guida basilari della riabilitazione, adattandole alle caratteristiche individuali dei pazienti.
Per loro presentarsi al pubblico è come un riaffacciarsi alla vita con modalità diverse rispetto a quelle della malattia e della dissociazione. Farlo in un teatro bello, con una scenografia, con costumi e trucco curati, dà loro sicurezza anche nell’espressione corporea, spesso trascurata durante le fasi più acute della malattia.
Il sentirsi protagonisti al centro del palco aiuta i pazienti a ritrovare la forza per essere ancora protagonisti nella loro vita. Il ruolo degli ospiti – artisti professionisti che prestano gratuitamente la loro opera – concorre a incrementare la sicurezza in se stessi dei protagonisti. Azioni quali quelle programmate con il progetto riabilitativo concorreranno a modificare la storia personale di ciascuno dei pazienti dando loro consapevolezza di avere qualcosa di straordinario da raccontare che non è soltanto malattia, ricoveri, sofferenza e aggressività. Un modo, a parere dei curatori del progetto, per esplorare i pazienti anche nel più profondo silenzio delle loro vite. La manifestazione è integrata da una mostra pittorica, ospitata nel Teatro Civico, dal titolo “la liberazione non è libertà” realizzata con quadri e tele ritrovati nell’ex manicomio di Sassari, curata dal Dipartimento di Salute Mentale, dalla Galleria d’Arte “Arte e spazio” e dal Comune di Sassari ospitata nel Teatro Civico.
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