Riprendiamoci la Scuola Popolare
Intervento di Terenzio Calledda
Pubblichiamo l’intervento di Terenzio Calledda, uno dei tre relatori dell’assemblea-dibattito su “Riprendiamoci la Scuola Popolare di Is Mirrionis. 40 dopo tra storia e futuro” organizzata il 3 dicembre dal Circolo culturale Antonio Gramsci, coordinata da Michela Caria. Il contributo di Terenzio offre una bella ricostruzione delle vicende degli anni 70, particolarmente riguardanti il Circolo culturale del quartiere e avanza una serie di proposte per quanto si può fare oggi in relazione alle vecchie o nuove esigenze dei cittadini di Is Mirrionis. Diamo atto che dal 4 ottobre scorso quando l’associazione Su Passu riprese il discorso, consegnando l’iniziativa al Circolo Gramsci, molto si è costruito intorno alla proposta di ricupero dell’edificio già sede della Scuola come “centro di aggregazione socio-culturale”, nell’ambito di un più vasto progetto di impegni per il quartiere, tutto da costruire, ricuperando quanto di buono si è fatto in passato e anche più recentemente. Avanti con determinazione!
——————————————————
Il Circolo Culturale di Is Mirrionis
di Terenzio Calledda
Cagliari 3 Dicembre 2014
Con grande piacere voglio contribuire all’iniziativa del circolo culturale Antonio Gramsci, che si propone di ricostruire la storia del quartiere di Is Mirrionis e dei suoi abitanti, di quelle lotte sociali e dei suoi movimenti che da fine anni ’60 animarono l’attività politico-sociale-culturale dell’intera città.
Possiamo certamente contribuire alla raccolta di documentazione, mettendo a disposizione quella che conserviamo sulle iniziative e manifestazioni da noi organizzate, non è poc0!
Lo stesso filo-rosso lega l’azione svolta con continuità in quegli anni, dall’esperienza della Scuola Popolare dei Lavoratori, ai promotori del Comitato del quartiere e agli animatori del Centro Culturale nelle sue diverse fasi.
Rileggendo l’Atto Costitutivo e il registro dei verbali delle riunioni, la nascita del Centro Culturale di IS Mirrionis seconda versione è datata 1979
…Seconda fase del Centro Culturale che ha animato il quartiere di IS MIRRIONIS negli anni 80/90. - segue -
In quegli anni ’80, con Mauro Dedoni-Giorgio Polo-Vinicio del Rio-Ignazio Floris- Alessandro Salis, animavamo il dibattito nella Commissione Cultura della VI^ Circoscrizione presieduta da Marco Mameli; con ambizione immaginavamo un programma di iniziative per migliorare le condizioni di vita nel quartiere e incidere sulla qualità della vita dei suoi abitanti; Con la Commissione Cultura riuscimmo a rendere fruibili tutte le 12 palestre, i locali e le aule magne delle scuole raggiungendo un accordo col Provveditore Canepa e con i vari Consigli d’Istituto; per anni abbiamo utilizzando anche il teatro e la palestra della scuola elementare di via Flumentepido, i locali abbandonati dell’EX-MERCATO CIVICO di via Piovella e la struttura della EX-SCUOLA POPOLARE e tutto quello che si poteva considerare uno spazio agibile dalla Provincia alle Parrocchie.
Così presso i locali di via Is Mirrionis 43, quelli a fianco delle ACLI, costituivano allora la nostra sede ma risultarono di proprietà della CURIA Arcivescovile, che non riuscì mai a sfrattarci (ma vendette in seguito i locali ad un privato), in data 10 dicembre 1988 l’Assemblea dei soci decise una svolta nella programmazione delle attività, con il nuovo Presidente Vinicio Del Rio (artigiano e uomo di cultura di Is Mirrionis) iniziamo a realizzare singole iniziative ed eventi puntando ad utilizzare tutti gli spazi cittadini disponibili per fare cultura.
Coinvolgendo le scolaresche delle elementari e medie con seminari e laboratori, presso quei locali di via Is Mirrionis organizzammo alcune mostre di grafica e pittura insegnando ai ragazzi ad utilizzare tecniche a olio, tempera, china, aerografo ecc. la manifestazione “FUORI CAMPO” dal 1° all’8 aprile 1988 fu organizzata con Mauro Dedoni-Giorgio Polo-Vinicio del Rio-Ignazio Floris-Tore Davoli- Alessandra Comparetti-Massimo Dattena- Roberto Pettinau- e studenti del liceo artistico.
Negli anni ’87 ,’88 e ’89 coinvolgendo le scuole, tanti artisti-attori-musicisti e cittadini, un’importante iniziativa culturale viene da noi proposta e realizzata presso l’ EX-Mercato Civico di via Piovella:
“IL MERCATO DELL’ARTE alla ricerca di uno spazio perduto”
musica-teatro-animazioni-spattacolazioni-multivisioni-video-pittura-reportage-fotografia-sport-poesia.
L’idea era quella di dimostrare alle Istituzioni e agli abitanti del quartiere, che era possibile trasformare il vecchio rudere abbandonato in un Mercato dell’Arte, uno spazio aperto multifunzionale a disposizione di artisti e cittadini per fare cultura e rendere protagonista del proprio riscatto un intero quartiere-dormitorio della periferia cagliaritana, volevamo coinvolgere noi stessi, i giovani, gli studenti, i lavoratori, i cittadini del quartiere aprendo una finestra per guardare verso altre realtà diverse, e insieme alla contaminazione con tutte le arti/artisti e la cultura con i suoi protagonisti, ricostruire un’altra socialità possibile.
Quelli artisti-musicisti-pittori ci hanno aiutato per mesi, con il loro lavoro manuale, a demolire e smantellare i box del vecchio mercato (macellerie-pescheria-ortofrutta-panificio..) per costruire il Mercato dell’Arte con palco e scenografie.
Questo progetto rappresentava una sintesi della discussione e del lavoro che il Centro Culturale di Is Mirrionis, la Commissione Cultura della VI Circoscrizione elaboravano in quegli anni.
Abbiamo pensato di renderlo disponibile a chiunque volesse fare cultura, lo abbiamo animato con le nostre attività e con gli eventi nel tempo realizzati per rappresentare la continuazione di quello spazio aperto multifunzionale del Mercato dell’Arte. In tanti hanno risposto realizzando eventi, mostre e spettacoli, sempre aperti al quartiere e ai suoi cittadini.
Abbiamo interagito coi musicisti dell’ASSOCIAZIAZIONE MUSICITTA’, 80 band della Cagliari sotterranea. Realizzato insieme a Mario e Gianluca MEDAS la “Rassegna Is Mirrionese del Teatro Dialettale, inserita nell’ESTATE CAGLIARITANA dal 14 al 21 luglio 1990, con la compagnia Lapola, la Filodrammatica Guspinese, il Teatro Studio, La Maschera- Coro di Bitti e Gruppo Folk di Ghilarza e Associazione Figli D’Arte Medas e Paolo Pillonca; collaborazione che per anni ha consentito a noi e ai bravi attori di interagire con le scuole del Quartiere, a Gianluca di andare in onda per 8 anni su Sardegna1.
Con le scuole abbiamo continuato ad interagire proponendo ai Presidi e ai Consigli di istituto diverse manifestazioni che hanno visto protagonisti centinaia di alunni con i loro insegnanti e soprattutto con le loro famiglie.
Abbiamo pensato di far incontrare le famiglie del quartiere con il mondo della scuola e con l’intera città attraverso alcuni eventi spettacolari realizzati dai loro figli: dall’inizio dell’anno scolastico i ns operatori culturali hanno proposto nelle classi la realizzazione di un laboratorio per insegnare ai ragazzi a creare e usare la cartapesta per fabbricare maschere; con alunni e insegnanti abbiamo costruito la manifestazione “Ti Conosco Mascherina” che nel febbraio 1991 è stata esposta al pubblico al Mercato dell’Arte, la mostra ha visito la partecipazione di migliaia di visitatori e dopo l’esposizione è stata realizzata anche un’asta che ha messo in vendita i capolavori.
Gli alunni delle scuole del quartiere sono stati anche i protagonisti della Manifestazione “W IL GIOCATTOLO” dal 25 aprile al 2 maggio ‘90, hanno realizzato centinaia di giocattoli fatti con materiali di riciclo ispirati alla tradizione sarda e all’infanzia dei loro nonni e genitori, e per realizzarli hanno scoperto la gioia di parlare e comunicare in famiglia sentire i racconti dei nonni e manualmente insieme a loro creare il giocattolo da esporre al Mercato dell’Arte. Migliaia di visitatori hanno potuto apprezzare l’esposizione realizzata dagli alunni che hanno anche illustrato la storia e i momenti della realizzazione del singolo giocattolo.
Ancora con le scuole del quartiere la manifestazione “Incontri” dal 10 al 20 dicembre 1990, laboratorio e spazio libero di animazione pittorica con i ragazzi del quartiere: lezioni teorico pratiche sull’uso dell’aerografo con Giorgio Polo ed altri artisti.
Proseguendo nel settembre 1992 la 4° edizione del “Mercato dell’Arte”, con LaPola- i Carinos- Bradipo- Quartetto Eccetera- A Q.uelos De La Terca Feira.
Il 10 dicembre 1995 il Centro Culturale Is Mirrionis organizza la presentazione del libro di Agostino Calledda “AMMENTOS DE PITZINNIA” presso la sala degli amici del libro in Largo Carlo Felice 2 con Marco Ligas-Elisa Nivola-Jacopo Onnis-Fernando Pilia-Franco Tronci-Sergio Murru e Gisella Vacca. Presenta le poesie del poeta Aritzese Agostino Calledda con la manifestazione di grafica-fotografia-oggettistica “Incontri con la Cultura Barbaricina” dall’ 8-17 dicembre 1995 presso il Cral del Comune di Cagliari in via Regina Elena 43 – terrapieno. Il pubblico e le scolaresche con le visite guidate hanno ripercorso un viaggio immaginario in una Barbagia di inizio secolo non ancora raggiunta dal progresso, attraverso i racconti fortemente autobiografici dell’autore riscoprendo gli usi e la cultura del popolo barbaricino con selezione di materiale fotografico e illustrazioni di alcuni pittori (Tore Davoli-Giorgio Polo e le Arti Ammalgammanti) con letture di Mario Medas dei versi più rappresentativi e i ritmi musicali del pianista Mauro Dedoni e della cantante Anna Maria Nobili.
Il Centro Culturale Is Mirrionis presenta la Rassegna di musica jazz “GENERAZIONI JAZZ” dal 6-9 dicembre 1997 presso il Teatro dell’Università della 3^ età in via Pola 51.
Con altri amici musicisti, nel 2010 abbiamo abbozzato una proposta di riutilizzo della struttura della EX-Scuola Popolare di via Is Mirrionis oggi un rudere abbandonato di proprietà dell’Ente strumentale AREA della Regione Sardegna (che dipende direttamente dal Presidente della Giunta Regionale); la struttura può essere acquisita gratuitamente dal Comune di Cagliari che può finanziare la gestione.
Insieme a tanti studenti, lavoratori, abitanti, artisti, musicisti, e semplici cittadini, ci mettiamo in movimento per realizzare un’idea ambiziosa: chiedere all’Amministrazione comunale di Cagliari di restaurare quella struttura per realizzare uno spazio di aggregazione e attività sociali polivalenti che si propone con la rinascita del Centro Sociale di costruire una risposta ai problemi del quartiere, partendo dall’analisi dei bisogni dei tanti giovani, studenti soprattutto universitari (oltre 2.000) e disoccupati che insieme ad altrettante persone anziane (25%) che abitano nel quartiere; per creare un’occasione di socializzazione e confronto tra generazioni e un’opportunità di riscatto per un quartiere periferico si, ma che vuole mettere al centro l’uomo/cittadino con i suoi bisogni e quelli della sua comunità.
Oggi è in discussione nel Consiglio Comunale, ed è obiettivo della stessa Giunta che amministra la città, la realizzazione di un profondo processo di riqualificazione del quartiere di Is Mirrionis; noi ntendiamo contribuire alla crescita democratica della città e per questo vogliamo partecipare e condividere le scelte di un’Amministrazione moderna, pulita e trasparente, al servizio dei suoi cittadini pronta a valorizzare le sue risorse anche umane e la memoria storica e oggi chiediamo a tutto il Consiglio Comunale di intitolare la piazza su cui prospetta quell’edificio alla “Scuola Popolare dei Lavoratori” .
La Scuola popolare dei lavoratori di Is Mirrionis (nata nel ‘71 e protrattasi fino al ‘76 con l’istituzionalizzazione delle 150 ore) consentì a centinaia di lavoratori del quartiere e del resto della città di acquisire una seria preparazione culturale, conseguendo la licenza media, che permise a molti di loro migliori prospettive di lavoro e, spesso, il proseguimento di ulteriori percorsi formativi; fu organizzata da un gruppo di studenti universitari e laureati, ispirati agli insegnamenti di don Lorenzo Milani e alla sua Scuola Popolare di Barbiana, ha costituito un grande esempio di solidarietà sociale e di pratica di riscatto culturale dei ceti popolari, che oggi sembra importante ricordare, valorizzare, riproporre nei suoi elementi fondanti.
Vogliamo ricordare con orgoglio quell’attività meritoria svolta in quei luoghi e del fermento culturale che li ha caratterizzati: le lotte sociali fatte in quegli anni ’60-‘70-‘80-’90 dai cittadini con la Scuola Popolare, il Comitato di Quartiere e il Centro Culturale, che volevano estendere a tutti i cittadini quei diritti (al lavoro, all’istruzione, alla salute, all’ambiente, alla cultura e alle pari opportunità) sanciti dalla Costituzione Repubblicana.
Come cittadini organizzati vogliamo offrire agli amministratori il nostro contributo con le nostre idee e proposte per condividere le scelte future della città partendo dai bisogni reali e che vedano i cittadini al centro delle decisioni, protagonisti del loro riscatto, ma anche attraverso il recupero della memoria storica dell’intero quartiere di Is Mirrionis.
ALCUNE PROPOSTE OPERATIVE
1- Riproporre IL MERCATO DELL’ARTE al mercato civico di via Quirra, accettando “la sfida dell’assessore alla cultura che vuole attivare percorsi”: attiviamoli a modo nostro “FACCIAMOLO”
Con la ricostruzione di alcune iniziative fatte dal Centro Culturale, per esempio mostra con pannelli in ricordo di:
a- Scuola popolare
b- Comitato di quartiere
c- Centro culturale (le iniziative con le scuole – Ti conosco mascherina e W il giocattolo coinvolgendo i nuovi alunni)
Con musica-animazione-artisti- con l’obiettivo di COINVOLGERE TUTTA LA CITTA’ e proseguire il dibattito pubblico e formulare compiutamente la proposta di quartiere che vogliamo:
a- La ricostruzione della piazza dedicata alla scuola popolare dei lavoratori: la pensilina per un mercatino del biologico e per il gruppo d’acquisto, la programmazione della festa di primavera, una rassegna del teatro dialettale, ed una di jazz
a- La ricostruzione del centro sociale polifunzionale
b- Una gestione aperta e programmata
c- Riqualificare l’uso delle strutture del quartiere: hangar-via cinquini-spazi verdi, percorso turistico culturale
d- Utilizzo degli edifici scolastici ad uso sociale
1- Un libro per ricordare quello che abbiamo fatto
2- Creare un comitato per attivare la contrattazione sociale/ confronto e partecipazione cittadini/associazioni circoli ecc/istituzioni/tecnici sulla riqualificazione del quartiere, democrazia partecipativa
3- All’hangar progetto officine popolari (esempio Martesana libera – Officine Popolari)
4- Con i proff. Enrico Corti e Antonello Sanna (e altri): riqualificazione delle abitazioni (risanamento e adeguamento standard abitabilità)
5- Fare magliette “adesso tocca a noi” (p. esempio) – manifesti – i pannelli possono restare permanenti al mercato nei box – coinvolgendo gli operatori del mercato e invitando i cittadini a fare la spesa insieme alla cultura
6- Collaborazione con l’università (architettura e ingegneria, lettere e filosofia, scienze della formazione, sociologia ecc.)
7- Momenti di dibattito
8- Conferenze stampa
9- Sperimentare il civic crowdfunding (raccolta fondi tra i cittadini per finalità sociali)
9- Tutto a suon di musica!
…
Terenzio Calledda
—————
- Il quartiere di Is Mirrionis è inserito in una sperimentazione ITI – Investimenti Territoriali Integrati, progetto finanziato dall’Unione Europea per il tramite della Regione Sarda in accordo con il Comune di Cagliari (vedi documento della Giunta Regionale inoltrato al Consiglio Regionale il 26 giugno 2014).
Lascia un Commento