‘La Marcia per il Lavoro’: una manifestazione unitaria per portare avanti le rivendicazioni di migliaia di lavoratori, disoccupati, cassintegrati, giovani e pensionati

sardi in marcia 28 giu 12

di Cgil-Cisl-Uil a nome di tutti i sardi

La Sardegna si mobilita ancora una volta. Dopo quattro scioperi generali, l’ultimo il 13 marzo scorso, CGIL CISL e UIL sarde scendono in piazza a Cagliari, giovedì 28 giugno, con ‘La Marcia per il Lavoro’. Una manifestazione unitaria per portare di nuovo sotto i riflettori il disagio e le rivendicazioni di migliaia di lavoratori, disoccupati, cassintegrati, giovani e pensionati che giungeranno nel capoluogo sardo da tutti i territori dell’Isola per testimoniare gli effetti drammatici che la crisi economica e sociale ha prodotto nel territorio.

“La mobilitazione unitaria del sindacato sardo – scrivono infatti CGIL, CISL e UILSardegna nel documento unitario – è resa necessaria, anzitutto, dalla grave condizione di sofferenza economica e sociale che da anni, ormai, investe interi settori d’attività e territori, scuotendo dalle fondamenta la coesione sociale e territoriale dell’isola”.

Tanti i nodi al centro della mobilitazione di giovedì 28 giugno: dalle entrate compartecipate negate, ai vincoli del patto di stabilità fino alla questione del mancato riconoscimento dello status di insularità e al dramma del lavoro che non c’è. “Con questa mobilitazione il sindacato vuole premere su Stato e Regione – spiegano CGIL, CISL e UIL Sardegna – perché i bisogni dei sardi non restino inappagati”.

Sono molteplici, infatti, le questioni aperte e centinaia le vertenze irrisolte per le quali CGIL, CISL e UIL hanno deciso di mobilitare il popolo sardo lanciando un segnale netto alla politica regionale, alla quale il sindacato dà un ultimatum. Quella del 28 giugno avvertono i sindacati “non resterà una mobilitazione isolata, CGIL, CISL e UIL preannunciano un altro autunno caldo, decise a marciare unite e a dare una scossa alla (cattiva) politica.

Il corteo partirà alle 10.30 dall’ingresso della città, dove è previsto il concentramento,  e attraverserà le vie di Cagliari sino al palazzo del Consiglio regionale dove, alle 12, si terrà un incontro con i capigruppo. I tre Segretari Generali delle confederazioni regionali, Enzo Costa per la CGIL, Mario Medde per la CISL e Francesca Ticca per la UIL chiedono  ancora una volta “un cambiamento radicale delle scelte politiche” e denunciano la “disattenzione di chi governa, sia a Cagliari che a Roma, verso il disagio sociale e il grave malessere del popolo sardo”.

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