Petizione popolare per il recupero del Centro sociale e per l’intitolazione di una piazza di Is Mirrionis alla Scuola popolare dei lavoratori

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scuola-popolare-is-mirrionis- In corso la raccolta delle firme, che saranno centralizzate presso il Circolo Antonio Gramsci – Libreria popolare “L’albero del riccio” di via Doberdò, 101, Cagliari.
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Petizione popolare per il recupero del Centro sociale e per l’intitolazione alla Scuola popolare dei lavoratori della piazza sita nel tratto di via Is Mirrionis, parallelo alle vie Cadello, Baronia, Cornalias, Seminario

Negli anni Cinquanta, il quartiere di Is Mirrionis – come altri quartieri della città – è stato oggetto di interventi di edilizia residenziale pubblica a opera del Comune e di diversi Istituti che hanno curato la realizzazione dei piani di edilizia sovvenzionata che nel tempo si sono succeduti: a partire dall’INA Casa, fino alla Gescal e, in ultimo, lo IACP (più tardi trasformatosi in Area).
In generale questi interventi, realizzati in un clima di grande crisi e instabilità economica in cui occorreva dare alloggio immediato alle decine di migliaia di sfollati provenienti dal centro storico della città e dai paesi dell’interno, hanno costituito una valida risposta alle esigenze abitative dei ceti popolari, con rispetto della qualità materiale dell’edilizia, la presenza di servizi e l’utilizzo di standard urbanistici elevati in termini di dotazione di spazi verdi, distacchi stradali, distanziamento tra corpi di fabbrica, tutelando in certa misura il territorio da logiche di tipo speculativo.
Tali interventi, tra l’altro progettati da illustri architetti, come Maurizio Sacripanti, costituiscono modelli esemplari, oggetto di riconoscimento e di studio, considerati esempi magistrali di Edilizia Residenziale Pubblica in cui gli spazi esterni diventano una estensione dell’alloggio, nell’ottica di favorire la vita all’aperto, la socializzazione degli abitanti e il gioco dei bambini a differenza di tanti altri esempi esistenti in città e in tutta Italia.
Tra le dotazioni di carattere sociale ed educativo del quartiere è molto importante il Centro sociale (oggi in totale degrado) nel tempo utilizzato anche come asilo. Ma la più recente utilizzazione dell’edificio è stata quella di centro culturale e sede del comitato di quartiere e soprattutto di una vivace esperienza di Scuola Popolare dei Lavoratori, che negli anni Settanta ha consentito a centinaia di lavoratori del quartiere e del resto della città di acquisire una seria preparazione culturale, anche conseguendo il titolo di licenza elementare e media, circostanza che ha consentito a molti lavoratori migliori prospettive di lavoro e spesso il proseguimento di ulteriori traguardi formativi. Questa esperienza, condotta da un gruppo di universitari e di laureati, che si poneva nella scia degli insegnamenti di don Lorenzo Milani, pensatore cattolico e animatore della Scuola Popolare di Barbiana, ha costituito un grande esempio di solidarietà sociale e di pratica di riscatto culturale dei ceti popolari, che oggi sembra importante ricordare, valorizzare, riproporre nei suoi elementi fondanti di solidarietà e impegno sociale e culturale.
Attualmente lo stabile versa in stato di grande degrado, che è importante superare per restituire la struttura al suo utilizzo più congeniale, al servizio del quartiere e della città.
Pertanto i sottoscrittori rivolgono un appello al Comune perché:
1) Sia ristrutturato lo stabile denominato “Centro sociale” e recuperato per attività carattere socio culturale per il quartiere e per la città
2) Sia intitolata la piazza su cui prospetta l’edificio alla “Scuola popolare dei lavoratori”, in memoria dell’attività meritoria svolta in quei luoghi e del fermento culturale che li ha caratterizzati, per quanto tuttora costituiscono sprone all’impegno sociale e culturale per il quartiere e per la città.

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