SSRL. Le proposte di miglioramento possono provocare ulteriori dannosi ritardi. Speriamo nel buon senso

Disperaz25

Ci scrive il nostro lettore Andrea Girvasi 

Salve e scusate il disturbo. Vi sto seguendo con attenzione nella vostra
campagna per velocizzare l’emanazione dello statuto standard delle SSRL la
cui mancanza ne preclude la costituzione.
A tal proposito volevo segnalarvi questo articolo
http://www.pmi.it/impresa/normativa/articolo/56579/srl-semplificate-cosa-cam
bia-con-il-decreto-sviluppo.html

dove si dice che il tutto è di nuovo nelle mani del Ministero della
Giustizia, mentre io, come voi avete scritto, sapevo bisognasse aspettare il
parere della Corte dei Conti dopo quello del Consiglio di Stato.
Potreste, per cortesia, provare a fornirci lumi in merito visto che la
situazione sta diventando via via più ingarbugliata?
Grazie infinite per il lavoro che state svolgendo.
——————
La nostra risposta 
Intanto chiariamo che il Consiglio dei Ministri del 15 u.s. non ha formalmente ancora adottato un decreto-legge, ma un “pacchetto di provvedimenti per la crescita” (vedasi sito del governo http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=68442) che potranno subire ulteriori modifiche fino alla presentazione del testo definitivo a una delle due Camere, preventivamente controfirmato dal presidente della Repubblica. Si tratterà comunque di un decreto-legge da sottoporre al Parlamento, che dovrà convertirlo entro 60 giorni dalla sua adozione, pena la decadenza ab origine. Si avvia pertanto un iter valutabile in oltre 60 giorni, al termine del quale il decreto convertito in legge, con probabili modificazioni, entrerà in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.  Il contenuto del “pacchetto” è disponibile nel sito del governo e in alcuni altri siti web, come quello che il nostro lettore ci ha cortesemente segnalato (http://www.pmi.it/impresa/normativa/articolo/56579/srl-semplificate-cosa-cam

bia-con-il-decreto-sviluppo.html). Per la questione che ci riguarda (la SSRL) dobbiamo rammentare che allo stato esiste una legge vigente e che il Governo è tenuto a darvi applicazione, entro i termini previsti dalla stessa norma, che, come sappiamo, sono trascorsi ormai da 24 giorni (conteggiati alla data odierna). Sarebbe una vera beffa se il Ministro della Giustizia, aspettasse ad adottare il decreto interministeriale (che, come sappiamo, sta terminando, con ritardo, un complesso iter, fatto di concerti con altri Ministeri, il parere del Consiglio di Stato e il visto della Corte dei Conti),  per adottare al suo posto il decreto previsto dalle future norme modificative contenute nel “pacchetto” in parola (le disposizioni che ci interessano sono contenute nell’art.44).

Tutto può accadere, ma noi ci auguriamo che prevalga il buon senso, anche perchè la futura norma (a detta di molti . ed è anche il nostro parere – migliorativa, specie per l’accesso alle SSRL degli ultratrentacinquenni) potrà regolare le novità, prevedendo la transizione da un regime all’altro. Tale passaggio potrebbe essere regolato dallo stesso decreto ministeriale (di natura non regolamentare e quindi adottabile in tempi brevi) previsto dalla nuova normativa.

Non mancheremo di inviare questa nota al Ministero dello Sviluppo economico, titolare del pacchetto sulla crescita e agli altri Ministeri cointeressati (Giustizia e Economia), nonchè alla presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nel frattempo stiamo al diritto vigente e attendiamo il parere del Consiglio di Stato, che per quanto dichiarato dal responsabile dell’ufficio stampa dello stesso organismo, dovrebbe essere reso noto nei prossimi giorni. A questo punto la palla passa formalmente al Ministro della Giustizia (il visto della Corte dei Conti dovrebbe essere scontato), ma, ovviamente, la parola definitiva la dirà il presidente del Consiglio Mario Monti.

One Response to SSRL. Le proposte di miglioramento possono provocare ulteriori dannosi ritardi. Speriamo nel buon senso

  1. [...] Il Consiglio di Stato ha detto sì! Ora bisogna respingere comportamenti defatigatori, magari motivati dai futuri miglioramenti previsti dal “pacchetto crescita”. Signor presidente Monti e signora ministro Severino provvedete senza indugi che a migliorare ci pensiamo dopo! (Al riguardo vedi la posizione di aladinpensiero) [...]

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