Banca d’Italia: il 19 giugno presentazione del rapporto 2012 sull’economia della Sardegna
Martedì 19 giugno alle 17.30 nella sede di Cagliari sarà presentato il Rapporto 2012 sull’economia della Sardegna. Flavio Danalache nuovo direttore della filiale Sardegna della Banca d’Italia dopo Gioacchino Schembri. Flavio Danalache, 62 anni, nato a Bucarest, è il nuovo direttore della filiale sarda della Banca d’Italia con sede a Cagliari, Largo Carlo Felice. Sostituisce Gioacchino Schembri, andato in pensione. Danalache, laureato in Scienze politiche all’università di Palermo, entrato in Banca d’Italia nel 1978, proviene dalla sede di Ascoli Piceno e ha diretto la filiale di Trapani. Da tempo era in Sardegna come vice di Schembri. Sarà Danalache martedì 19 giugno alle 17.30 nella sede di Cagliari a presentare il Rapporto 2012 sull’economia della Sardegna. Con lui interverranno i dirigenti dell’ufficio studi (Roberto Rassu, Rosario Ballatore, Antonio Conti) con interventi di Gianluca Cadeddu (direttore del Centro regionale di Programmazione) e Stefania Rossi (economista, università di Cagliari). Il contesto economico nazionale e internazionale verrà svolto da Alessandra Staderini del servizio studi di via Nazionale, a Roma.
(Fonte Sardinews) Nelle foto Sandro Botticelli, particolare dipinto a tempera Villa Lemmi, Careggi, Firenze (ora agli Uffizi).
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La Nuova Sardegna 19 giugno 2012
In calo del 10 per cento la spesa delle famiglie sarde
Presentato il rapporto 2012 di Banklitalia relativo al quadriennio 2007-2010. Diminuisce la spesa per i beni di consumo durevoli
CAGLIARI. Dal 2007 al 2010 la spesa delle famiglie sarde si è ridotta per oltre il 10%, attestandosi su livelli inferiori di quelli del 2002. Ristagna anche la produttività nei servizi, legata alla domanda debole di imprese e famiglie. Secondo il Rapporto 2012 della Banca d’Italia sull’economia della Sardegna, il fatturato 2011 è lievemente diminuito, ma si è ridotta la capacità delle imprese di autofinanziarsi. I crediti commerciali incassati ben oltre la scadenza contrattuale sono aumentati e si è allungata la durata media dei ritardi nei pagamenti. Nel commercio c’è una flessione delle vendite soprattutto negli esercizi di piccola dimensione. La spesa per i beni di consumo durevoli è in calo, si registra una minore disponibilità all’acquisto di automobili, prodotti informatici e per la casa.
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