Il sistema camerale si autoriforma riducendo le Camere di Commercio. Per la Sardegna si dovrebbe passare da quattro a due
Cinque UNIONCAMERE regionali hanno deliberato l’accorpamento e la razionalizzazione delle Camere di commercio del territorio di riferimento. L’Unioncamere Piemonte ha deciso infatti la riduzione da 8 a 3 degli enti camerali, riorganizzando la rete territoriale su tre poli: la Camera di commercio del Nord Piemonte, quella metropolitana di Torino e quella del Sud Piemonte. L’Emilia Romagna, invece, ha proposto di portare a 4 le 9 Camere di commercio attuali: quella della Città metropolitana di Bologna e altre tre di Area Vasta. Anche il Lazio ha deliberato di ridurre a 2 le 5 Camere esistenti, assicurando la presenza della Camera di commercio metropolitana di Roma Capitale e di una sola Camera di commercio di Area Vasta che unifichi le rimanenti strutture. (Fonte Unioncamere) – segue -
Infine, le Camere di commercio del Molise e quelle della Campania hanno avviato il percorso di razionalizzazione a livello regionale, con l’unificazione in una sola struttura delle due Camere del Molise e la riduzione in 4 circoscrizioni delle Camere campane. Ovviamente della questione si sta discutendo anche in Sardegna, dove dovrebbero ridursi da quattro a due le Camere esistenti: una per il Nord e l’altra per il Sud Sardegna, con accorpamento delle attuali strutture nelle due nuove più grandi entità.
Approfondimenti
DL P.A. – Unioncamere, “Bene apertura Renzi, riforma salvaguardi occupazione”
Roma, 23 luglio 2014 – Le Camere di commercio italiane sono pronte a fare la loro parte nella riforma della P.A. ma invitano a non compiere scelte che possano penalizzare l’occupazione. “Apprezziamo la volontà del Premier di trovare un “accordo” con le Camere di commercio per evitare di buttare ‘il bambino con l’acqua sporca’. Il Sistema camerale, soprattutto in questi anni di crisi, ha dato prova di poter essere uno strumento prezioso al servizio del Paese per garantire la tenuta del nostro tessuto produttivo, delle economie locali e dell’occupazione. Ma sappiamo di doverlo migliorare per renderlo più efficace ed efficiente, attraverso un percorso di riforma condiviso con il Governo da realizzare in tempi certi tenendo conto delle esigenze di sviluppo delle imprese assicurando i servizi oggi garantiti dalle Camere di commercio”. E’ il commento del Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, alle parole del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pronunciate nel corso del suo intervento di oggi in occasione dell’ inaugurazione della Brebemi, in merito alla posizione del Governo sulle Camere di commercio.
“Per poter attuare la riforma che molte regioni hanno già avviato volontariamente sul territorio – ha aggiunto Dardanello che ha espresso vicinanza ai lavoratori del sistema che hanno manifestato a Roma – occorre però che le risorse destinate al sistema non vengano tagliate bruscamente ma con la giusta gradualità. Il Parlamento vota oggi la riduzione dei diritti camerali ed un taglio superiore al 30% nel 2015 non è attualmente sostenibile dalle Camere di commercio italiane e dalle imprese che di queste risorse sono i principali beneficiari”.
Dal sito di Unioncamere