Programmazione. SardegnaEuropa: atto di indirizzo strategico per la programmazione unitaria 2014-2020. Bonas Noas: cancellato il patto di stabilità
Ecco il documento della Giunta regionale: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_73_20140529175506.pdf
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Accordo storico della giunta Pigliaru, cancellato il patto di stabilità. Su SardegnaPost, 29 maggio 2014
BONAS NOAS PO SA SARDIGNA
Quel che è giusto è giusto! Bravo Francesco Pigliaru e brava la sua Giunta!
Dal sito del Governo italiano
Regione Sardegna: incontro su patto di Stabilità
Testo completo, 29 Maggio 2014
Si è tenuto questa mattina a palazzo Chigi il primo incontro del tavolo politico sulle questioni relative alla situazione finanziaria della regione Sardegna, con particolare riferimento ai limiti imposti dal patto di Stabilità. Presenti il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, il ministro dell’Economia, Pietro Carlo Padoan, il ministro per gli Affari regionali, Maria Carmela Lanzetta, e il presidente della regione Sardegna, Francesco Pigliaru.
Il governo e la regione Sardegna hanno concordato di:
• avviare un percorso per superare l’attuale impianto di regole che consenta di giungere già nel 2015 al sistema di pareggio di bilancio, che rappresenta la soluzione strutturale al problema della regione Sardegna, all’interno di un progetto più ampio che riguardi tutte le regioni a statuto speciale;
• accordare in ragione della specificità della regione Sardegna, così come definito dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 118 del 2012, e nelle more della transizione verso il nuovo regime di pareggio di bilancio un adeguato ampliamento dello spazio finanziario per il 2014 che verrà definito, in armonia con gli obiettivi di finanza pubblica, entro 10 giorni.
Segue l’interpretazione autentica dell’accordo scritta dallo stesso Francesco Pigliaru sulla sua pagina fb
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L’interpretazione autentica dell’accordo data dallo stesso Francesco Pigliaru nella sua pagina fb:
“Oggi è una buona giornata. Sul patto di stabilità abbiamo raggiunto un risultato importante: dal 2015 prevarrà il buon senso e ci libereremo finalmente dell’assurda regola che limita la nostra spesa a un certo livello (ora sono 2400 mln) indipendentemente dal livello delle nostre entrate. Questa regola assurda verrà sostituita da quella che punta invece al pareggio di bilancio: le spese dipenderanno finalmente dalle entrate, come ha richiesto anche la Corte Costituzionale. Continueremo a dare il nostro contributo per perseguire gli obiettivi della finanza pubblica nazionale, ma in un quadro molto più ragionevole e nettamente migliore per noi.
Per il 2014 la partita è ancora aperta. Tra 10 giorni mi auguro di avere altre buone notizie”.
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Il commento di Giuseppe Melis Giordano (dalla sua pagina fb)
E’ vero o no che i vincoli del patto di stabilità erano diventati troppo stringenti rispetto alla necessità di coniugare “rigore nella spesa pubblica” e “attivazione di investimenti”?
E’ vero o no che era necessario rivedere quella clausola perché ciò di cui abbiamo bisogno è evitare gli sprechi di risorse pubbliche di qualisasi tipo, non quello di migliorare il contesto in cui viviamo anche dal punto di vista economico e sociale?
Se la risposta è SI (come dovrebbe essere per tutti) allora occorre riconoscere al Presidente Pigliaru e all’assessore Paci il merito di essere riusciti ad ottenere questo risultato nei confronti del Governo italiano che fino ad ora aveva assunto un atteggiamento di totale rifiuto nel negoziare questo aspetto. Per cui, se la notizia verrà confermata con gli atti conseguenti, non c’è dubbio che a loro si debba dire bravi! (si veda però anche il corollario in basso riferito all’onorevole Mauro Pili che nega l’esistenza dell’accordo).
Il plauso ora va a loro ma sarebbe andato a chiunque fosse stato capace di ottenere questo risultato. La diversa collocazione politica non dovrebbe annebbiare il riconoscimento dei risultati che sono giusti e corretti di per se. Se non si adotta questo approccio la politica non verrà migliorata perché rimarrà schiava dei personalismi che fino ad oggi ne hanno depotenziato enormemente le possibilità di miglioramento delle condizioni di vita del nostro popolo.
Ovviamente, come fanno le persone sagge. Non ci si crogiola nel risultato conseguito ma si lavora per un nuovo obiettivo: per me dovrebbe essere tra gli altri, quello della vertenza entrate con la riscossione dei crediti che lo Stato italiano deve alla Sardegna e l’istituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate che permetta la riscossione diretta dei tributi. Questo sarebbe un altro grande passo in avanti verso la riscrittura del “patto” tra Stato italiano e Nazione Sarda. Il “foedus” (patto) si costruisce tra soggetti con pari dignità non tra soggetti che sono in rapporto squilibrato e che vedono il più debole soccombere rispetto alle vessazioni del più forte.
Buona giornata a tutti
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