gli occhiali di Piero su…

Erri De LucaIo sto con Erri De Luca
Condivido questa iniziativa con Elena Vacca. Organizzeremo un incontro di lettura dei “Pazzi Amanti della Poesia” il 4 giugno a Quartu S.Elena. Elena sta già preparando l’invito.
Io sto con Erri De Luca #Esprimiamo la nostra solidarietà allo scrittore
In tutte le regioni d’Italia il 4 Giugno, associazioni , librerie, auditorium, teatri,sosterranno Erri De Luca organizzando eventi e letture. Segnalate in questa bacheca gli indirizzi in cui si terranno tali pacifiche e poetiche manifestazioni di solidarietà…
strage-piazza-loggia Brescia
BRESCIA 1974 PIAZZA DELLA LOGGIA
Il 28 maggio una bomba uccide 8 persone e ne ferisce 102.
Era in corso una manifestazione contro i fascisti.
Sono tanti, ancora trent’anni dopo la caduta del regime, non solo nelle loro sedi ufficiali (tollerate, nonostante la legge che vieta la ricostituzione…), ma proprio dentro gli apparati dello Stato, che risultano coinvolti nella strage.
Due ore dopo l’eccidio arrivò l’ordine (da chi? boh!) di ripulire con le autopompe dei pompieri tutta la piazza: reperti e tracce furono cancellati in questo modo.
Addirittura accadde che altri reperti furono sottratti persino dai corpi dei cadaveri.
Dopo 40 anni nessuno è stato giudicato colpevole,
Questa è l’Italia.
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SCACCHI IPERMODERNI: RICHARD RETI
Quando nel 1924 a New York, contro il campione del mondo Capablanca, Richard Réti aprì la partita muovendo il cavallo e non un pedone, qualcuno pensò che forse era impazzito. Questa mossa, giocata ancora oggi, che si chiama apertura Reti, contraddiceva le regole elementari del gioco scientifico: muovi prima i pedoni e occupa il centro, poi i cavalli, poi gli alfieri, eccetera. Era il gioco ipermoderno (oggi non ha senso chiamarlo così), teorizzato da Reti con “Le nuove idee negli scacchi”, da Nimzowitsch con “Il mio sistema”, da Tartakower con “La partita ipermoderna”.
Réti, slovacco, nato a Pezinok il 28 maggio 1889, fu uno dei giocaotri più forti al mondo nei primi decenni del ’900. Vinse quella partita contro Capablanca e fu uno dei candidati al titolo di campione del mondo in quel periodo.
Morì a Praga il 6 giugno 1929.
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GIOVANNI CORVI
Nacque a Teglio, provincia di Sondrio (Valtellina), il 28 maggio 1898 un uomo del quale si ignora il luogo e la data della morte, Giovanni Corvi.
La sua biografia si riassume in poche righe.
Carpentiere comunista, 26 anni, il 12 settembre 1924, a Roma, in un tram, uccise con tre colpi di pistola il deputato fascista Armando Casalini, gridando “Vendetta per Matteotti”. Giacomo Matteotti, deputato socialista, era stato assassinato a Roma dai fascisti tre mesi prima, il 10 giugno.
Casalini, romagnolo, era stato amico di Nenni e segretario del Partito Repubblicano, nel 1922 cambiò bandiera e nel ’24 era stato eletto nel listone fascista.
Corvi, pur risultando sano di mente, venne internato in manicomio ad Aversa, per 13 anni, poi scontò 4 anni di confino alle isole Tremiti, quindi fu nuovamente internato.
Liberato nel settembre 1943, fu di nuovo internato nel maggio ’44, infine fu portato via dai tedeschi e di lui non si è saputo più nulla.

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