gli occhiali di Piero su…
BOB DYLAN. Oggi è il suo compleanno, 73 anni. Robert Allen Zimmerman (Dylan è un omaggio al poeta Thomas Dylan) è nato a Duluth (Minnesota) il 24 Maggio 1941. Già famoso negli Stati Uniti nei primi anni ’60, da leader della canzone di protesta a divo rockstar, cinquant’anni di fama e fortuna, addirittura candidato al Nobel per la letteratura. Titoli memorabili: Blowing in the wind, Mr. Tambourine man, Like a rolling stone, The times they are a-changin’.
Ebbe una piccola parte nel bel film di Sam Peckinpah “Pat Garret e Billy the Kid, ma era sua la bellissima colonna sonora con la canzone Knockin’ on Heaven’s door, indimenticabile.
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JEAN PAUL MARAT
Il 24 maggio 1743 nasce a Boudry (Svizzera), figlio di un cagliaritano, il famoso rivoluzionario Jean Paul Marat. (Vedi Aladin Pensiero, 27 novembre 2013).
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EDUARDO
Il 24 maggio 1900 nasce a Napoli (e dove se no?) Eduardo de Filippo.
Di lui sapete già tutto, o comunque molto. Una vita per il teatro, soprattutto.
Morì a Roma a 84 anni, 80 passati sul palcoscenico, esordì infatti a 4 anni.
Disse una volta: “o teatro? ore di prove, miseri palcoscenici, treni, polvere, alberghetti, dormire male, mangiare male, impresari ignoranti, tanti sacrifici… ma sempre meglio che lavorare…”
Non ho mai avuto il piacere di vederlo dal vivo, solo al cinema o in televisione.
Una volta a Roma, ero soldato, cercai di fare il biglietto per il suo “Gli esami non finiscono mai”, i posti dal primo giorno erano tutti prenotati fino all’ultima replica.
Ho avuto però l’onore, con Mario Medas, di trattare un suo testo, da lui mai portato in scena (se no, non mi sarei permesso), ambientandolo in Sardegna.
Se volete guardatevi su youtube la registrazione della prova generale: si chiama Amistadi (Amicizia), ebbe il premio “Unione sarda” a Guspini nel 1994, con la mia regia e gli attori Rosalba Arriu, Giulio Landis, Dino Pinna.
- Nella foto di sopra a destra Eduardo de Filippo con Sandro Pertini
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FALSI TITOLI
Il cieco in una stanza.
(di Gino Paoli)
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FALSE BIOGRAFIE
CRISTOFORO COLOMBO. L’avrete già sentito, Cristoforo Colombo era sardo.
Cristolu Columbu, nacque a Sanluri, figlio naturale del visconte De Sena.e di una certa Susanna Funtanarrubia, che il visconte sposò a Dominigu Columbu, per dare un padre al nascituro e una dote e un marito alla fanciulla.
Incerta infatti rimane la data di nascita, tra il 1447 e il 1451, quando finalmente, a nozze avvenute,il finto padre dichiarò la paternità.
Dominigu, forse per sfuggire ai pettegolezzi del paese, si trasferì a Genova, dove come Domenico Colombo, aprì un’attività tessile ed ebbe altri 3 figli, genovesi.
Così anche Cristolu divenne Cristoforo e genovese.Le maldicenze arrivarono però fino a Genova, quindi trasferimento, a Savona, dove i Colombo aprirono un’osteria.
Gli affari però andavano male e Cristoforo, quattordicenne,s’imbarcò come mozzo, ma poi salì piano piano tutti i gradi della gerarchia marinara. Girò il mondo finchè, nel 1478, il vero padre lo richiamò a casa. Era in corso la guerra contro gli aragonesi e il visconte di Sanluri parteggiava per Leonardo Alagon, ma prevedendo la sconfitta pensò di assicurarsi una ritirata via mare. E chi meglio del figlio, divenuto provetto marinaio, poteva condurre i fuggiaschi fino a Genova? Così fecero, ma furono fermati (vedi Aladin Pensiero, 19 maggio 2014) e condotti tutti a Valencia, Catalogna.
Cristoforo, che nessuno sapeva figlio del visconte, riuscì a fuggire e a farsi passare per catalano, parlava bene la lingua e si firmava Cristobàl Colòn. E questo spiega come mai, ancora oggi, oltre che genovese, lo credono spagnolo o portoghese, perchè nel 1479 si era rifugiato a Lisbona. - segue –
Nel 1480 tornò dal padre putativo e in Liguria sposò Filipa, la figlia del genovese Bartolomeo Penestrello. Costui mise in testa a Cristolu che si poteva arrivare in India navigando verso occidente. Cristolu, poco dotato in matematica, si convinse, ma i dotti di Salamanca bocciarono la sua idea: la terra è troppo grande per arrivare alle Indie da occidente. Avevano ragione, ovviamente, ma Cristolu convinse Isabella che, oltre l’Oceano ci fosse una grande e ricca terra. E anche lui aveva ragione.
Così, con tre barcacce, arrivò in America. Bella scoperta! ma oro e pietre preziose, mica tante… Ma queste son cose che si sanno.
Dopo qualche anno di gloria e quattro viaggi poco redditizi non veniva più ricevuto a corte. Morto il padre vero e anche quello putativo, morta anche Isabella, viveva a Valladolid, dove per campare aprì un’osteria: “All’uovo di Colombo”.
I clienti però erano pochi e Cristolu fu costretto a nutrirsi di quelle stesse uova che pensava di servire ai clienti.Venne l’ipercolesterolemia e un attacco di cuore se lo portò via, era il 20 maggio 1506.
Le sue ultime parole, in sardo, furono: “seu a terra, a terra”,
Tutti pensarono che stesse rivivendo i magici momenti della sua scoperta.
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“The Times They Are A-Changin” di Bob Dylan 1964.
Come gather ’round people
Wherever you roam
And admit that the waters
Around you have grown
And accept it that soon
You’ll be drenched to the bone
If your time to you is worth savin’
Then you better start swimmin’ or you’ll sink like a stone
For the times they are a-changin’
Come writers and critics
Who prophesize with your pen
And keep your eyes wide
The chance won’t come again
And don’t speak too soon
For the wheel’s still in spin
And there’s no tellin’ who that it’s namin’
For the loser now will be later to win
For the times they are a-changin’
Come senators, congressmen
Please heed the call
Don’t stand in the doorway
Don’t block up the hall
For he that gets hurt
Will be he who has stalled
There’s a battle outside and it is ragin’
It’ll soon shake your windows and rattle your walls
For the times they are a-changin’
Come mothers and fathers
Throughout the land
And don’t criticize
What you can’t understand
Your sons and your daughters
Are beyond your command
Your old road is rapidly agin’
Please get out of the new one if you can’t lend your hand
For the times they are a-changin’
The line it is drawn
The curse it is cast
The slow one now
Will later be fast
As the present now
Will later be past
The order is rapidly fadin’
And the first one now will later be last
For the times they are a-changin’
Traduzione del testo in italiano
Titolo tradotto: I tempi stanno cambiando.
Venite intorno a me voi tutti ovunque vaghiate e ammettete che le acque intorno a voi son salite
E accettate che presto fino all’osso sarete inzuppati
Se per voi il tempo ha qualche valore, allora è tempo di cominciare a nuotare
o come pietre affonderete
perché i tempi stanno cambiando
venite scrittori e critici che con le vostre penne profetizzate
e tenete gli occhi bene aperti
non vi sarà data un’altra scelta e non parlate troppo presto perché la ruota sta ancora girando
e nessuno può dire chi sarà designato
il perdente di adesso sarà domani il vincente
perché i tempi stanno cambiando
venite senatori e deputati
ascoltate vi prego il richiamo
non vi fermate sulla soglia
non bloccate l’ingresso
saranno coloro che han cercato di rallentare che ci rimetteranno
c’è una battaglia che fuori infuria
e presto scuoterà le vostre finestre e farà tremare i vostri muri
perché i tempi stanno cambiando
VENITE MADRI E PADRI DA TUTTO IL PAESE!
E NON CRITICATE QUELLO CHE NON POTETE CAPIRE!
I VOSTRI FIGLI E LE VOSTRE FIGLIE NON LI POTETE PIU’ COMANDARE!
La vostra vecchia strada sta rapidamente invecchiando
Andatevene vi prego dalla nuova se non potete anche voi dare una mano
Perché i tempi stanno cambiando
La linea è tracciata la maledizione scagliata
L’uomo lento di adesso sarà il più veloce domani
Così il presente di adesso sarà il passato di domani
L’ordine sta rapidamente scomparendo
E il primo di adesso sarà l’ultimo di domani
Perché i tempi stanno cambiando
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