la tavolozza di Licia
IL MAGNIFICO GERRIT. “Il violinista” (Gerrit Dou, Leida 1613-1675). Il personaggio si affaccia alla finestra mentre suona, lo spartito è sul davanzale, dove vi è appoggiato il solito lussuosissimo tappeto dai colori vivaci che contrasta col marmo del rilievo (solito tema dei piccoli Cupidi che danzano intorno alla capra Amaltea (?). Forse siamo in un locale, tipo un’osteria; due avventori siedono al tavolo, sullo sfondo. Il violinista guarda qualcosa… ma che cosa ?
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IL FANTASTICO GERRIT. Gerrit Dou: “Il Cavadenti”, (detto anche dentista!).
Il povero villico dai calzoni a brandelli, per pagare il conto, ha portato un cesto con i prodotti della campagna (si vedono le uova…). Nello “studio” dentistico illuminato da una luce tenue che viene dalla finestra (riflessa dal paiolo di rame appeso), si intravedono un violino e un teschio (nella madia sullo sfondo), simboli della precarietà e dei dolori dell’esistenza ma anche dell’incoercibile gioia di vivere, e un bacile in primo piano, dove presumibilmente verrà deposto il dente cariato… il paziente stringe i pugni, il medico è assorto nella sua operazione. Ecco, dunque, come ci si cavava i denti nei bei tempi che furono…
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[Materiale didattico. Le illustrazioni sono reperibili in rete: Gerrit]
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