PRENDETE PRENDETENE PURE, TANTO SONO SOLDI PUBBLICI
di Vanni Tola
La notizia è clamorosa ma fino ad un certo punto, non facciamo gli ingenui, siamo in Italia e le cose vanno cosi da un pezzo. Tu paghi un pranzo in un self-service non meno di 10 euro e con una cifra perfino inferiore i parlamentari consumano lauti pranzi nel loro ristorante esclusivo. Un insegnante usa la propria macchina per andare al lavoro, un assessore comunale dispone di macchina di servizio o di rimborso benzina e si potrebbe continuare all’infinito. Non sorprende quindi più di tanto apprendere che la regione eroga assegni vitalizi a 317 ex consiglieri regionali per un importo medio tra i quattro e i cinquemila euro netti. C’è perfino la curiosità che per settantacinque consiglieri regionali deceduti, i cosiddetti vitalizi sono erogati anche post morte, cioè agli eredi, in pratica piuttosto che vitalizzi, li potremmo considerare “eterni”. Campagna di stampa dell’Unione Sarda, inchieste giornalistiche, un po’ di rumore e la presidenza del consiglio regionale rende pubblici i nomi dei 317 privilegiati cittadini tra i quali spicca quello della presidente uscente del Consiglio regionale che, a soli 41 anni di età, percepisce una onorevole pensione mensile di ben 5.129 euro netti. Ora che sappiamo tutto ci poniamo alcune domande. Accadrà qualcosa? Ci sarà, dietro la pressione di un’opinione pubblica indignata quanto rassegnata, un ravvedimento da parte dell’Amministrazione regionale per eliminare questa palese disparità di trattamento pensionistico che fa gridare vendetta a milioni di pensionati “normali”? O tutto finirà, come sempre “ a tarallucci e vino” o se preferite a “ciccioneddos e cannonau”? Certo se vivessimo in un paese normale nel quale la morale collettiva e la dignità personale rappresentassero un valore inviolabile dell’individuo, le cose potrebbero evolvere in maniera differente. Potrebbe perfino accadere che, non dico tutti i 317 ex parlamentari, ma buona parte di essi rinunciassero spontaneamente a percepire questo incredibile vitalizio e reclamassero a gran voce un trattamento pensionistico più equo e dignitoso. Li immaginate i nostri parlamentari regionali protagonisti di un simile gesto di grande dignità politica e morale?
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