gli occhiali di Piero su…
VENERE DI MILO Il 19 aprile 1820 una statua di marmo senza braccia, alta più di due metri, viene vista nel campo di un contadino nell’isola di Milos, Grecia. Costui l’ha trovata scavando nei resti di un tempio, nello stesso posto in cui si trovano anche le braccia staccate e il basamento della statua. L’ufficiale della marina francese Jules Dumont d’Urville (1790-1842) viene informato, vorrebbe acquistare la statua e portarla a bordo, ma il comandante glielo proibisce. A Costantinopoli d’Urville convince l’ambasciatore di Francia ad acquistare la statua che, intanto, è stata venduta dal contadino a un prete (pope), che accetta la generosa offerta dell’ ambasciatore, anzichè darla in omaggio (pensava) all’arciprete di Costantinopoli. La statua e anche i pezzi staccati vengono dunque inviati al Museo del Louvre, ma i pezzi si perdono. Rimane esposta la Louvre la bella statua senza braccia. Fu dapprima attribuita a Prassitele, poi ad Alessandro di Antiochia, risale al 130 a.C. (Vedila in Aladin Pensiero nel Catalogo di Licia, 17 aprile 2014″
FIGURACCE STORICHE
Il 19 aprile 1961 fallisce miseramente il tentativo degli Stati Uniti di conquistare Cuba con lo sbarco alla Baia dei Porci. Un’operazione segreta di cui si sapeva già tutto, perchè la notizia di un imminente sbarco era apparsa sui giornali il 7 aprile.
I consiglieri di Kennedy, Lemnitzer, Fulbright, Schlesinger, Stevenson, Acheson e altri, avevano tutti, uno dopo l’altro, sconsigliato la stupida impresa che “avrebbe compromesso la nostra posizione morale nel mondo” (Fulbright).
Nella battaglia contro i cubani gli Stati Uniti persero, oltre alla “posizione morale”,
9 bombardieri, 2 navi, 8 lance da sbarco (tra equipaggiamento e truppe).
Furono fatti 1.189 prigionieri anticastristi rilasciati un anno dopo, avendo in cambio dagli Stati Uniti 53 milioni di dollari in viveri e medicinali.
Il vizio di ingerirsi negli affari interni di una nazione però non è finito allora.
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