le sediate di Vanni

vecchio saggiosedia-van-goghLa regina Elisabetta e re Giorgio. Ma vi rendete conto che è arrivata in Italia la regina Elisabetta? Avrà certamente parlato col presidente di Nilla Pizzi e Claudio Villa (dei quali la regina dicono conservi una bella foto), di Natalino Otto e Gino Latilla mentre il principe consorte ammirava estasiato la bellezza e la sensualità dalla moglie del Presidente esclamando :” però, è ancora una bella donna”. Poi c’era un anziano sconvolto tra il pubblico che appena vista la regina si è messo a gridare “Mister Obama, Mister Obama”

Però,in fin dei conti, hai immaginato un attimo di piacevole senilità. Amici miei,atto III. Ciao e la Clio ancora che attrae… bellissimo! (Enza Chironi)

Stamattina alla radio: la regina e Napolitano si conoscono e si frequentano, si sono visti nel 2011 e in un’altra occasione nel 2006… Accidenti, un’assidua frequentazione! (Martina Cocco)

Stanno pensando alla possibilità di darsi del Tu (Vanni Tola)

E MORTA NILLA PIZZI OLYCOM
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Disperaz31Incontri bilaterali. Pensate che il Presidente dovrebbe incontrarsi con Totò Rijna per un confronto sul programma di riforme costituzionali? Pensateci bene. E’ da tempo il leader indiscusso di una grande forza economica e politica nazionale e con solide proiezioni internazionali. Rappresenta da tempo una consistente parte di opinione pubblica trasversale ai diversi strati sociali. Perchè no? Cosa ha di meno di Berlusconi?

A.N.P.I. Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Il Presidente Nazionale dell’ANPI:
“La presenza di Berlusconi al Quirinale inquieta e preoccupa perché suona come pressione anche alla magistratura.”
Quando ho sentito che Berlusconi si era recato ancora una volta al Quirinale e si era a lungo intrattenuto col Presidente, non ci volevo credere, tanto una cosa del genere mi sembrava – e mi sembra – lontana dal mio pensiero e, spero dal pensiero di tanti cittadini e dell’intera Associazione che presiedo.
Ci sono detenuti nelle carceri che scontano pene, magari meritate; cosa devono pensare di un condannato per gravi reati che frequenta liberamente i palazzi del potere, per il quale il Tribunale di sorveglianza non decide da mesi una sorte imposta da una sentenza definitiva e dalla legge?
E cosa può pensare il cittadino comune, incensurato e privo di problemi giudiziari, come me, che ha chiesto da parecchi giorni un incontro ad un Ministro per parlare di un problema importante (e lo ha fatto non a nome suo, ma a nome di una gloriosa Associazione come quella dei Partigiani di Italia) ed ancora attende una risposta? Nelle istituzioni, c’è tempo per un condannato e non per una importante Associazione?
Né mi interessa l’oggetto del colloquio. La presenza al Quirinale di un personaggio che proprio sui giornali di ieri poneva un’alternativa (“o ricevo una tutela contro gli attacchi giudiziari o faccio cadere tutto”), ha di per sé un significato, che va contro ogni concezione civile ed etica della politica e suona come pressione anche sulla Magistratura, che dovrà sciogliere il nodo conclusivo in un’udienza ormai prossima.
Conosciamo i precedenti: un anno fa, quando si entrò in campagna elettorale, furono rinviati i processi di Berlusconi, per consentire un sereno svolgimento della campagna elettorale e la possibilità per l’imputato di parteciparvi. E non fu una cosa bella. Qualcuno sta pensando che l’esperienza possa essere ripetuta?
Noi speriamo di no: se accadrà qualcosa di simile, lo considereremo uno strappo alla giustizia, all’uguaglianza e ad altri valori consacrati nella Costituzione. L’ANPI non farà le barricate, né inscenerà manifestazioni di piazza: ma su tutte le piazze d’Italia, il 25 aprile, nel ricordare i Caduti per la libertà e nel rivolgere a loro un pensiero affettuoso e grato, diremo loro a gran voce e con immensa tristezza: “questa non è l’Italia che avete sognato e per la quale avete combattuto ed immolato la vostra vita”.
Carlo Smuraglia – Presidente Nazionale ANPI
Roma, 3 aprile 2014

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