la tavolozza di Licia

Hendrick Ter BrugghenHendrick Ter Brugghen (Utrecht 1588-1629): “La zuppa”. Hendrick è uno dei tanti pittori caravaggisti che popolarono l’Europa del dopo-Caravaggio. Del Maestro condivisero la passione per il luminismo e la scelta del realismo quotidiano anche nell’illustrazione di episodi biblici. “La zuppa” è riferito anche all’episodio di Esaù e Giacobbe.
George de la TourGeorge de la Tour (1543-1652) “San Giuseppe carpentiere”. Pittore francese seguace del Caravaggio, amante dei notturni illuminati da luci tenui (preferibilmente candele); però secondo André Malraux, a differenza del Caravaggio, interpretava l’aspetto sereno delle tenebre. (Come dargli torto?). Notare come il lume abbia anche una forte valenza simbolica: il punto più luminoso del dipinto è sul viso del piccolo Gesù: “Ego sum lux”… Notare la manina in controluce!
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Giovanni LanfrancoGiovanni Lanfranco (Parma 1582- Roma 1647): “Giovane con gatto”. Insolita,curiosa e interessante rappresentazione di un artista di formazione classico-barocca (allievo di Agostino Carracci e collaboratore, a Roma, di Annibale Carracci
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Francisco de ZurbaranFrancisco de Zurbaran (1598-1664): “Un pittore davanti al crocefisso”.
Esponente del “siglo de oro” spagnolo, insieme a Ribera, Murillo e Velasquez, Zurbaran coniuga un realismo asciutto e un forte luminismo di matrice caravaggesca, con una visione mistica e trascendente. Forse il pittore davanti al crocefisso è proprio lo stesso Zurbaran…

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