gli occhiali di Piero su…
RICORRENZE E POESIA DEL PRIMO APRILE
Ho già scritto un anno fa (vedi in Aladin Pensiero le varie voci) su Gaetano Mosca, Edgar Wallace, Toshiro Mifune, Debbie Reynolds, Edmond Rostand, tutti nati di 1° aprile. Così pure ho riportato la poesia in sardo Abrile.
Oggi, quindi, parliamo d’altro.
ALTRE RICORRENZE
POMPEI. 1° aprile 1748, torna alla luce l’antica Pompei. Giaceva sotto tre metri di cenere e lapilli dal 79 d.C. Rimasta intatta per quasi 1700 anni, riscoperta dal Borbone, sta rapidamente andando alla distruzione grazie alla moderna noncuranza dei nostri Governi.
IRLANDA. Il 1° aprile 1949 lo Stato Libero d’Irlanda abbandona il Commonwealth e diventa Repubblica d’Irlanda.
EUTANASIA. Dal 1° aprile del 2002 nei Paesi Bassi (Olanda) l’eutanasia è legale. In altri paesi è consentita o, comunque, non perseguita penalmente. In Italia è considerata omicidio, anche se consenziente, ovvero istigazione al suicidio, passibile di reclusione fino a 12 anni
A PROPOSITO DI VENDERE LA SARDEGNA
Nessuno scandalo. L’idea forse è nata come una battuta: Corrado Guzzanti, imitando Tremonti, mise in scena la gag di vendere quest’isola, lontana, selvaggia, inutile, per sanare il debito pubblico ( https://www.youtube.com/watch?v=_eV0jQVWyzY , 8’53” ). In fondo non l’aveva già pensato Cavour di vendere l’isola alla Francia? E di vendite simili la storia ce ne racconta tante. Con 15 milioni di dollari gli Stati Uniti comprano da Napoleone la Louisiana, con 7 milioni comprano l’Alaska dallo zar, con 25 milioni comprano le Isole Vergini dalla Danimarca…
E la vicina Corsica non fu ceduta alla Francia nel 1768 dalla Repubblica di Genova per pagare quanto dovuto al re Luigi XV?
Non dubito che la Svizzera possa pagare i 90 miliardi di prezzo che viene incollato alla merce Sardegna, e non sarebbe un buon affare per il popolo italiano, il Sovrano che a preso il posto dei vecchi re? forse che noi sardi non staremmo meglio fuori da quest’ Italia e da quest’Europa che non sembra ci vogliano molto bene?
Certo, è implicita la riduzione delle persone a merce quando si vende un territorio con tutti quelli che ci vivono. E, se quelle persone fossero disposte o addirittura desiderassero il cambio, sarebbe un’idea da schiavi quella di attendersi una vita migliore cambiando padrone. La libertà non si ottiene in regalo e vendersi non è la via per avere l’indipendenza.
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