gli occhiali di Piero su…

IL GHETTO
Ghetto_(Venice)_Panorama
—————————————————————————————-Foto wikipedia
Parola veneziana che si usa ormai in tutto il mondo.
Era il luogo delle fonderie a Venezia, ghetto da “ghettare”, affinare il metallo con la ghetta (diossido di piombo).
Il 29 marzo 1516 (le fonderie non c’erano più) il Senato della Serenissima Repubblica di Venezia (che tanto serena non doveva essere) decretò che tutti gli ebrei presenti a Venezia erano obbligati a risiedere in quello spazio delimitato.
Si aveva paura che i tanti ebrei convenuti a Venezia per sfuggire gli orrori della guerra costituissero un pericolo. Da allora in tutti gli Stati del mondo si usa costringere stranieri o poveracci (o entrambe le cose, ebrei, negri, zingari, albanesi, immigrati, emarginati, ecc.) in luoghi ristretti, più o meno chiusi, che prendono il nome di ghetto. Ancora non è finita.
IL GHETTO OGGI
Girando a piedi nel Sestiere di Cannaregio si accede al Ghetto (Gheto, sulla targa) per un basso “sotoportego”. All’angolo del sottoportico una bottega vende cibo “kosher”, poi un forno che cuoce le azzime, poi il Museo dell’arte e cultura ebraica, le sinagoghe. Nel Campo del Ghetto Nuovo (la piazza) un bassorilievo dell’Olocausto: ebrei, manca il viso, avviati alle camere a gas. Qui il 25 aprile si tiene un’austera cerimonia (poche famiglie ebree son rimaste a vivere nel Ghetto), mentre in piazza S.Marco festeggiano il santo e offrono a tutti “un’ombra” di vino bianco.
Nel Ghetto un asilo, un ospizio, gli Uffici della Comunità, un negozio di artigianato ebraico che vende le tipiche lampade, una scuola rabbinica.
Prima dell’ultima guerra abitavano a Venezia circa 1.500 ebrei, sulla porta dell’Harry’s Bar la scritta “Vietato ai cani e agli ebrei”, molti fuggirono, un triste giorno i fascisti ne presero duecento, tra vecchi, donne e bambini e li caricarono sui carri piombati che andavano in Germania: tornarono in 7.
Oggi tra Venezia e Mestre ci sono ancora circa 500 ebrei, nel Seicento erano diventati 5mila, tanto che nel Ghetto si trovano edifici che contano 8 piani, per ovvie ragioni, ben tenuti e restaurati, come pure le antiche preziose sinagoghe.

ENZO JANNACCI
Un anno fa moriva Enzo Jannacci (vedi Aladin Pensiero, 30 marzo 2013, Enzo Jannacci).

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