di Aladin
Crescita e posti di lavoro sono gli “imperativi” usciti dal summit annuale del G8 a Camp David negli Stati Uniti. I leader del G8, che sostengono la necessità di un’Europa “forte e coesa per la stabilità e la ripresa”, accolgono positivamente le discussioni “su come generare crescita mantenendo un fermo impegno per attuare il rigore fiscale su basi strutturali” e hanno “interesse che la Grecia resti nell’Eurozona e che rispetti i suoi impegni”. Gli Otto ribadiscono l’importanza per i governi di “prendere azioni per ripristinare la fiducia e nutrire la ripresa” che includa “riforme per aumentare la produttività, la crescita e la domanda all’interno di un quadro macroeconomico non inflazionistico e credibile”
E’ questa la sintesi del comunicato finale dei lavori del G8 (che abbiamo ripreso da “
Il fatto quotidiano”, e che corrisponde a quanto riportato da tutte le agenzie giornalistiche). Vedremo ora, da domani, quali saranno le decisioni politiche che daranno gambe a questi intendimenti. Vedremo quali saranno le misure concrete, tra quelle annunciate e quelle da varare, che il Governo italiano metterà in campo.
Partendo dalla considerazione che la gran parte dei fondi che verranno movimentati saranno affidati alle pubbliche amministrazioni, vorremmo che sulla base degli impegni assunti, i relativi programmi e progetti avessero tutti ben evidenziati insieme alle risorse dedicate e ai tempi di attuazione, l’elenco dei posti di lavoro che attendibilmente genereranno. Soprattutto di questo abbiamo bisogno, perchè la crescita deve essere sinonimo di lavoro, di crescita dei posti di lavoro. E allora, vorremmo che ogni pubblica amministrazione rendesse conto dei programmi e progetti che gestisce o gestirà, dando conto di questa contabilità, in fase di previsione e di effettiva attuazione di detti progammi/progetti. Facciamo un esempio, tanto per capirci: ogni Ente locale, ogni Camera di Commercio, ogni Università, ogni…. titolare di progetti finanziati dallo Stato piuttosto che dall’Unione Europea o da altre fonti, dovrà fornire l’elenco dei posti di lavoro (o comunque delle occasioni di lavoro, in tutte le tipologie) che l’attuazione del programma/progetto affidato andrà a generare. Questi dati dovranno essere resi pubblici e sottoposti a periodici monitoraggi, di cui come è ovvio si faranno carico in primo luogo le Organizzazioni sindacali.
[...] Pubblichiamo la documentazione governativa relativa al Piano Sociale per il Sud riservandoci di formulare osservazioni e rilievi critici. Per ora solo una considerazione: manca la contabilità dei posti di lavoro così come viene auspicato nell’editoriale di Aladin del 20 c.m. [...]