I giganti tra noi. Il CRS4 ce li mostra in 3D
1974/2014 Mont’e Prama – Le statue di Mont’e Prama in 3D grazie al CRS4
di Alessandro Ligas, TTecnologico
Nelle campagne di Cabras, nel Marzo del 1974, un aratro di un contadino riportò in superficie la testa di una statua ed altri elementi di pietra. Questo ritrovamento viene considerato dagli esperti uno degli eventi più importanti dell’ultimo secolo. Un insieme straordinario di frammenti di statue di epoca nuragica è venuto alla luce durante le campagne di scavo degli anni successivi al ritrovamento. Le sculture raffigurano dei modelli maschili alti oltre 2 metri che riproducono gli schemi figurativi e lo stile dei più elaborati bronzetti nuragici dell’età del ferro (circa 930 – 730 a.C.) che raffigurano Arcieri, Pugilatori, Guerrieri. Altre strutture rappresentano invece i maestosi nuraghi emblemi e simboli di identità culturale.
Per anni sono stati conservati in attesa del risanamento. Dal 2007 al 2011 le statue hanno subito un intervento di restauro presso il centro di Li Punti a Sassari ed oggi si apprestano ad essere esposte al pubblico dopo 40 anni dal ritrovamento. - segue - Approfondimenti
Per renderle di nuovo fruibili la Soprintendenza ha varato un progetto di valorizzazione innovativo basato sulla realizzazione di un sistema museale diffuso. Un sistema che ha visto diversi attori e che ha portato allo sviluppo di un innovativo strumento di fruizione digitale in 3D da parte del gruppo “ Visual Computing Group” di Sardegna Ricerche – CRS4 .
“Oggi presentiamo i frutti di un lungo, complesso lavoro di sinergia tra la Regione, la Soprintendenza Archeologica e il comune di Cabras” – ha sottolineato Marco Minoja, sovrintentente per i beni archeologici delle province di Cagliari e Oristano – “grazie a questa collaborazione abbiamo potuto firmare un accordo di programma e siamo riusciti a ottenere un importante finanziamento di due milioni di euro dal CIPE, Comitato interministeriale per la programmazione economica”.
Enrico Gobbetti, direttore del settore Visual Computing del CRS4, sostiene “Il sistema interattivo che abbiamo integrato nell’apparato museale per Mont’e Prama è uno dei risultati tangibili di attività di ricerca pluriennali che hanno già ottenuto importantissimi riconoscimenti scientifici.Forma e colore di 37 statue restaurate sono stati misurati tramite l’uso combinato di oltre 6200 scansioni laser e circa 4200 fotografie con luce controllata. Attraverso metodi informatici innovativi da noi ideati e sperimentati, che hanno permesso la rimozione automatica dei supporti delle statue, la stima del colore naturale e la fusione geometrica e colorimetrica, abbiamo creato ricostruzioni virtuali tridimensionali colorate alla risoluzione di 16 punti per mm2, che documentano accuratamente l’attuale stato di conservazione dei reperti”.
Prosegue Gobbetti – “Questi modelli tridimensionali sono ora presentati al pubblico attraverso un sistema interattivo basato sulle nostre tecnologie di visualizzazione. La combinazione di metodi innovativi di acquisizione, ricostruzione e visualizzazione ci ha permesso di dotare i poli museali per Mont’e Prama di sistemi con caratteristiche uniche nel panorama internazionale”.
In attesa del completamento del sistema Museale, articolato sui tre poli museali di Cagliari, Cabras e Sassari, che permetterà la completa fruizione dei “Giganti”, sabato 22 Febbraio verrà inaugurata, presso il Museo Archeologico di Cagliari alla ore 10.00 e presso il Museo archeologico “Giovanni Marongiu” di Cabras alle ore 17.00, la prima fase espositiva delle statue ad oggi ricomposte e presenterà in anteprima i risultati degli studi con sistemi innovativi.
Infatti in entrambi i musei, il visitatore potrà esplorare visualmente ogni singola scultura in tutte le sue parti attraverso uno schermo tattile collegato a un sistema a retroproiezione a grande schermo. I metodi multirisoluzione sviluppati dal CRS4, combinati con luci e ombreggiature sintetiche, permetteranno di passare da visioni d’insieme ad analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali, superando i limiti degli attuali sistemi di presentazione museali basati su immagini o rappresentazioni semplificate.
———
Su youtube
Lascia un Commento