gli occhiali di Piero

SanGiuseppe Michelangelo_Caravaggio_026-245x300GIUSEPPE PADRE ARTIGIANO
Oggi si celebra San Giuseppe, lavoratore e padre esemplare, nobile e modesta figura di santo, ne ho parlato un anno fa (vedi Giuseppe, in Aladin pensiero, 19 marzo 2013).
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By Bomeluzo san Giuseppe Bomeluzo

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I AMNESTY
Leggo sulla rivista IAMNESTY di Amnesty International:
“Lavoreremo a una nuova grande campagna internazionale per porre fine al controllo e alla criminalizzazione delle scelte delle donne in materia sessuale e riproduttiva. Vogliamo che venga garantita alle donne nepalesi di scegliere se e quando sposarsi (e se e quanti figli avere) (…)
Vogliamo che sia fermata la violenza endemica contro le donne di El Salvador, dove l’aborto è sempre reato, anche per le vittime di stupro e per le donne la cui vita è a rischio.
Vogliamo che siano abrogate le leggi marocchine che obbligano donne e ragazze a sposare i loro stupratori, a cui viene garantita l’immunità se sposano la vittima, e quelle che portano a processare per ati indecenti una ragazza di 14 anni per un bacio dato in pubblico. (…)
Allo stesso tempo continueremo a lavorare per i diritti delle donne in Italia. Per fermare la piaga del femminicidio, è banale dirlo, la ratifica della Convenzione di Istanbul non basta, se gli impegni assunti sul piano internazionale non sono presi sul serio e onorati. A tal fine servono misure interne che non siano limitate alla repressione e alla tutela delle vittime della violenza già avvenuta. Servono misure preventive e risorse adeguate, passi avanti concreti al di là delle belle parole”.

GOGOL
Ho già parlato di Nikolaj Vasilievic Gogol (vedi Aladin Pensiero, 20 marzo 2013), un autore che amo molto. Voglio aggiungere alcune cose.
Nacque il 19 marzo 1809 a Sorocinsky, distretto di Mirgorod, in Ucraina, da una famiglia di piccoli proprietari terrieri, ai tempi dello zar Nicola I.
Era dotato di uno spirito umoristico superiore (indimenticabili tanti passaggi dell’opera maggiore Le anime morte, certi ritratti, quali ad esempio quello del piccolo impiegato burocrate, una fotografia che dura immutata ancora ai nostri giorni), pensate a L’ispettore generale, al Diario di un pazzo, risate ad lacrimas, ma anche di una sensibilità straordinaria, emozionante, basta pensare a Il cappotto o a Piccolo mondo antico.
Tra le varie ossessioni di Gogol c’era quella della tafofobia, la paura di essere sepolto vivo. Morì giovane, 43 anni neppure compiuti, il 21 febbraio 1852, estenuato dai digiuni cui si era sottoposto e portato a morte da medici imbecilli che, per curarlo, gli applicarono le sanguisughe… ma anche più terribile fu, quando venne riaperta la sua tomba, trovare il suo cadavere rivoltato a faccia in giù.

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