L’economia deve avere al centro la persona. Un convegno di Banca Etica
Oggi si tiene un convegno/dibattito in occasione dei 15 anni di Banca Etica, con inizio alle 17.30 alla sala Search in Largo Carlo Felice.
Sull’iniziativa e oltre una riflessione di Roberto Sedda, coordinatore del dibattito odierno.
Quando Banca Etica è nata fra gli impulsi alla sua costituzione c’era una forte motivazione a permettere al risparmiatore responsabile di evitare di collaborare a determinate pratiche: una banca che non contribuisse al commercio di armi, all’inquinamento, allo sfruttamento del lavoro eccetera. Si tratta di permettere cioè scelte di risparmio che permettono al cittadino di “chiamarsi fuori” da certe pratiche, sebbene queste, dal punto di vista del sistema, proseguano: non è che il commercio d’armi si ferma perché c’è Banca Etica, diciamo. La Banca Etica non è mai stata *solo* questo, naturalmente, ma la dimensione di sostegno a quello che nel tempo si è chiamato “voto col portafoglio” o “sostegno ai pionieri etici” è sempre stata importante. – segue –
Con la crisi, però, la dimensione conflittuale fra concezioni diverse dell’economia si è radicalizzata: di fatto assistiamo a un attacco senza precedenti ai diritti dei lavoratori e alla stessa forma che conosciamo di democrazia occidentale, e la finanza è la certamente la testa d’ariete di questo attacco. Per i nostri prossimi quindici anni, quindi, dobbiamo chiederci se basta essere la banca dei risparmiatori coscienti e repsonsabili, o se occorre ragionare in temrini diversi: con quali alleanze, quali obiettivi, quali forme di intervento.
È in vista di un dibattito del genere, che certamente non si esaurisce domani, che ho piacere di invitarvi, anche perché il conflitto che ho descritto poco sopra acquisice un carattere tutto particolare se visto con l’ottica delle comunità locali, o della sovranità o dell’indipendenza della Sardegna che accomuna alcuni dei nostri dibattiti: che prospettiva può avere infatti una autodeterminazione di una regione europea in un’ottica in cui le dinamiche globali sono determinate da attori a un tempo fortissimi e scarsamente visibili come i signori della finanza speculativa?
R.
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“La finanza non è un gioco”
Cagliari, Sala SEARCH
18 marzo 2014 ore 17:30
Nell’ambito delle manifestazioni per festeggiare i 15 anni di BANCA POPOLARE ETICA (1999-2014 – http://www.bancaetica.it/15anni), l’organizzazione territoriale dei soci (GIT SARDEGNA SUD)
ha organizzato un incontro pubblico dal titolo “La finanza non è un gioco”, con attività ludico-educative sulla finanza etica e momenti di riflessione dedicati ai temi della finanza casinò e speculativa, alla promozione dell’uso responsabile del denaro e alla proposta della finanza etica come alternativa concreta e praticabile.
L’evento si svolgerà presso la Sala SEARCH sottopiano del Palazzo Civico il giorno 18 marzo 2014
dalle ore 17:30 alle ore 20:00.
Ci hanno detto che la crisi è arrivata: come fosse una tempesta tropicale, un anticiclone delle Azzorre. Da dove, perché, chi l’ha provocata? Nessuno. Perché è arrivata? Il caso, il ciclo economico. Da dove è arrivata? È comparsa dal nulla.
E ci ripetono ogni giorno che siccome c’è la crisi, dobbiamo fare sacrifici, assieme. Tagliare la spesa, si dice. Ma cos’è davvero questa spesa? È l’asilo di tuo figlio, è il treno che usi per andare al lavoro, è l’ospedale della tua città. Nessuno ci ha voluto dire che la speculazione prima e il
salvataggio delle banche — poi — hanno spostato il debito dalle banche agli stati.
E di chi è il debito degli stati? Di tutti noi: mio, tuo, dei nostri figli. La finanza controlla i grandi mezzi di informazione, e quindi la politica. Gioca con il prezzo del cibo di miliardi di persone come al casinò: il banco vince sempre. È in grado di scegliere quale paradiso fiscale utilizzare, come spostare i capitali senza farsi notare. Misura più di quattro volte il valore del lavoro, della produzione, del commercio. Dell’economia sana e vera.
Siamo tutti noi con i nostri investimenti, i nostri depositi ad alimentare il mostro finanziario, che ci incanta con i tassi di interesse, nascondendoci però i costi delle conseguenze delle nostre scelte.
La buona notizia è che possiamo fare qualcosa di importante.
Possiamo informarci senza passare per le fonti di informazione “intorbidite”, possiamo trasmettere la verità alle persone che non la conoscono, possiamo verificare dove finiscono davvero i nostri soldi e soprattutto possiamo finalmente decidere di sceglierne la destinazione.
Banca Popolare Etica è una banca popolare costituita nel 1999 in forma di società cooperativa per azioni che opera a livello nazionale, nel rispetto delle finalità di cooperazione e solidarietà.
Lo Statuto, al di là della sua complessiva conformità alla forma prevista dalla Legge, presenta alcune peculiarità che segnano la specificità di Banca Etica fin dalla sua carta fondante.
La forte e diffusa partecipazione dei soci nel capitale sociale della banca e i processi decisionali democratici propri della nostra Assemblea, hanno contribuito a sviluppare un assetto organizzativo originale che si esprime nell’integrazione tra struttura associativa (basata su quattro aree territoriali) e struttura operativa (composta da Filiali, Banchieri Ambulanti e Sede Centrale).
Organi obbligatori, organi volontari e organizzazione territoriale dei soci concorrono, insieme alle strutture di raccordo, a determinare il diagramma associativo di Banca Etica.
Programma:
17:30 | Apertura, accoglienza con i giochi della finanza-casinò e i video della finanza etica
18:15 | Presentazione serata
Gaetano Lauta, coordinatore dei soci GIT Sardegna Sud (Cagliari)
18.20 | Saluti delle Istituzioni
18:30 | Intervento di Nicoletta Dentico, giornalista e Consigliere di Amministrazione di Banca Popolare Etica
“La finanza non è un gioco: chi scommette e come sul nostro futuro”
19:00 | Intervento di Carlo Usai, banchiere ambulante di Banca Popolare Etica per la Sardegna
“Cinque su quindici: cinque anni di finanza etica in Sardegna”
19:10 | Breve saluto di rappresentanti di istituzioni o associazioni impegnati in settori quali:
contrasto delle dipendenze da gioco, commercio equo, cooperazione, sviluppo sostenibile.
Modera Roberto Sedda, coordinatore dei soci di Banca Etica dell’Area Centro Italia.
Per informazioni
Gaetano Lauta, coordinatore soci GIT Sardegna Sud (Cagliari)
e-mail: git.sardegna.sud@bancaetica.org
cellulare: +39.329.9299819
Facebook: Banca Popolare Etica – Sardegna
Banca Popolare Etica: http://www.bancaetica.it
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