le lettere sardoaustraliane di Piero
ULTIMA LETTERA DALL’AUSTRALIA.
Il ritorno – Nel lasciare l’Australia, all’aeroporto, si deve compilare un modulo.
Cognome, nome, nazionalità, in quale città hai trascorso più tempo, professione, residenza, data e firma. Inoltre rispondi Sì o No ala domanda se porti con te più di 10mila dollari.
Rispondo sempre No (purtroppo) a questa domanda, ma resto sempre curioso di sapere che cosa succederebbe a rispondere Sì (Beati coloro che lo sanno…). – segue -
E’ spiacevole alla partenza sapere che la tua valigia (bagaglio a mano da portare a bordo) non deve pesare più di 7 Kg.
Come? su un volo locale da Roma a Cagliari posso portare 10 Kg e da qui, dopo più di un mese di soggiorno, su un volo internazionale, non posso? Ahimè, ore di accorgimenti per portare con me il più possibile consentito, quindi oltre ai 7 Kg è permesso avere una sacca con un po’ di cose, e ancora, puoi portare in una borsa a parte il tuo pc e il tuo ipad.
Con questi accorgimenti riesco ad avere la carta d’imbarco con quasi 14 Kg di peso distribuito con saggezza. Ai controlli sono io il peggiore della fila, devo mettere nelle apposite cassette: il cappotto (ho lasciato Roma il 2 febbraio e il cappotto serviva), la giacca (con tutto ciò che contiene), il maglione, la valigia, la sacca, la borsa col pc, l’astuccio con l’ipad, l’orologio, il portafogli… passo nella cabina che già usa il controllo a raggi (spero non siano raggi X) su tutto il corpo, ti piazzi dove son segnate le orme dei piedi e tiri sù le braccia, tutto ok, ma l’apparecchiatura segnala un punto metallico… è la fibbia della mia cintura, il sorvegliante la contempla e infine passo. Deo gratias.
Mi avvio, dopo rivestito, verso la gate, passando attraverso interminabili negozi del duty free, sarà un chilometro a piedi. Arrivo stanco alla gate, e aspetto, finchè chiamano, per zone (quelle in cui è suddiviso l’aeromobile) A, B, C, D, fino a Y. Il mio biglietto dice zona E, ma qui E si pronuncia I, quindi sono tonto a capire quando è il mio turno di salire a bordo.
Salgo a bordo, fila 61. In questi aerei ci sono 10 posti per fila, 3 sui due lati e 4 al centro.
Le file sono, mi pare 80, 800 passeggeri in classe economica, più quelli in classe bussines, più l’equipaggio, siamo circa mille persone, come 20 pullman. Ogni fila ha i posti segnati in ordine alfabetico da sinistra a destra, A B C fino a I. I posti migliori, per me, sono A e I che sono al finestrino, non tanto per il panorama (c’è poco da vedere a 11mila metri d’altezza) quanto perchè puoi adagiarti verso la parete senza disturbare il vicino e, in più, non sei disturbato se qualcuno vuole alzarsi dal posto, costringendo anche te ad alzarti.
Poi sono buoni i posti C D G H, perchè sono di corridoio e puoi alzarti quando ti pare senza disturbare nessuno (e alzarsi spesso e muoversi è molto utile, se non vuoi arrivare anchilosato, dopo 14 ore di volo da Melbourne a Dubai).
L’aereo parte. Good by, Australia, è stato bello.
Lascia un Commento