FabLab: una fabbrica digitale per trasformare idee in oggetti

Nasce il FabLab di Sardegna Ricerche: una fabbrica digitale per trasformare idee in oggetti
Dedicato a tutti coloro che hanno immaginazione, creatività e voglia di fare.
di Alessandro Ligas, Ttecnologico
FabLab di Sardegna Ricerche
Gioielli, scarpe, oro, ferro, legno, biotech, arti o quel che volete. sedie, macchine, droni, nasi, carotidi, vestiti, internet of things. davvero quel che volete. (Nicola Pirina)
Un FabLab è un ambiente attraverso il quale si possono cogliere e mettere in pratica le opportunità dalle idee e dai progetti. Uno spazio fisico, un laboratorio d’incontro tra le botteghe della “tradizione” e il luogo dell’artigiano digitale. Un luogo di condivisione di spazi, di conoscenze e di relazioni, ma soprattutto di crescita.
Gestito da Sardegna Ricerche è nato il primo FabLab sardo che vuole perseguire i fini di promozione della fabbricazione digitale e del design condiviso, dell’hardware e del software libero, dello sviluppo sostenibile, a vantaggio di tutti coloro che ne facciano richiesta, per sperimentare, divertirsi e non aver timore di condivivere e realizzare una propria idea promuovendo l’innovazione tecnologica.
La presentazione ufficiale è avvenuta il 10 Febbraio presso la sede di Sardegna Ricerche a Pula, in località Piscinamanna, in un auditorium gremito di makers e curiosi. – segue -
Durante l’evento sono stati presentati i 22 “artigiani” del bando “Generazione Faber” a cui sono state assegnate borse di sperimentazione da spendere presso il FabLab Sardo. Durante l’evento i maker sono stati saggiamente stuzzicati da Francesco Congiu (maker) e Nicola Pirina (innovation strategist) in modo tale da avere fornire loro un’anticipazione di ciò che sarà la loro esperienza presso il FabLab.
Eccone alcuni dei progetti presentati: Michela Anedda ed Erica Floris hanno presentato Pupazzi stop-motion; armature componibili un progetto che prevede la creazione di oggetti da utilizzare nel campo dell’animazione stop-motion. L’obiettivo è la costruzione di due pupazzi completi, un adulto e un bambino, la cui realizzazione comporti l’uso della prototipazione rapida per le armature e l’uso di altre strumentazioni per la creazione delle parti visibili di copertura delle armature. Giovanni Masia con Fashion Light intende creare oggetti di arredo e capi di abbigliamento ed accessori ideati per gli ambienti notturni o poco illuminati, utilizzando materiali riflettenti, rifrangenti e luminescenti. Nicola Barbaro ha presentato “Bird House” un progetto ispirato ai sistemi multimediali interattivi con l’obiettivo di creare una mappatura di Cagliari attraverso il rilevamento di dati sensibili quali: l’intensità del rumore e la qualità dell’aria, disponendo dei sensori dentro delle “casette per uccelli” disegnate e costruite a tale scopo. Leggi tutti i progetti qui.
faberNicola Pirina, innovation strategist, ha detto: “la digital fabrication è una realtà, è un lavoro sulle informazioni, sulle vocazioni delle persone e dei territori, è la narrazione concreta del dialogo tra nuovi cicli di lavoro e le potenzialità del digitale, della rete, del saper fare, per fortuna e per necessità oggi ricoperti ed in auge”. Ha aggiunto “il carattere rivoluzionario di quel che sta succedendo risiede in una vera e propria rivoluzione culturale ed economica, cambiamento mondiale che ha già portato alla disintegrazione dei modelli di docente-discente e di produttore e consumatore”. Ha concluso dicendo: “agli amici di generazione faber voglio inviare questo messaggio: faber mi richiama De Andrè, che diceva: «vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi solo i sogni che non fanno svegliare? si vostro onore, ma mi voglio più grandi!»[Canzone del Padre] ecco, questo è il nuovo sogno, quello di chi ha compreso che le nuove frontiere sono nell’assenza stessa di frontiere e barriere”
All’interno del FabLab verranno organizzati corsi, seminari e workshop su numerose tematiche riguardanti il mondo dell’artigianato digitale quali dalla prototipazione rapida all’elettronica, dalla modellazione 3D alla produzione di piccole serie, in modo da rendere sempre più.
La moneta interna del Fablab sarà il “credito” e verrà usata per riconoscere agli utilizzatori attivi del laboratorio il loro sforzo verso lo stesso, ma potranno anche essere acquistati tramite carta di credito, paypal o direttamente in sede; Sandra Ennas, direttrice del Fab Lab spiega “la funzione dei crediti è quella di agevolare lo scambio di competenze e dare la possibilità a tanti giovani – anche molto esperti – di sfruttare il laboratorio pur non avendo grossi capitali, e realizzare in questo modo i loro oggetti”.

All’interno del FabLab si trovano una vasta dotazione tecnica per la prototipazione e l’autoproduzione, con macchinari e attrezzature all’avanguardia come stampanti 3D, fresatrici, laser cutter, plotter di stampa e taglio, scanner 3D, kit Arduino, schede Raspberry PI e molto altro.
Uno spazio di sperimentazione ad accesso aperto in cui tutti possono pensare e mettere in pratica i loro oggetti, le loro idee, le loro invenzioni.
“La storia della digital fabrication è storia di persone per le persone”.

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