Porto Conte Ricerche – Nuove opportunità per innovazione e internazionalizzazione nel settore agroalimentare. La parola “magica” è Cluster: presentato il CL. A. N. (Cluster Tecnologico Nazionale) AGRIFOOD

ape innovativaVT Van Gogh Il seminatore Vanni Toladi Vanni Tola
Il Parco Tecnologico di Tramariglio (Porto Conte) rappresenta una delle punte di diamante della ricerca tecnologica isolana, ha un fatturato medio annuo di oltre 3,5 milioni di euro per le diverse attività di ricerca e sperimentazione e circa cento tra ricercatori e operatori privati che operano nei diversi settori della ricerca (Produzione servizi, Manutenzione e logistica e Settore Amministrativo). Un recente convegno, svoltosi nel Centro di ricerca, ha illustrato le strategie più efficaci per favorire l’innovazione e l’internazionalizzazione dei prodotti del comparto agroalimentare, il secondo più importante settore produttivo nazionale dopo l’industria metalmeccanica. Un comparto che, pur mantenendo un ruolo cosi importante nell’economia nazionale, richiede misure necessarie per superare le micro-dimensioni delle aziende e creare progetti capaci di determinare ricadute concrete sul territorio attraverso sinergie integrate tra partner pubblici e privati. E’ questa la filosofia che governa il CL.A.N., il Cluster tecnologico per l’Agrifood per il quale è disponibile un finanziamento di 30 milioni di euro per il prossimo triennio. Il Cluster nazionale, naturalmente, raccoglie e coordina le esperienze, i progetti e le ricerche delle diverse regioni che aderiscono al CL.A.N. nazionale. – segue - In pratica si tratta – ha affermato Daniele Rossi, Presidente nazionale del progetto – di predisporre o valorizzare alleanze tra gli imprenditori e i centri d’indagine scientifica per sfruttare al massimo le innovazioni migliorando i processi di trasformazione dei prodotti e, conseguentemente, la competitività internazionale. E’ questa la strada obbligata per innovare e valorizzare le nostre produzioni agroalimentari, è questa la principale attività dell’Agenzia regionale Agris nel sostenere e favorire i progetti d’innovazione delle imprese agroalimentari della Sardegna. In tale direzione procedono anche le scelte strategiche per lo sviluppo agroalimentare contenute nel piano europeo Horizon 2020 e l’impegno dell’Enea per la sostenibilità della catena d’approvvigionamento alimentare. Con riferimento all’argomento trattato, è emerso nel convegno il ruolo strategico per la ricerca delle Università sarde e, in particolare, del Centro Ricerche di Porto Conte che ha prodotto innovazioni tecnologiche impiegate con successo nelle attività produttive del comparto agroalimentare (vini, formaggi, sanità animale, maricoltura, produzioni di birre artigianali, paste fresche, prodotti da forno e altro ancora). Si è finalmente compreso che le scoperte della ricerca scientifica dei laboratori e dei centri di ricerca devono essere proiettate nel territorio determinando un collegamento organico con le aziende e le attività produttive. Naturalmente è indispensabile eguale impegno da parte delle aziende che devono abbandonare la logica individualista e isolazionista del “piccolo è bello” per cominciare a ragionare in termini di alleanze tra produttori e di rapporto organico e costruttivo con i centri di ricerca scientifica operanti nel territorio. La ”ricetta” presentata appare credibile, concreta ed efficace. Naturalmente non si devono nascondere i limiti strutturali delle diverse realtà operative nelle quali il progetto CL.A.N. dovrà trovare attuazione, per la verità nessuno dei relatori l’ha fatto. Nei diversi interventi è emersa anzi la preoccupazione per i ritardi strutturali, per gli ostacoli di natura burocratica e perfino per i ritardi nella cultura d’imprese che ancora oggi caratterizzano diverse aree del paese, e fra questa la Sardegna. Anche per questo è stato lanciato un forte appello alle aziende e alle loro associazioni affinché si proceda da subito a predisporre i piani d’intervento aziendale da realizzare nel 2014 onde evitare il ripetersi di quel fenomeno, tutto italiano, della totale o parziale inutilizzazione di fondi europei che, alla fine dell’anno, rischiano di andare perduti. Importante l’annuncio dell’esistenza di siti web specifici ai quali aziende e produttori potranno accedere per la predisposizione e presentazione dei progetti aziendali.sedia di van gogh

One Response to Porto Conte Ricerche – Nuove opportunità per innovazione e internazionalizzazione nel settore agroalimentare. La parola “magica” è Cluster: presentato il CL. A. N. (Cluster Tecnologico Nazionale) AGRIFOOD

  1. […] Agrifood per l’agricoltura, decolla SPRING per la bioeconomy e la chimica verde. di Vanni Tola In un precedente articolo Aladinews si è occupato del Cluster CL.A.N. (Cluster Tecnologico Nazional…. Un progetto importante per lo sviluppo del comparto agroalimentare isolano, realizzato con […]

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