Gli OCCHIALI di PIERO

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413MAGGIORITARIO E PROPORZIONALE

E‘ cominciato il pianto sul povero sistema maggioritario messo fuori gioco dalla sentenza della Corte Costituzionale. Se qualcuno mi spiega perchè sarebbe bello e giusto che chi prende diciamo il 33% dei voti poi si gode il 55% dei posti in Parlamento, potrei capire tanto lutto; se qualcuno mi offre buone ragioni perchè qualcosa come 2 milioni di cittadini, ai quali manca un pugno di voti per superare il tanto adorato sbarramento, non hanno diritto alcuno di avere chi li rappresenti in Parlamento, posso capire il rimpianto. Mi diranno forse che ciò serve a garantire la mitica “stabilità”.

Chiedo: c’è stata? o ci furono i famosi “ribaltoni”? e, se c’è stata, è stata mai utile alla gran massa dei governati? 
E’ servito, il maggioritario, a diminuire, come si diceva, il proliferare dei tanti partiti? o è invece aumentato l’esercito di delegati che conferiscono col Capo dello Stato nelle consultazioni per formare un Governo?
E’ servito all’alternanza? cioè, se vince la destra governa la destra, se vince la sinistra governa la sinistra? o siamo nel bel mezzo del pasticciaccio in cui destra e sinistra (facciamo finta che sia sinistra, perchè voti di cittadini di sinistra ne ha rubati tanti), destra e sinistra, ripeto, governano insieme?
E’ servito a metter fine alle ruberie dei partiti e dei parlamentari, alle tangenti, alle truffe e alle leggi beffa? o tutta questa sedicente Seconda Repubblica “maggioritaria” ha rubato e truffato come prima più di prima? 
Avrete capito che io, ma certo solo io, sono per il sistema proporzionale: tanti voti prendi tanti parlamentari eleggi, chi concorda sui programmi governa, chi non è ladro non ruba e lo votiamo, e così via… a me piace

SRI AUROBINDO

Il 5 dicembre 1950 muore, nel suo ritiro a Pondicherry, il mistico indiano Sri Aurobindo. Poeta, scrittore, maestro di yoga, nato a Calcutta il 15 agosto 1872, è stato la figura più importante, dopo quella di Ghandi, della lotta dell’India per l’indipendenza. (SEGUE)

Sri Aurobindo 1


Studiò in Inghilterra per quattordici anni durante i quali divenne profondo conoscitore della cultura e della storia europea: conosceva greco antico e latino, e le lingue moderne inglese, francese, italiano, spagnolo e tedesco; leggeva i classici in lingua originale.
Il suo programma indipendentista era articolato in 4 punti:
1. risvegliare l’India all’idea dell’indipendenza;
2. suscitare uno stato permanente di rivolta;
3. trasformare le rivendicazioni blandamente riformiste del Partito del
Congresso in un movimento per la totale indipendenza;
4. preparare l’insurrezione armata.
Nel 1906 è Rettore della prima Università nazionalista e leader del Partito Nazionalista del Bengala. Nel 1907 viene arrestato, è “l’uomo più pericoloso col quale abbiamo a che fare”, rilasciato perchè “i fatti non sussistono”.
Arrestato ancora nel 1908, è tenuto in carcere per un anno fino al processo che lo vedrà assolto. In questo frattempo gli inglesi hanno hanno compiuto il loro programma di esecuzioni e di deportazioni di massa.
Per evitare un altro arresto, nel 1910 raggiunge Pondicherry, enclave dei francesi in India, dove resterà per il resto della sua vita, scrivendo e mantenendo contatti epistolari con decine di corrispondenti (una parte delle sue lettere hanno riempito 6 volumi).
Muore a 78 anni lasciando una mole immensa di scritture, parte delle quali si trovano tradotte in italiano in pubblicazioni anche recenti.
Lasciò scritto tra le tante cose:
Tutto il mondo aspira alla libertà e tuttavia ciascuna creatura è innamorata delle proprie catene. Tale è il primo paradosso e il velo inestricabile della nostra natura.

 

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>