Gli OCCHIALI di PIERO

Gramsci5CITAZIONE DELLA SERA
Penso che anche gli altri hanno pensato (non tutti ma almeno qualcuno) di non lasciarsi soverchiare e invece, senza accorgersene neppure, tanto il processo è lento e molecolare, si trovano oggi cambiati e non lo sanno, non possono giudicarlo, perchè essi sono completamente cambiati. (Antonio Gramsci)

LETTAMENTE MUORE

Lettamente muore
chi diventa schiavo dell’ambizione,
ripetendo ogni giorno gli stessi discorsi,
chi non cambia marcia,
chi non rischia del suo ma di quello degli altri,
chi non guarda a chi non conosce.
Lettamente muore
chi parla alla televisione,
chi evita la discussione,
chi concede cittadinanza ai morti
e la nega ai sopravvissuti,
o non risponde quando si chiede degli F35.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
e chiediamoci quanta pazienza
dovremo ancora avere
prima di parlare di felicità.

Vittorio PorcileVITTORIO PORCILE
Il 15 novembre 1815 (altri dicono il 5) muore a Carloforte, dov’era nato, Vittorio Porcile, Maggiore Generale (vale Ammiraglio) della Marina Sarda.
Nato nel 1756, innovatore della Marina Sarda, vincitore di innumerevoli scontri contro i pirati barbareschi, sconfisse a La Maddalena la flotta francese il 22 febbraio 1793, primo sardo ad avere raggiunto il suo grado.
Purtroppo fu anche partecipe della repressione dei moti del 1802 nel Nord della Sardegna, animati contro i Savoia dal parroco di Torralba Francesco Sanna Corda e dal notaio cagliaritano Francesco Cilocco (vedi “Per una storia segreta della Sardegna fra Settecento e Ottocento, di F. Francioni).
Non servì tutto ciò ad evitare a Vittorio Porcile la sconfitta dai tanti mediocri del regno, per cui si ritirò a morire, quasi in disgrazia, a soli 59 anni, nell’isola natìa.
Cagliari gli ha dedicato una via di fronte al porto, quartiere Sa Marina.

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