Gli OCCHIALI di PIERO su…
CITAZIONE DELLA SERA Non occorre essere ebreo per essere antinazista. Basta essere un normale essere umano con un briciolo di dignità. (Charlie Chaplin)
18 BRUMAIO
Il 9 novembre 1799 un certo Napoleone Bonaparte ecc. ecc. …
9 NOVEMBRE IN GERMANIA
Quest’oggi in Germania è “il giorno del destino”. Infatti:
1848 Fallisce la rivoluzione popolare negli Stati tedeschi.
1918 Guglielmo II abdica e la Germania diventa repubblica.
1923 Fallisce il tentato colpo di Stato di Hitler.
1938 Notte dei cristalli: si scatena la furia nazista contro gli ebrei.
1989 Crolla il Muro di Berlino.
5 anni fa moriva MIRIAM MAKEBA. Era nata a Johannesburg il 4 marzo 1932. Si battè contro l’apartheid e per 30 anni fu esiliata dal governo di Pretoria. Grazie ad Harry Belafonte si recò in America, ma gli Stati Uniti non gradirono il suo matrimonio con un leader della protesta afro-americana, Carmichael Stokely, e fu costretta ad andarsene in Guinea, da dove fu delegata presso le Nazioni Unite. Dopo vari trasferimenti finalmente tornò in Sudafrica invitata da Nelson Mandela. Ha avuto diversi premi per il suo impegno a favore della pace mondiale.
E’ morta a Castel Volturno, provincia di Caserta, per un attacco cardiaco, la sera del suo concerto in memoria di sei immigrati africani uccisi mesi prima dalla Camorra.
RAPPORTI ISRAELE-PALESTINA
Due giovani palestinesi sono stati uccisi ieri dai soldati israeliani.
Un ragazzo di vent’anni ha sparato un razzo di segnalazione vicino al posto di blocco di Zaatara a Nablus ed è stato falciato dal fuoco dei soldati.
Un altro di 23 anni, intorno a mezzanotte, al posto di blocco di Wadi Nar, vicino a Betlemme. Era in auto col fratello, i soldati hanno aperto lo sportello, lui ha cercato di scendere, gli hanno sparato. Il fratello è stato arrestato. Secondo i militari l’ucciso voleva aggredirli con un coltello.
Nei Territori, da luglio a oggi, palestinesi uccisi 15, soldati israeliani 3.
SCACCHI: TRE GRANDI
GYULA BREYER, FRANK MARSHALL, MICHAIL TAL. (segue)
GYULA BREYER. Muore a Bratislava, in Slovacchia, il 9 novembre 1921, per un attacco cardiaco l’ungherese Gyula Breyer. Nato a Budapest il 30 aprile 1893, nonostante la morte prematura ha segnato la storia moderna degli scacchi, nel gioco (vinse il torneo di berlino del 1920) e nella teoria. Due varianti importanti (gambetto di Re e partita Spagnola) hanno il suo nome.
Nella letteratura scacchistica occidentale viene chiamato Jules.
FRANK MARSHALL. Muore a Jersey City il 9 novembre 1944 (di lui abbiamo già parlato il 10 agosto, vedi Aladin pensiero). Autore di memorabili partite in torneo: leggendaria la partita di Breslavia 1912, nella quale offrì la Donna in sacrificio a Levitsky, che comprese di aver perso la partita. Tuttavia non era forte nei match individuali: “il sinistro compito di logorare l’avversario non mi è mai piaciuto”.
Al Horowitz scrisse in proposito: “In torneo potete perdere malamente un giorno, ma quello seguente avrete un altro avversario di fronte (…) In un match il tizio che vi ha battuto ieri è ancora davanti a voi oggi (…) gli effetti di una disfatta sono quindi cumulativi…”
MICHAIL TAL. Nasce a Riga il 9 novembre 1936. Nel 1960, a soli 24 anni diventa campione del mondo battendo Botvinnik. Maestro del gioco combinativo, artista della complicazione, uno dei due al mondo che ha superato Fischer, del quale era molto amico, nel bilancio complessivo.
Purtroppo non godeva di buona salute, spesso in ospedale anche durante i tornei: addirittura ricoverato durante un torneo chiese di proseguire stando a letto in ospedale, non fu accontentato.
Il Mago di Riga morì a Mosca il 28 giugno 1992.
LICENZA DI UXORICIDIO. ISTRUZIONI PER L’USO
(ovvero: Come uccidere vostra moglie e farla franca)
Si procede in questo modo (seguire attentamente la procedura):
- si parte con una serie di litigi fino a una lite bella forte;
- al culmine dell’alterco si procede all’uccisione; usare oggetti domestici
(escludono la premeditazione);
- si passa all’occultamento del cadavere (utile perchè non c’è omicidio
finchè non si rinviene il corpo);
- si lascia trascorrere un certo numero d’anni, una ventina;
- si confida a un consigliere spirituale il reato, così che possa riferire
confidenzialmente a un terzo, il quale ci denuncerà:
- si confessa il delitto al giudice, evidenziando pentimento e che fu d’impeto
e il rimorso provato in tutti questi anni.
Anche se il Pubblico Ministero fa il suo lavoro e chiede 16 anni di carcere, il giudice riscontra circostanze che giustificavano, che non ci sono aggravanti, che tanto tempo è passato… e sarete liberi!!
Non ci credete? E’ successo in Italia, la patria del diritto.
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