Gli OCCHIALI di Piero su: Luigi Einaudi, Alessandro Galante Garrone, Giaime Pintor, il piano Sulcis…

CITAZIONE DELLA SERA
La frase d’amore più vera, l’unica, è: hai mangiato? (Elsa Morante).
GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413PADRI DELLA REPUBBLICA e altro

LUIGI EINAUDI. Il 30 ottobre 1961 muore a Roma Luigi Einaudi, secondo Presidente della Repubblica Italiana, fu prima Ministro delle Finanze e Governatore della Banca d’Italia. Nato a Carrù, provincia di Cuneo, il 24 marzo 1874, laureato in giurisprudenza, docente di economia.
Senatore del regno nel 1919, firma il Manifesto degli intelletuali antifascisti di Benedetto Croce. Esule in Svizzera. Deputato all’Assemblea Costituente nel 1946, nel 1948 Senatore di diritto. Da Ministro diminuì la tassazione interna e i dazi doganali, premesse allo sviluppo degli anni ’50 e ’60.

ALESSANDRO GALANTE GARRONE. Il 30 ottobre 2003 muore a Torino Alessandro Galante Garrone, storico, scrittore, magistrato, partigiano.
Nato a Vercelli il 1° ottobre 1909, studente a Torino nel 1928 partecipa alle proteste contro la persecuzione fascista del professor Francesco Ruffini.
Magistrato, aderisce a “Giustizia e Libertà” e nel 1942 al Partito d’Azione.
Nel 1943 è partigiano, ispettore dei gruppi Giustizia e Libertà piemontesi.
Lasciata la magistratura nel 1963, insegna, a Torino e a Cagliari, Storia moderna, contemporanea e del Risorgimento.
Di lui scrisse Paolo Sylos Labini: “Salvemini fu accusato di essere ‘un moralista’, la stessa critica è stata fatta ad Alessandro Galante Garrone.
Nel linguaggio dei critici si sottintende: è tanto bravo come persona, ma non capisce nulla di politica. Galante Garrone ha sempre rifiutato questa posizione”. E così scrisse Fabio Galluccio come saluto funebre:
“La sua morte ci rattrista non solo perchè scompare uno dei ‘Maggiori’, dei punti di riferimento, dei baluardi della democrazia che non tacevano mai di fronte all’inverosimile cui oggi dobbiamo assistere, ma perchè ci sentiamo più soli a combattere per i valori in cui crediamo: pari opportunità, lotta ai monopoli e agli oligopoli, partecipazione, laicità dello Stato, uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Nella città e nello Stato in cui la democrazia non è solo formale, non si concretizza nel rito dell’urna, è attiva partecipazione (…) dove vive l’etica e l’intransigenza di ognuno di noi di essere al servizio della comunità e non per fini personali o clientelari.”

Non sembra, in questi tempi in cui la loro “figlia” si comporta come sapete, di sentire questi “padri” rivoltarsi nella tomba?

giaime_pintor-fto piccGIAIME PINTOR
Sardo nato a Roma il 30 ottobre 1919.
Giornalista, scrittore, laureato in leggi, ma tutto dedito alla letteratura.
Collabora con la casa editrice Einaudi. Traduce Rilke, von Kleist, von Hofmannsthal. Antifascista e comunista, si impegna dopo l’8 settembre nella lotta partigiana contro tedeschi e fascisti. Si arruola con gli inglesi e mentre guida un piccolo gruppo di volontari a ricongiungersi coi partigiani del Lazio muore il 1° dicembre 1943su una mina tedesca.
Due giorni prima aveva scritto una lettera-testamento al fratello Luigi, che da allora in poi si impegnerà nella lotta partigiana e resterà comunista per tutta la vita.
Le opere di Giaime, tranne gli articoli su giornali e riviste, sono tutte pubblicate postume.

PIANO SULCIS
Così un anno fa vennero i ministri del governo Monti e dissero di aver sbloccato i fondi per salvare il Sulcis. E si disse 38 milioni, anzi, meglio! 350 milioni, già pronti. E a dicembre il brillante ministro di Monti Fabrizio Barca dichiarò che il piano Sulcis era già operativo. E a gennaio 2013 si disse che il piano andava avanti, che procedeva nei tempi previsti.
E a febbraio Barca, e Cappellacci a latere, si dichiararono soddisfatti per come alcune azioni erano già avviate dalla parte pubblica. E ad agosto era pronta la prima fase… ma a ottobre i soldi non sono ancora arrivati e oggi 30 ottobre un disoccupato di Perdaxius, piccolo comune del Sulcis, si è messo una corda al collo e ha minacciato di impiccarsi appeso al palazzo della Regione.
Piano Sulcis… più piano di così si muore.
Forse bisogna usare quella corda per qualche altro collo?
Piero Marcialis. Leggo adesso di qualche consigliere regionale residente a Cagliari che ha preso residenza a 35 chilometri di distanza, pur vivendo sempre a Cagliari, per avere la diaria di 1.000 (mille) euro al mese. Se questo fosse vero… la denuncia è poco. A sapere i nomi qualcosa si potrebbe fare. Invece tutto tace e magari quelli saranno di nuovo candidati, tanto… la questione morale mica esiste…

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>