Gli OCCHIALI di PIERO su SEELENBINDER, MUNARI… gli SCACCHI in CINA
CITAZIONE DELLA SERA
Cercai di salvare il vecchio secchio poichè
la corda di bambù era logora e stava per rompersi.
E poi tutt’a un tratto il fondo si staccò e cadde.
Niente più acqua nel secchio!
Niente più luna nell’acqua!
(Storia zen)
WERNER SEELENBINDER
Il 24 ottobre 1944 nel lager di Brandeburg si procede all’esecuzione di un gruppo di detenuti. Sono tutti malridotti, uno solo ha ancora una notevole prestanza fisica. E’ lui che grida agli altri prigionieri: “compagni, resistete! A morte Hitler! Salutateci l’Armata Rossa!”
Non è un ebreo, non è un polacco, non è uno zingaro… E’ un tedesco.
E’ Werner Seelenbinder, comunista, campione internazionale di lotta greco-romana, nato a Stettino il 2 agosto 1904, 2 medaglie di bronzo in Europa e 6 medaglie d’oro in Germania.
(segue)
Ricevendo la medaglia d’oro non ha salutato Hitler, non ha salutato con la mano tesa, ha tenuto le mani dietro la schiena, non ha cantato l’inno nazista. Viene incarcerato il 4 novembre del 1942, torturato, da un lager all’altro. L’atleta Charlotte Eisenblatter, comunista e femminista, sua moglie, anche lei arrestata nel 1942 (vedi Aladin pensiero, 25 agosto) è morta in agosto, torturata e uccisa nel carcere di Berlino.
Werner dal carcere scrisse a suo padre: “spero di essermi conquistato un posto in qualche cuore”.
A lui è intitolato uno stadio, il suo volto figurò in un francobollo della DDR.
BRUNO MUNARI
Il 24 ottobre 1907 nasce a Milano Bruno Munari.
“La sua multiforme e intensa attività, le dichiarazioni programmatiche, a volte contraddittorie, i suoi libri, l’influenza che ha avuto rra artisti più giovani, ma soprattutto – su un piano orizzontale – sulle forme di insegnamento negli istituti d’arte o nelle scuole per l’infanzia, non possono racchiudersi in un’unica definizione, in un’attività predominante o in un periodo storico”.
Così parla di Munari lo scrittore sardo Aldo Tanchis, che su Munari ha pubblicato due libri, uno degli studiosi più attenti dell’opera dell’artista. Premesso questo, che Munari sfugge ad ogni catalogazione, usiamo comunque le formule consuete per parlare di lui.
Artista e designer, “protagonista dell’arte grafica del XX secolo”, ultimo futurista, che con leggerezza si distacca dal futurismo, autore di libri per l’infanzia, fondatore del Movimento Arte Concreta (MAC), inventore delle “macchine inutili”, della pittura proiettata, delle forchette parlanti, delle sculture da viaggio, dei fossili del 2000, ecc. ecc.
La sua creatività, assolutamente originale, non si arresta fino all’età di 91 anni, quando muore, il 30 settembre 1998, a Milano.
“Quando qualcuno dice: questo lo so fare anch’io, vuol dire che lo sa rifare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima”.
Gli scacchi in Cina sono una faccenda terribilmente seria.
Pensate che, per regolamento, un giocatore perde la partita se si presenta in ritardo anche solo di pochi secondi dopo l’avvio degli orologi.
Con regole simili qualche campione del passato non sarebbe mai arrivato a disputare e vincere il campionato del mondo.
I due più forti scacchisti cinesi sono attualmente Wuang Yue e Ding Liren.WUANG YUE
E’ nato a Taiyuan il 31 marzo 1987, primo in Cina e 14° al mondo nella classifica Elo. Campione del mondo under-12 nel ’99. Medaglia d’oro individuale alle olimpiadi di Torino 2006. Vincitore ad Hastings nel 2012.
Soprannominato “la muraglia cinese”, dopo che nel 2008 ha giocato imbattuto 85 partite consecutive (il record assoluto è del campione del mondo 1960 Michail Tal, con 93 partite).
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