Gli OCCHIALI di PIERO
ADDIO MONTI
Addio Monti, sorgente dalla Bocconi ed elevato al Chigi, cima ineguale, noto a chi è cresciuto tra i soldi, impressi nelle banconote, non meno che lo sia l’aspetto dei tuoi ministeriali; contanti, dei quali si sente lo scroscio, come un suono di tanti domestici, ville e villette esenti dall’Ici sul pendio, branchi di pecore pasciute, addio! Quanto è tristo il tuo passo ora che ti allontani. Ora tu vai, tratto dalla speranza di fare altrove fortuna, disabellisci i sogni di ricchezza, tu meravigliato di esserti potuto risolvere, e torneresti indietro, se non pensassi che, un giorno, tornerai dovizioso. Addio!
CITAZIONE DELLA SERA
Un istinto di morte inontrollabile si è impadronito da tempo della scuola italiana e imperversa con sinistra disinvoltura sulle sue ultime spoglie. Letteralmente sommersa dal calunnioso discredito che mondo politico e mass-media le hanno gettato addosso, il suo stato è ormai terminale e sono assai deboli le speranze di poterla in qualche modo rianimare.
(Anonimo, 1975).
CHOPIN. Il 17 ottobre 1849 a Parigi, alle due del mattino, muore Chopin, il poeta del pianoforte.
Aveva soltanto 39 anni. Era nato in Polonia il 22 febbraio 1819, padre francese, madre polacca, entrambi musicisti. Malato fin da piccolo, pare di tubercolosi, alto 1 metro e 70 pesava 45 chili. La salute fu forse ostacolo al suo matrimonio con la contessa Maria Wodzinska, e pure al proseguimento della sua tempestosa relazione, durata due anni, con la scrittrice George Sand. Ha scritto un numero sterminato (oltre duecento) di composizioni, tutte per pianoforte, tra mazurche, studi, preludi, notturni, valzer, polacche, ballate, sonate…
Personalmente sono affezionato al Notturno n.20, che ho utlizzato in teatro a commento di un brano teatrale di Pier Paolo Pasolini.
IL BLUFF DELLA STABILITA’
Stabile, stabilità, è la parola d’ordine dell’epoca alfanolettica.
Sul tavolo fumoso della politica cala il Trise, tris di tasse in una sola, mentre si annunciano aumenti in busta paga.
Chi sa fare i conti dice che chi lavora (non sono molti, eh?) avrà circa 14 euro in più al mese, mentre la nuova imposta porterà via oltre 30 euro al mese per famiglia (anche quella senza lavoro e senza casa propria).
E’ solo un euro al giorno per famiglia…
Stretta è la foglia, larga è l’intesa,
vedi se hai soldi per fare la spesa.
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