Cagliari candidata capitale europea della cultura 2019. La documentazione in rete

Dopo le presentazioni della “precandidatura” di oggi (la mattina al forum dell’associazionismo e il pomeriggio ai partner istituzionali), l’Assessorato comunale alla Cultura ha pubblicato in rete tutti i materiali.
CA CAP 2019cacapeucult-300x210
Ecco i riferimenti per visionare e scaricare i documenti
- candidatura, Formato: PDF – Dimensione: 3,1 MB
- presentazione progetto, Formato: PDF – Dimensione: 598,8 KB
- programma eventi, Formato: PDF – Dimensione: 356,4 KB

IL LINK DEI MATERIALI SUL SITO WEB DEL COMUNE DI CAGLIARI (Documenti allegati): http://www.ufficiostampacagliari.it/news.php?pagina=10041
lampadadialadmicromicro133Gli approfondimenti in Aladinews

2 Responses to Cagliari candidata capitale europea della cultura 2019. La documentazione in rete

  1. admin scrive:

    Da La Nuova Sardegna mercoledì 16 ottobre 2013
    Si parte con “Eucho”, la casa degli artisti.
    Cinquanta tra istituzioni e associazioni pronte a sostenere il progetto del Comune che coinvolgerà anche il resto dell’isola

    LA SFIDA» CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA

    di Stefano Ambu
    CAGLIARI La carica dei cinquanta per spingere Cagliari sul tetto culturale d’Europa. Ci sono Regione, Provincia, Anci e un’infinità di comuni soprattutto area vasta e Sulcis. Ma ci sno anche i sindacati, Cgil, Cisl e Uil, il parco di Molentargius, Autorità portuale. E le imprese grandi e piccole con Confindustria, Camera di Commercio, Confcommercio, Confesercenti. E poi Fondazione Banco di Sardegna, forse il primo partner che ci ha creduto davvero, cooperative e associazioni del settore artigianato. Sino agli immancabili alleati del mondo della cultura, della ricerca e dello spettacolo, dall’Universitá all’Ente Lirico sino al Crs4. C’è anche la benedizione della Diocesi. Ma le “iscrizioni” non sono ancora chiuse. Anzi c’è tutto un mondo che si può ancora costruire. Ieri, alla presentazione al “ridotto” del Teatro Massimo della precandidatura del capoluogo della Sardegna per la sfida della Capitale europea della cultura 2019 c’erano tutti o quasi tutti. Segno che la voglia di partire e giocarsela tutti insieme c’è. «È lo snodo di un processo molto profondo – ha detto l’assessore alla Cultura Enrica Puggioni dal palco del Teatro (c’erano anche i colleghi del turismo e dell’urbanistica Barbara Argiolas e Paolo Frau- che coinvolge anche turismo, attività produttive, lavori pubblici, urbanistica. E che unisce un territorio che si sta unendo sotto un unico progetto». Da Cagliari al Sulcis cercando di abbracciare comunque tutta la Sardegna. Il Comune ha presentato i dossier al Ministero dei beni culturali lo scorso 20 settembre e parteciperà al “campionato” insieme ad altre ventuno città italiane. Alcune con testimonial, sponsor e organizzazione da grandi squadre. Tipo Perugia, sostenuta da Renzo Arbore o Bergamo, spinta da Ermanno Olmi. Gli obiettivi indicati nel progetto: trasformazione di Cagliari in un laboratorio di sperimentazione tra arte, scienza e tecnologia, innalzamento della qualità artistica e culturale, aumento dei collegamenti, sempre culturali, tra Cagliari ed Europa. Il logo c’è già ed è stato esposto all’esterno del municipio anche durante la visita del Papa: una grande C (che sta per Cagliari, cultura e capitale) da cui parte un filo rosso che termina sulla scritta Sardegna. Una delle prime iniziative presentate questo pomeriggio è l’Eucho, lo European culture home: prevede la partecipazione di cento artisti che saranno i protagonisti di un’area espositiva permanente in cui potranno da subito mostrare i loro lavori. Cagliari ospiterà anche alcune esperienze di nuovo teatro europeo: per ogni anno, dal 2015, si prevede l’approdo di almeno cinque istituzioni europee di produzione contemporanea. Tre arriveranno già dal 2014. Ci sarà anche un festival della storia e della letteratura. Gli appuntamenti coinvolgeranno non solo Cagliari, ma tanti altri comuni compresi i complessi ex minerari del Sulcis. Immagine, ma anche possibilità. Le chiede Cgil, ad esempio. «La candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura rappresenta una grande opportunità – ha detto il segretario della Camera del Lavoro Cgil Carmelo Farci – per il rinnovamento generale della città e per la creazione di nuove e qualificate occasioni di lavoro».

  2. Aladin scrive:

    Da L’Unione Sarda di mercoledì 16 ottobre 2013
    CAPITALE EUROPEA. Presentato ieri il programma per l’ambiziosa candidatura
    Cultura, Cagliari lancia la sfida
    Arti varie e antichi mestieri le carte vincenti della città

    La vera sfida per la costruzione di un’altra Cagliari è cominciata. Una città più moderna e orientata alla cultura: è questa l’idea che ha in testa il Comune per la candidatura di Cagliari a capitale europea della cultura per il 2019. Una città affacciata sul mare, dove il porto diventa la porta della cultura e dei servizi. Non avrà un testimonial di eccezione nel suo percorso, come Ermanno Olmi a Bergamo o Renzo Arbore a Matera, né potrà contare sulla fama planetaria di cui gode una città come Venezia. Ma da qui al 2015, quando una commissione restringerà a 6 le candidate (su una rosa di aspiranti che sulla linea di partenza ne vede 21), il “comitato degli enti” lavorerà senza sosta per realizzare un programma capace di coprire in lungo e largo l’intera regione.
    CANTIERE APERTO Il “cantiere Cagliari”, quindi, è già aperto, perché la trasformazione, che sarà radicale, richiede un enorme, impegnativo lavoro. Non a caso, questo progetto, al quale hanno già aderito oltre 50 enti (tra i quali Regione, Università, Comuni dell’Area vasta, sindacati, Crs4, associazioni di categoria) poggia anche su piani di riqualificazione di aree periferiche già avviati, come per esempio Sant’Elia. Mentre altri nuovi verranno inaugurati nei prossimi anni.
    LA TRASFORMAZIONE Il programma di “Cagliari 2019”, presentato ieri al teatro Massimo, è ricco di appuntamenti che spazieranno dall’arte alla letteratura, dalla musica alla danza, dal cinema alla fotografia, dal teatro agli antichi mestieri. Il tutto per dare vita a una nuova immagine della città che «senza tradire la sua identità mediterranea, prova oggi a inventarsi nuovi percorsi da affiancare a quelli più tradizionali», ha spiegato Renato Quaglia direttore artistico del progetto. «Un aspetto fondamentale», ha detto l’assessore alla Cultura, Enrica Puggioni, «è che la trasformazione della città prescinde dal riconoscimento finale. Il cambiamento, infatti, sarà portato avanti in ogni caso». Cagliari gioca, quindi, la carta della cultura, grazie alla quale cerca anche di liberarsi dell’immagine estremamente riduttiva di città votata al turismo solo due mesi all’anno, condizionata, frenata nelle sue aspirazioni di sviluppo da questioni irrisolte, come quelle di Tuvixeddu o dell’Anfiteatro, o non pienamente valorizzate, come il parco di Molentargius.
    RESIDENZE PER ARTISTI Il punto centrale del progetto è rappresentato dagli “Eucho” (european culture home), ovvero residenze per artisti, artigiani, urbanisti, scienziati, musicisti, attori, allestite tra il 2014 e il 2019, nei diversi quartieri della città. Luoghi di sperimentazione culturale che tra sei anni saranno aperti al pubblico e metteranno in mostra tutti i progetti realizzati. Ci saranno, quindi, festival letterari, Fiere d’arte, spettacoli, concerti, film; verranno presentati libri, racconti, progetti tecnologici e artigianali. Poi “Art-air” e “Art-bus”, la promozione degli eventi sugli aerei di linea che collegano l’aeroporto di Elmas con gli scali europei e sugli autobus.
    I VANTAGGI La sfida, inutile negarlo, è anche sul piano economico. La città che sarà designata, otterrà 1,5 milioni di euro dall’Ue. Ma i vantaggi che Cagliari ricaverebbe se ottenesse la candidatura sarebbero ben più significativi. Il primo sì al progetto arriva dalla Cgil. Secondo Carmelo Farci, «è una opportunità per la creazione di nuove occasioni di lavoro».
    Mauro Madeddu

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>