Le cucine dell’istituto Azuni. I ragazzi dell’Azuni, cuochi senza fuochi.
foto Dietrich Steinmetz
LA VERA PRIORITA’
di Aladin
Vogliamo correlare la notizia sul disastro della nostra scuola, specie di quella sarda, risultante dal rapporto Ocse e data con grande enfasi da tutti i media, con la notizia che l’istituto alberghiero Azuni di Cagliari è privo delle cucine, laboratorio indispensabile per la formazione professionale degli allievi dei relativi corsi. La buona notizia e che gli allievi e i loro docenti si sono incazzati e hanno portato la loro protesta in piazza, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e costringere quanti ne hanno la competenza ad intervenire per acquistare le cucine e mettere fine a questa brutta vicenda. Dalle notizie apparse sulla stampa di questi giorni (che abbiamo raccolte alcune in altro blog) sembra che la vertenza abbia un esito positivo a breve. Ma non c’è certo da fidarsi, considerato il tempo trascorso. Quanto vogliamo sottolineare è il fatto che il problema dell’Azuni sia stato avvolto dalla indifferenza di quanti al di là dei ragazzi, dei loro insegnanti e delle loro famiglie avrebbero dovuto intervenire. Ci riferiamo in particolare al mondo dell’economia e delle imprese e, quindi, delle diverse organizzazioni che lo rappresentano (la Camera di Commercio, in primis, le Associazioni di categoria, l’associazionismo professionale). Ma come, ci si lamenta sempre della insufficiente preparazione professionale dei nostri giovani rispetto alle esigenze dell’economia, del mercato e così via e poi sul concreto non si muove un dito perchè si intervenga nelle criticità. La formazione professionale senza i necessari laboratori (nel nostro caso le cucine) e gli altri strumenti pratici per renderla efficace non serve a nessuno. I ragazzi e i docenti dell’Azuni lo hanno detto in modo chiaro e noi li sosteniamo con convinzione. Ecco, per tornare alla correlazione da cui abbiamo iniziato: se si vuole affrontare con determinazione ed efficacia il problema della disastrosa situazione della nostra scuole e dell’università, partiamo dalle condizioni materiali e ascoltiamo i nostri giovani e le loro famiglie più che gli accademici e i politici. La scuola e la formazione devono essere la priorità in Italia e in Sardegna!
Lascia un Commento