Addio a Chicco Corti

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Tristezza e commozione per la morte del prof. Ing. Enrico Alfonso Corti, conosciuto nella grande cerchia di amici come Chicco. Esimio professore ordinario di ingegneria e architettura, coltissimo e finissimo intellettuale di levatura europea, nonché affermato professionista come progettista della pianificazione territoriale, era persona che sapeva porsi in ascolto di qualsiasi interlocutore, anche il più umile, in modo rispettoso e attento. Maestro di tante generazioni di studenti e di operatori della Pubblica amministrazione, sempre disponibile nei confronti dei ceti popolari (lo ricordiamo attivissimo negli anni 70-80 nei movimenti di lotta dei quartieri della città), mettendo a disposizione le sue competenze ed esperienze. Non era nato in Sardegna, bensì in Lombardia, a Travedona – Monate (VA), il 2 gennaio 1938 (aveva pertanto appena compiuto 87 anni), ma vi ha trascorso massima parte della sua vita: a Sassari e soprattutto a Cagliari. Enrico Corti è sicuramente da iscrivere tra i grandi intellettuali sardi e tra gli illustri cittadini cagliaritani.
Così lo salutano i suoi amici: “Ciao Chicco, grazie per quanto hai saputo donarci della tua scienza ed esperienza e, soprattutto la tua amicizia. Ti ricorderemo sempre”.

I funerali si svolgeranno domenica mattina, alle ore 10,30, al cimitero di San Michele.

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Il prof. Enrico Corti, premiato il 13 dicembre 2019 nella prima edizione del riconoscimento “Maestri dell’Urbanistica in Sardegna”, promosso dall’Istituto Nazionale di Urbanistica – Sez. Sardegna. “La circostanza ci consente di affermare in modo formale quello che da sempre pensiamo di Enrico Corti, come urbanista profondamente legato alla cultura sarda e però portatore di un pensiero di valore europeo. Il premio è anche un gesto di affetto e di stima di noi urbanisti sardi verso Enrico, una figura per certi versi unica della nostra comunità accademica e professionale: un punto di riferimento sul piano disciplinare, ma anche un amico caro, un uomo affettuoso, sempre disposto al confronto e all’indicazione di una soluzione o di un pensiero più avanti di quello di tanti di noi, che gli riconosciamo da sempre profondità di visione del territorio e della cultura territoriale. Per noi, anche prima di questo importante riconoscimento dell’INU Sardegna, Enrico Corti, sia nelle aule dell’Università che nella vita professionale, è sempre stato Un Maestro” (Gianni Mura).
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Il ricordo dell’amico prof. Stefano De Montis (su fb, pagina del prof. Giovanni Maria Campus)

Mi dispiace molto. Mi permetto di ricordarlo. Abbiamo fatto insieme un percorso comune dalla quarta ginnasio alla terza Liceo, Liceo classico D.A. Azuni a Sassari, in alcuni periodi anche compagni di banco. Ci siamo iscritti ancora insieme in Ingegneria a Cagliari nell’a.a. 1956-57, a 18 anni appena compiuti, appena ultimato il Liceo. Abbiamo fatto tutti gli esami del biennio di Ingegneria sempre insieme, con la stessa cadenza puntuale e positiva: siamo gli unici due ad avere concluso in due anni quel biennio, tra 92 iscritti allora ad Ingegneria, Matematica, Fisica e Chimica, con un solo esame biennale di ‘Disegno’ sostenuto all’Istituto di Disegno in via Università, dove anche allora c’era la sede centrale dell’Università, direttore Salvatore Rattu. Tutti gli altri esami sono stati frequentati e sostenuti nel Palazzo delle Scienze, in alto dopo l’ospedale civile di Cagliari. Ci siamo iscritti insieme nell’ottobre 1958 al Triennio di piazza d’Armi, corso di laurea in Ingegneria Civile Edile, entrambi allievi del prof. di maggiore riferimento allora Enrico Mandolesi, docente di Composizione Architettonica nel 4° anni e di Architettura II nel 5° anno. Nella a.a. 1960-61 abbiamo, sempre insieme, optato per il nuovo 5° anno di specializzazione di Architettura: eravamo in tutto cinque studenti, dei quali noi due. Ci siamo laureati, sempre insieme nello stesso giorno, nell’a.a. conclusivo. Un corso complessivo di laurea Sperimentale ‘chiuso’, molto duro, con numerosi docenti in transito a Cagliari provenienti dal Politecnico di Milano e Torino. Un quinto anno inventato da Mandolesi, presente anche Michele Valori (fratello di Bice), architetto, docente di Urbanistica II. Enrico Corti è rimasto a Cagliari, all’interno della facoltà cooptato dal professore Mandolesi, nostro relatore alla tesi di laurea, per entrambi in Architettura. Ha insegnato da subito la materia di cui era titolare il prof. Mandolesi, ‘Composizione Architettonica’, prima ad Ingegneria Civile Edile, Sezione Architettura, e successivamente nel nuovo corso di Laurea di Architettura. Ha concluso la sua percorrenza accademica da professore ordinario, nell’ottobre 1970, a 72 anni. Io ho percorso una carriera parallela ugualmente fortunata a Sassari, dove sono ritornato subito dopo la laurea, in UNISS, ad Agraria, professore ordinario di ‘Costruzioni e Territorio’. Anch’io, nato nel 1938, ho concluso la mia carriera accademica nel 1970. Aggiungo che al Liceo Enrico (per noi Chico) Corti è stati un bravissimo atleta, vincitore degli 80 metri ostacoli, che allora si svolgevano a livello provinciale, finalista a Roma nel concentramento Nazionale. Io ho preferito il calcio, lo sport ci ha un po’ separati. Lo distingueva la sua eleganza colta e raffinata, la gentilezza, il suo modo un po’ onirico e ‘superiore’ di considerare la vita in generale. Un po’ idealista e distaccato, ha lasciato una impronta inconfondibile della nostra impostazione classica e umanistica iniziale, vissuta insieme già al Liceo (italiano, latino e greco, e soprattutto studiare e ‘pedalare’) ed anche all’università con un forte ‘taglio’ architettonico: ci sentivamo di rado, ma erano sempre attestazioni reciproche di stima e di vero grande affetto. Straordinario il suo rapporto con gli studenti. La nostra classe del Liceo su ventidue frequentanti ha espresso ben dieci professori universitari, sette ordinari e tre associati, noi due ad Ingegneria, gli altri in altri corsi di laurea diversi. Di quei sette siamo rimasti dunque ormai soltanto in tre. Sono molto addolorato e dispiaciuto, e confuso perché Enrico era l’ultimo della famiglia Corti, imprenditori a Sassari: tre fratelli maschi di cui Chico era il più piccolo. Non c’è più un discendente diretto. Forse a Cagliari qualche lontano nipote della famiglia Giuliani, imprenditori trasferitisi a Cagliari già in anni Cinquanta. L’impresa edile Corti-Giuliani proveniva da Travedona, in provincia di Varese. Un forte abbraccio agli amici comuni e agli allievi che l’hanno conosciuto, apprezzato, stimato, amato. Con il professore Enrico Corti tutta la Sardegna perde qualcosa, non poco anche Sassari. Mi scuso se mi sono dilungato, ma ho ritenuto di doverlo fare: eravamo come fratelli, a Cagliari nel biennio ci chiamavano ‘i due gemelli di Sassari’. Non abbiamo mai perso un colpo, due macchine negli esami! Riposa in pace Chico. Il cammino sia lieve e breve!
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