Oggi martedì 7 gennaio 2025. Le feste sono finite!

img_0420Le feste sono finite e la vicenda Todde ovviamente continua.
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Todde, Giunta e Consiglio sono nella pienezza dei poteri e deliberano legittimamente
7 Gennaio 2025
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Continua la disinformazione, oggi si dicono fake news. L’Unione sarda, ad esempio, titola in prima pagina: “Caso Todde rischio paralisi”. Poi all’interno ventila rischi sulla legge finanziaria e altro. Non è corretto, non è vero. La Todde, la Giunta e il Consiglio sono nella pienezza delle loro funzioni. Hanno quindi il potere e il […]
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Così sostiene Tonino Dessì su fb.
Postscriptum.
A perdonare, poi mi impegno a non trattare più, da domani stesso, la vicenda con troppa frequenza.
Rileggendo alcuni autorevoli pareri, i quali rilevano che la legge nazionale n. 515 è stata scritta quando non era prevista l’elezione diretta del Presidente della Regione nella modalità del simul stabunt simul cadent connessa alla speciale forma regionale di governo, mi pare di capire che essi ne facciano conseguire l’inapplicabilità della stessa legge o quantomeno della sanzione della decadenza dalla carica per la mancata presentazione in termini del rendiconto predisposto regolarmente da un mandatario individuale appositamente nominato.
A dire la verità il Collegio regionale di garanzia un aspetto di applicabilità della legge 515 al Presidente della Regione lo ha affrontato, escludendo, in quanto non espressamente previsto, che possa essere applicato al candidato Presidente il limite massimo consentito delle spese elettorali.
La decisione è stata presa a maggioranza, in una seduta precedente a quella in cui è stata adottata unanimemente l’ordinanza-ingiunzione di cui si discute tanto.
Alcuni ritengono trattarsi di una decisione che contrasta con la dichiarazione di accertamento della decadenza, in quanto quest’ultima applica integralmente il resto della legge. Questa contraddizione addirittura inficerebbe l’intera ordinanza/ingiunzione.
Epperò.
Dovremmo desumerne che i candidati alla Presidenza della Regione sono totalmente sollevati anche da ogni vincolo di rendicontazione nelle forme prescritte per la generalità degli altri candidati?
Quindi uno, o (tenendo conto della legge elettorale statutaria sarda che prevede diventi consigliere regionale anche il secondo più votato tra i candidati presidenziali) addirittura due consiglieri regionali sarebbero, a causa di quella che in ventitré anni di vigenza e di successive modifiche e integrazioni, apparirebbe una lacuna ordinamentale incolmata, beneficiari di un trattamento (innominato) fuori controllo, per di più enormemente privilegiato rispetto a tutti gli altri candidati ed eletti non presidenziali.
A me pare illogico.
Direi impensabile.
Epperò consegno quest’ultimo dubbio a chi legge e cesso così di tormentare il prossimo e me stesso.

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