San Giuseppe 3 dicembre 2024

img_0023Questa mattina il presidente della Fondazione Istituti Riuniti di Ricovero Minorile, Franco Manca, presente la direttrice amm.va Felicita Cabras, ha ricevuto una delegazione di associazioni del quartiere Stampace: la Toniolo (con il presidente Antonello Meloni, i soci Caterina Frau, Mario Meloni, Giuseppe Migheli, Franco Meloni), la Congregazione Artieri di S. Michele (con il segretario Gianni Agnesa). Molti gli argomenti oggetto della riunione, in primis la richiesta di riapertura al culto della Chiesa di San Giuseppe (di proprietà della Fondazione), le iniziative di ricupero della memoria storica del quartiere Stampace e degli altri del centro storico (Marina, Villanova, Castello), con il coinvolgimento degli abitanti attuali e di quelli del passato, attività di ricupero dei giovani in situazioni di disagio; interventi a sostegno dei soggetti per sconto di pene alternative al carcere; utilizzazione ottimale delle strutture dell’ex asilo San Giuseppe per l’assistenza ai bambini più piccoli, ospitando anche i figli dei genitori lavoratori delle Aziende operanti nel Centro Storico (es.: Università, scuole, presidi sanitari, negozi), interventi a favore degli anziani.
Di tutte le questioni si è fatto un elenco, riscontrandosi comunque una disponibilità di approfondimento per individuare le forme di collaborazione.
Particolare attenzione è stata dedicata alla riapertura al culto della Chiesa di San Giuseppe. Le notizie al riguardo sono davvero buone: il presidente ha comunicato che la Regione ha destinato un finanziamento di 100mila euro per gli interventi di manutenzione straordinaria dell’edificio e per la messa a norma al fine di garantirne la sicurezza. I soldi della Regione sono sicuri e immediatamente disponibili, e comunque sufficienti per quanto occorre per la riapertura della Chiesa al culto e ad altre finalità civili compatibili (concerti, convegnistica, riunioni). Confortanti al riguardo gli esiti dei sopralluoghi effettuati dal prof. ing. Fausto Mistretta e dell’arch. Angelo Ziranu. Ovviamente altri finanziamenti al fine di completare il risanamento dell’edificio, gli arredi, nonché la dotazione di strumentazione tecnologica e la sistemazione delle pertinenze, sarebbero auspicabili.
Il Comune di Cagliari dovrebbe fare la sua parte.
Il presidente ha infine auspicato che si recuperi per intero la storia degli interventi di assistenza e carità che hanno visto negli anni operare le Istituzioni di beneficenza, le suore di San Vincenzo e tantissimi volontari. Tra i molti beneficiari è stato ricordato il comm. Giovanni Sola (1882-1954), primo presidente degli “Istituti riuniti” che a sue spese fece erigere la Chiesa di San Giuseppe in onore del figlio Carlo, morto nel 1936, per una terribile malattia contratta a Pordenone nei primi tempi del suo servizio militare in qualità di sottotenente medico.
Quanto prima la stessa delegazione incontrerà l’Arcivescovo di Cagliari mons. Giuseppe Baturi. Non è utopistico pensare che la riapertura della chiesa potrà avvenire il 19 marzo 2025, festa di San Giuseppe. Ma, considerato quanto abbiamo aspettato finora, anche un tempo più lungo andrebbe bene a tutti.
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