La LAMPADA di ALADIN
SAREMO UN PAESE NORMALE QUANDO…
Berlusconi non sarà più nelle prime pagine dei giornali.
INTEGRAZIONE TRA I DUE ATENEI SARDI
Indispensabile la linea ferroviaria veloce Cagliari-Sassari e viceversa!
POLITICHE DEL TURISMO IN SARDEGNA. L’Istituto Alberghiero Azuni di Cagliari senza cucine! Ma la Camera di Commercio di Cagliari non può intervenire per contribuire a risolvere questo problema? La formazione dei nostri ragazzi dovrebbe essere non una ma la priorità!
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Da L’Unione Sarda di sabato 5 ottobre 2013
ALBERGHIERO. Dirigente scolastico, insegnanti e studenti uniti nella protesta La rabbia degli chef senza cucine:
proclamato lo stato di agitazione VEDI LA FOTO L’Azuni è di nuovo sul piede di guerra: «Non è più tollerabile che in un istituto alberghiero si sia costretti a svolgere l’attività senza avere le cucine». Dirigente scolastico, docenti, studenti e genitori dei ragazzi sono più che mai uniti nella protesta. Hanno proclamato lo stato di agitazione, chiesto un incontro all’assessore regionale alla Pubblica istruzione e organizzato un’assemblea che si svolgerà lunedì pomeriggio. In calendario c’è anche una manifestazione di protesta con un corteo che attraverserà molte strade della città.
CONTESTAZIONI Al piano terreno della scuola superiore in via Is Maglias, che ospita la sede centrale dell’istituto Alberghiero, nell’area che teoricamente dovrebbe ospitare le tanto attese cucine ci sono in realtà soltanto i muri e nient’altro. I laboratori nei quali gli aspiranti chef dovrebbero fare pratica esistono esclusivamente sulla carta. «Li stiamo aspettando ormai da tre anni, adesso vogliamo risposte concrete dall’assessore Milia». A farsi portavoce del malcontento ormai molto diffuso tra aule e androni è il dirigente scolastico Vincenzo Porrà.
I SINDACATI «Sembra di sentire una barzelletta», commenta con amarezza Peppino Loddo, segretario regionale della Cgil scuola. «Com’è del tutto ovvio, non può esistere un Alberghiero senza cucine e nemmeno è accettabile che l’istituto si ritrovi ancora con questo problema quando l’anno scolastico è già iniziato», attacca categorico. «Dalla Provincia mi hanno garantito che i soldi per completare i lavori ci sono, ma sono bloccati a causa del Patto di stabilità», spiega Porrà: «Vorremmo poter rientrare nel piano dei progetti edificabili, ma se perdiamo anche questo treno saremo costretti a restare senza cucine ancora a lungo. È una situazione inaccettabile».
LA SPERANZA La Provincia sembra tendere una mano. È di ieri la delibera con la quale sono stati richiesti alla Regione i finanziamenti necessari per realizzare i primi interventi negli istituti superiori di Cagliari e dell’hinterland, tra i quali ci sono anche i 238.655,39 euro che consentirebbero di allestire un laboratorio di cucina nella scuola di via Is Maglias.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO Tre anni di attese e nessun risultato. Dalla presentazione del progetto nell’anno scolastico 2009-10, l’iter burocratico e amministrativo non ha regalato le risposte attese. «Siamo andati avanti tra promesse, rinvii, accenni d’inizio lavori, correzioni di progetti, sopraggiunte difficoltà strutturali e ancora tante parole», polemizza il dirigente scolastico, «ma ora basta: non siamo più disposti ad aspettare».
LA “TOPPA” La soluzione-tampone prospettata dagli uffici di via Cadello – prevede di far spostare le terze e le quarte classi nella sede di Pula per svolgere le quattro ore settimanali di pratica previste dal piano di studio – non placa gli animi. «Vogliamo che le cucine dell’Azuni siano considerate una priorità». Porrà non ha intenzione di allentare la presa, e non l’hanno nemmeno gli studenti che già preparano gli striscioni.
Sara Marci, L’Unione Sarda 5 ottobre 2013
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