Mons. Luigi Bettazzi, operatore di Pace: a ottobre a Cagliari un incontro-dibattito.
Il presidente del Meic di Cagliari, Mario Girau, ci informa che a cura del medesimo Movimento si terrà nel mese di ottobre un Incontro-Dibattito su “Mons. Luigi Bettazzi, Vescovo del Concilio, Operatore di Pace”. Relatore principale sarà il card. Arrigo Miglio, successore di mons. Bettazzi nella sede vescovile di Ivrea e oggi Arcivescovo emerito della nostra Diocesi nonché amministratore straordinario della Diocesi di Iglesias.
Come documentazione preparatoria dell’evento – che intende inserirsi nel percorso di attuazione dell’ambizioso e giusto programma di “Cagliari Città della Pace”, che il MEIC, ha condiviso nella recente scadenza elettorale di Cagliari città metropolitana – siamo contenti di esercitare il nostro spirito collaborativo con la pubblicazione degli appunti testuali dell’omelia che padre Dionigi Spanu s.j. ha tenuto il 15 luglio scorso per la messa in suffragio di mons. Bettazzi a un anno dalla morte *. Vi terremo informati.
In ricordo di Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, ad un anno dal suo transito.
Alcune caratteristiche della sua personalità:
I – Padre conciliare e interprete autentico dei documenti del Concilio Vaticano II, in particolare: DV (Dei Verbum), SC (Sacrosanctum Concilium), GS (Gaudium et Spes).
Celebre la sua espressione: il figlio di Dio incarnandosi, si è unito, in un certo modo, ad ogni uomo (GS).
Da questa affermazione ne consegue il servizio dell’ascolto, ben espresso da un teologo evangelico, D. Bonhoeffer : “Chi non ha tempo di ascoltare il fratello, non ha tempo di ascoltare Dio”.
II – Uomo evangelico: E’ stato detto che tutte le decisioni del vescovo Bettazzi erano improntate al Vangelo: “Beati coloro che ascoltano la Parola e la mettono in pratica”. Il vescovo Luigi era assiduo alla duplice mensa della Parola e del Pane di Vita.
- Trascorreva ore a meditare la S. Scrittura e a pregare in silenzio.
- Non rinunziava mai alla quotidiana celebrazione della s. messa, anche quando era impegnato in viaggio per il mondo.
III – Uomo delle Beatitudini:
- “Beati i poveri in spirito” perché di essi è il Regno dei Dio.
Il nostro vescovo fu tra i primi firmatari del patto delle catacombe (50 Padri ) alla fine del Vaticano II. In questo documento si insisteva che la Chiesa doveva mostrarsi al Mondo come Chiesa Povera, dei poveri e per i poveri. Doveva fare propria l’opzione preferenziale per i poveri, secondo l’insegnamento di Gesù. A conclusione del Concilio, il testo del Patto delle Catacombe – senza i nomi dei 50 firmatari – venne consegnato al Papa Paolo VI e a tutti i vescovi. Nel 2013, all’inizio del Pontificato, venne consegnato anche a Papa Francesco.
- “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio”.
“Nostro Signore Gesù Cristo è la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli ( Ebrei e Pagani ) un solo popolo, abbattendo il muro di separazione, che vi era tra loro.”
Il vescovo Luigi è stato presidente di “Pax Christi” Naz e Internaz. Ha partecipato a tutte le Marce della Pace organizzate in Italia, 52.
- “Beati voi quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi, per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei Cieli.”
Il vescovo Luigi ha dovuto subire critiche dal Mondo Ecclesiale per alcune sue scelte, come La Lettera a Berlinguer e ad altri politici e ad uomini delle istituzioni. In quelle situazioni si sarà ricordato delle parole di S. Paolo ai Cristiani di Filippi: “A voi è stata concessa la grazia, non solo di credere in Cristo, ma anche di soffrire per Lui”.
Ringrazio il Signore per aver concesso alla Chiesa ed alla Società il vescovo Luigi.
Seguiamo il suo esempio ed invochiamo la sua intercessione per noi qui presenti, per la Chiesa e per la pace del Mondo.
P. Dionigi Spanu
——————————————————————-
* Ringraziamenti a Olga Spiga, che ha curato la trascrizione del testo.
Lascia un Commento