Grazie Claudio

img_7381Grazie di tutto
di Gianfranco Fancello (su fb)
E’ giusto così, Claudio, ci sta, capiamo e comprendiamo.
Non potevamo chiederti di più, non oggi: per ciò che hai fatto, che ciò che sei stato, per ciò che hai rappresentato per tutta l’isola, non poteva andare diversamente.
Grazie di tutto, davvero.

Si, lo sappiamo, ti avremmo voluto eterno, in eterno con noi, capace di condurci a combattere mille battaglie, ad affrontare impervie difficoltà, a sconfiggere sorte ed avversari: come tante volte hai fatto, lo avremmo voluto per sempre, tu a fianco a noi. Ci saremmo sempre sentiti al sicuro, protetti dal tuo sguardo e dalla tua presenza.
In realtà, entrambi sapevamo che prima o poi sarebbe finita, che avresti chiesto di scendere, di fermarti: farlo oggi, e farlo a Cagliari, è stato per noi un ulteriore regalo, un ulteriore tuo atto di gratitudine verso un popolo che ti ha amato: nulla dopo di noi, Cagliari inizio e fine della tua straordinaria carriera.

Siamo stati la tua culla, ti abbiamo accolto che muovevi i primi passi: siamo cresciuti insieme, siamo entrambi diventati grandi vivendo fianco a fianco quella splendida rincorsa dalla C alla A, noi giovane società e tifoseria desiderosa di rialzarsi dopo i traumi amarugiani, tu rampante allenatore dal curriculum corto ma dallo sguardo lungo.
Sono bastati tre anni per innamorarci e per custodirci reciprocamente nel proprio cuore: poi le strade si sono divise, ciascuno ha seguito la propria, con salite, discese, curve e qualche sbandata. Sembravamo lontani, distanti, ormai estranei, eppure ….
eppure, come dice Venditti “Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano …”

E tu sei tornato, con qualche capello bianco in più, con tanta esperienza in più, ma con lo stesso sguardo lungo e con lo stesso amore per la città ed il suo popolo: sei tornato perché il cuore ti chiamava, contro la ragione, contro il buon senso, contro ogni consiglio che ti ammoniva nel non rischiare di rovinare il bel ricordo di trent’anni prima …. Eppure hai preferito il cuore alla testa, ti sei buttato in mare aperto per salvare chi era in difficoltà, sprezzante del pericolo e del rischio.
Il resto è storia recente, attuale, è storia di ieri a Reggio Emilia, è storia di un anno fa a Bari.

Ora puoi fermarti, Claudio, sei arrivato a casa e noi possiamo continuare a cantare “ …. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili ….”
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