Parliamo di Cagliari
di Roberto Mirasola*
La città di Cagliari, così come tutte le moderne città europee, ha avuto inevitabilmente degli importanti cambiamenti nella distribuzione delle attività commerciali, siano esse di vicinato o legate alla GDO [Grande distribuzione organizzata]. In particolare, oggi hanno assunto una rilevante importanza le attività di ristorazione presenti nel centro storico che richiamano i tanti giovani dell’hinterland metropolitano e i tanti turisti attirati dalla bellezza della città. Tutto questo ha avuto un impatto urbanistico che ha cambiato anche il volto e la vivibilità della città stessa. Diventa importante trovare un equilibrio tra le esigenze di chi abita la città e di chi invece trae una fonte di reddito dalle attività commerciali. È significativo che già il decreto Bersani, introducendo il percorso delle liberalizzazioni delle attività economiche, abbia preso in considerazione la salvaguardia e la riqualificazione dei centri storici nel pieno rispetto dei residenti. Naturalmente sono in sofferenza le attività che operano in altri settori merceologici questo anche per la presenza della GDO e dalle problematiche relative allo sviluppo dell’eCommerce. La presenza della prima nel territorio metropolitano ha raggiunto un limite che non dovrebbe essere superato se non si vuole cancellare le attività di vicinato anch’esse capaci di creare lavoro. Sarebbe opportuno introdurre buone pratiche di concertazione tra pubblico e privato istituendo i Distretti Urbani del Commercio che possano regolamentare l’insediamento di nuovi grandi centri commerciali così come prevede l’art 27 lett.l Legge 5 agosto 2022 n°118.
I considerevoli cambiamenti dovuti all’eCommerce impongono un modo di reinterpretare le attività di vendita per gli esercenti e la soluzione dei problemi di viabilità per l’amministrazione comunale che le vendite on-line comportano. I primi non possono ignorare le opportunità che il web marketing offre, creando magari essi stessi dei canali di vendita sia nei locali commerciai sia tramite il web. Per l’amministrazione si tratta di risolvere i problemi di natura logistica del cosiddetto ultimo miglio, ovvero la gestione del tratto finale della consegna a domicilio dei prodotti, che inevitabilmente aumentano il traffico dei veicoli in transito. La città di Padova, ad esempio, ha istituito dei centri di distribuzione urbana, in cui le merci da distribuire in città vengono trasferite su mezzi di piccole dimensioni a basso impatto ambientale. Si tratta di un servizio istituito dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Padova.
La città come detto ha cambiato il suo volto si tratta di istituire buone pratiche che consentano a tutti di poterla vivere.
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*Candidato al Consiglio comunale di Cagliari per la lista Sinistra Futura
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