Regionali, restano in campo due schieramenti Truzzu-Soru vs. Todde

img_6101Regionali, in campo due schieramenti Truzzu-Soru vs. Todde
16 Febbraio 2024
A.P. Su Democraziaoggi

Se si bada agli schieramenti regionali senza fantasie, analizzando, senza infingimenti, le dinamiche obiettive dall’inizio, si deve ammettere che si sono formati non tŕe, ma due schieramenti.

Considerando la Chessa una provocazione positiva certo, ma pur sempre solo uno stimolo senza chances vincenti, rimangono in campo Todde e Truzzu con funzione servente di Soru. Questa posizione di mister Tiscali risulta confermata dalle adesioni alla sua lista di Calenda e Renzi, alleanze assorbenti che mettono in ombra e rendono irrilevante il sostegno di Rifondazione e Liberu. Non è un caso che queste sigle siano scomparse dai radars e nessuno le ritenga decisive. Non si capisce ormai neppure la loro presenza in uno schieramento con Azione e IV. Quindi Soru con questa virata si configura come forza di centro sia a livello locale che nazionale, dove peraltro non conta nulla.

Proiettando questa dinamica obiettiva e incontestabile sul piano suo proprio, quello sardo, Soru diviente l’alleato più prezioso di Truzzu; poco o molto che raccolga, dà alla destra e al modesto e inadeguato Truzzu la vittoria o ne accresce enormememte la probabilità. Questo punto è così manifesto da essere incontestabile. Certo i soriani, nelle loro ingenue fantasie, pensano a scenari diversi, esaltanti, sognano un trascinante successo del loro capo, ma in politica non funziona cosi, non contano le fantasticherie, pesano i precedenti e i movimenti dell’elettorato. E qui, poche chiacchiere, Soru è già stato sanzionato dai sardi nel 2009 quando lo hanno disarcionato, preferendogli il modesto Cappellacci. Quanto alle dinamiche elettorali Soru spacca in due lo schieramento di centrosinistra, privandolo di voti preziosi, indispensabili a prevalere e condannando se stesso ad una assoluta impossibilità reale di successo. Una funzione servente nei riguardi della destra. Un disastro, un harakiri, frutto di egocentrismo dispettoso e masochista. A questo punto, poche balle, obiettivamente, ogni voto a Soru è direttamente un voto a Truzzu.
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Il commento del direttore
Condivido totalmente l’analisi di Andrea Pubusa e le conclusioni: ogni voto dato a Soru è direttamente dato a Truzzu. Testimonio come i suoi fan nei loro interventi su fb sembrano consapevoli del cul de sac in cui si è cacciato il loro leader inesorabilmente destinato a piazzarsi al terzo posto. E ben sapendo che sorte diversa è prevista esclusivamente per le prime due coalizioni si lanciano a prevedere che Soru vincerà le elezioni. Cosa possibile solo se si avverasse un miracolo. Alquanto difficile in politica. A questo punto lo strumento principe per incrementare i voti e’ visto nel voto disgiunto: votate chi volete delle liste, ma votate Soru come candidato presidente! Una follia: se voto disgiunto sarà praticato nell’ambito di questa coalizione sarà da parte dei candidati delle relative liste, che proporranno a tutti gli elettori: votateci nelle liste e per quanto riguarda il presidente fate quello che volete! Tanto, posso supporre aggiungano: il voto a Soru è ininfluente. A meno che non si creda ai miracoli come già detto.
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