Elezioni che fatica!

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Considerazioni partigiane.
Dopo aver riguardato i dati delle precedenti consultazioni elettorali, specie delle ultime due, dico quanto segue.
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1) Lo scontro sarà inesorabilmente tra le due grandi coalizioni, avvantaggiata quella di centro sinistra. Spiego più avanti.
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[Elezioni regionali 2014]

img_6101 2) La coalizione di Renato Soru nella sostanza sarà ininfluente (confronto obbligato con i dati della sconfitta di Michela Murgia. Vedi nota in calce).
3) La sequenza storica delle ultime consultazioni ha visto l’alternarsi al potere delle coalizioni di centro destra e centro sinistra. Sempre soccombente la coalizione al potere. In questa tornata spetterebbe dunque al centro sinistra la vittoria.
4) Tra i due candidati presidente, spicca la debolezza di Paolo Truzzu, sia per il personaggio in sé, sia per il percorso, pasticciato e controverso che lo ha portato alla nomination.
Paolo Truzzu non è gran che conosciuto in diverse zone della Sardegna.
Senza dubbio meno di Alessandra Todde, a cui peraltro ha giovato, il vantaggio temporale della pre-campagna. Truzzu non sembra proprio entusiasta di questa investitura: “micca l’ho chiesta io!” Sembrerebbe puntualizzare con la sua mimica facciale, più che con le parole.
5) Riproponendo – mutatis mutandis – l’impostazione della precedente campagna elettorale, dove il vero candidato Solinas era “sostituito” nei maxi manifesti dal leader leghista Salvini, questa volta l’immagine giusta sarebbe quella di Giorgia Meloni. img_6035 Si fa grande affidamento al vento ancora sostenuto della destra. I risultati non sono certo scontati.
6) I fallimenti della gestione politica uscente sono talmente evidenti, che all’interno della coalizione di centro destra assistiamo a un ricorrente, un po’ ridicolo “scarica barile”. E siccome il capro espiatorio non potrebbe che essere Christian Solinas, ecco l’isolamento del PSdAz, che potrebbe avere come conseguenza il non voto per Paolo Truzzu, da parte di molti sardisti. Difficilmente a beneficiarne direttamente sarà Alessandra Todde, ma di fatto a favorirla.
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7) Molto difficile individuare come si distribuirà l’astensionismo, presumibilmente in aumento.
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8) Non potendo fare un confronto “qualitativo” tra i candidati delle liste delle due coalizioni, conoscendo pochi dello schieramento di centro destra, occorre dire che i candidati del centro sinistra, appaiono complessivamente molto competitivi. Qualcuno farà certo le statistiche, ma a occhio la situazione appare davvero ottima. img_6102Solo un particolare che si ritiene significativo: nell’ambito della coalizione di centro sinistra e’ presente la lista Demos, che rappresenta oggi nei suoi attuali esponenti l’eredità del cattolicesimo democratico.
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Molto dipenderà dalla campagna elettorale? Sicuramente, ma le condizioni di partenza, fanno indurre ad ottimismo, se lo si saprà “praticare”.
Franco Meloni
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img_5909Note
Il dato di Michela Murgia è di difficile valicazione da parte di Renato Soru, che dispone di potenziale di gran lunga inferiore. Murgia si fermò al 10,30 e le sue liste molto al di sotto. Con la dispersione totale dei voti.
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Dopo quell’esperienza, da segnalare che in quella successiva (con Solinas vincitor), le tre coalizioni identitarie (Maninchedda, Pili, Murgia) si schiantarono. Tutto secondo le previsioni! In questa tornata è presente la lista di testimonianza Sardegna R-esiste (quella dei quattro mori), candidata presidente Lucia Chessa. Previsioni tutt’altro che buone, ma se questo è nella consapevolezza dei proponenti, auguri!
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Illustrazione inviataci da Angelo Corda
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