Verba volant, scripta manent. Consigli, non richiesti, al Sindaco

tamburino sardo
di Franco Meloni
Il nostro Sindaco è un buon politico (dice lui di essere stato allevato a pane e politica) e sa anche improvvisare un discorso, riempirlo di contenuti interessanti e non banali e lo sa ben comunicare, anche con la forza della sua freschezza giovanile. Lo ha fatto benissimo oggi all’inaugurazione della Fiera Internazionale Campionaria della Sardegna (cito la dizione ufficiale, rimarcando che i due aggettivi, internazionale e campionaria, dovrebbero essere ridefiniti e riempiti di significati all’altezza dei tempi, ma questo è un altro discorso). Tuttavia di altro avremmo avuto e abbiamo bisogno. Sì, il Sindaco è bravo, sa parlare a braccio, ma noi oggi avremmo voluto sentire da lui un discorso più ampio, con il rischio di un po’ di noia, ma più meditato, meglio se scritto e distribuito a tutti, così che avrebbe lui scelto di saltarne alcune parti per non tediare la platea. Insomma voglio dire che oggi avremmo voluto che il Sindaco esprimesse linee politico-programmatiche di carattere prevalentemente economico, chiare e definite, almeno nell’impostazione, sullo sviluppo della nostra città: come stiamo, dove vogliamo andare, quali sono i nostri punti di forza e le nostre debolezze… Questo cogliendo pienamente l’occasione odierna: l’inaugurazione della più importante rassegna economica della Sardegna, decisamente bisognosa di essere ripensata e rilanciata. In generale dico che abbiamo necessità di ridare valore alle parole e fino a prova contraria le parole che contano sono soprattutto quelle scritte (verba volant, scripta manent, dicevano i latini), che meglio esprimono i concetti o almeno si prestano meno a interpretazioni disinvolte (una cosa e il suo contrario). Signor Sindaco: torniamo alle vecchie buone abitudini che sono quelle di costruire i discorsi che contano, anche affidandosi a bravi ed esperti collaboratori che li scrivano sulla base delle indicazioni politiche e li corroborino con le opportune ricerche e approfondimenti. Si dirà: ma perchè questo pistolotto rivolto al Sindaco e non anche alle altre autorità presenti all’inaugurazione? La risposta è che ognuno va criticato singolarmente e io ho scelto di “prendere di mira” il Sindaco e che non è mai giusto fare generalizzazioni (ma chi ha orecchie per intendere intenda), e poi… E’ che al Sindaco teniamo più che ad altri, perchè da lui, Massimo Zedda e dalla sua funzione ci aspettiamo, come cittadini, molto, moltissimo: ci permettiamo di correggere lui anche per correggere gli altri ed evidentemente noi stessi.
                                                                                                                                                                          Per connessione: le dichiarazioni programmatiche del Sindaco Massimo Zedda – 12/10/2012

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