Guardatela negli occhi!
Nel confronto tra Alessandra Todde e Renato Soru è la prima a guadagnare terreno ogni giorno che passa. I volti contano, eccome! E i poster giganti che ci ossessioneranno nel percorrere le strade delle città conteranno, eccome! Lo capirà anche Paolo Truzzu che in certa misura si farà surrogare nel maxi manifesti da Giorgia Meloni, puntando sul permanere impetuoso del vento di destra. A prescindere.
In tema, o forse fuori, almeno per interrompere solo un momento ragionamenti e calcoli noiosi, consentimenti un piccolo ricordo, che svela subito la mia età…
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Trent’anni fa, agli albori del folgorante e meritato successo imprenditoriale di Renato Soru, Giacomo Mameli organizzo’ in Università un incontro sul tema della leadership, nell’ambito di un master professionale (organizzato dal CoInFo, un ente di formazione nazionale), di cui Gianfranco Bottazzi era direttore scientifico, io direttore gestionale, con Giacomo Mameli, componenti del Comitato tecnico scientifico. Fu un incontro davvero interessante che tenne inchiodati alla sedia tutti i venti corsisti per oltre due ore. Credo fosse presente anche il Rettore Mistretta. Chiesi a Soru: dottor Soru, quale è il metodo che lei utilizza per scegliere i suoi stretti collaboratori? Immagino, soprattutto il curriculum… “No” – m’interruppe subito – “Li guardo negli occhi, e ne capisco il valore”. La risposta mi parve… un’esagerazione, ma comunque vera, credo in certa misura rivelatrice di un metodo efficace. Non ricordo come il dialogo proseguì.
Però tutto mi è rimasto impresso e proprio oggi, passati oltre 30 anni, riconosco a quel metodo un’affascinante validità. Scusate se questo stesso metodo, raccontatoci 30 anni fa da Soru, io con umiltà e tuttavia consapevolezza, pari-pari l’ho utilizzato nel mio incontro con Alessandra Todde a La Collina di Serdiana, un mese fa’ Si, perché ho guardato Alessandra negli occhi e ho pensato: sei tu la candidata giusta.
Sicuramente la mia candidata.
Saludos
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