Solo (un) Dio ci salverà
Costituente Terra Newsletter n. 134 del 16 ottobre 2023 – Chiesadituttichiesadeipoveri Newsletter n. 315 del 16 ottobre 2023
DOPO AUSCHWITZ DURANTE GAZA
Cari amici,
abituati da secoli a pensare all’onnipotenza di Dio e alla sua bontà nei termini antropomorfici non ancora riletti dal Vangelo, dopo la Shoà un grande intellettuale ebreo, Hans Jonas, pose un problema nuovo, quale potesse essere “il concetto di Dio dopo Auschwitz”, perché dopo che non aveva impedito Auschwitz non si poteva più dire che Dio fosse allo stesso tempo buono e onnipotente.
Mentre nuovi eccidi si perpetravano in America Latina, dal cuore della Teologia della Liberazione erompeva un’altra domanda, quale concetto di Dio potesse sussistere durante El Mozote, il Salvador e le nuove Shoà.
Oggi la domanda è quale concetto di Dio professare durante Gaza: forse un Dio che ispirasse le genti a piangere su Gerusalemme e su Gaza, e ispirasse Israele a fermarsi sul ciglio dell’abisso, a non ucciderne mille per uno, a rimettere in comunione la Terra e l’umana dignità.
Con i più cordiali saluti,
Costituente Terra
Chiesadituttichiesadeipoveri
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OGGI, GIORNATA DI DIGIUNO, PREGHIERA E ASTINENZA PER LA PACE E LA RICONCILIAZIONE
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Oct 17, 2023 – 07:48:36 – CEST su PoliticaInsieme.————————————————————————————————————————————
Oggi sarà una giornata di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione.
La Presidenza della Cei ha deciso di promuoverla in comunione con i cristiani di Terra Santa secondo le indicazioni del Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.
«Si organizzino momenti di preghiera con adorazione eucaristica e con il rosario alla Vergine Santissima”, è stato l’appello del cardinale Pizzaballa, secondo cui “è questo il modo in cui ci ritroviamo tutti riuniti, nonostante tutto, e incontrarci nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”.
Il cardinale, proponendo questa giornata di digiuno e preghiera, ha espresso “grande dolore e sgomento per quanto sta accadendo. Ancora una volta ci ritroviamo nel mezzo di una crisi politica e militare. Siamo stati improvvisamente catapultati in un mare di violenza inaudita. L’odio, che purtroppo già sperimentiamo da troppo tempo, aumenterà ancora di più, e la spirale di violenza che ne consegue creerà altra distruzione. Tutto sembra parlare di morte”.
Secondo il Patriarca Pizzaballa “finché non si affronterà la situazione palestinese, la stabilità non tornerà in questa zona”.
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