Alessandra Todde: un endorsement* convinto, seppur non richiesto.

img_3442di Franco Meloni
img_4411Per formazione e vita politica ultracinquantennale, sempre a sinistra, sono stato e sono tuttora distante dal Movimento 5 Stelle, che ho votato solo una volta per la credibilità di un amico candidato. Non mi è quasi mai piaciuto il Movimento – a cui peraltro riconosco meriti storici (tra questi il reddito di cittadinanza, pur migliorabile) – soprattutto nella sua fase di straordinario successo e consenso popolare. Oggi, dopo varie debacle che lo hanno ridimensionato, devo dire che mi è più simpatico, forse perché nel bene si è riorganizzato come un normale partito, anche nel male: vero, ma di questo non voglio parlare. Fatta questa premessa, mi sento libero e non attaccabile di partigianeria per le cose che di seguito dico. L’argomento è “elezioni sarde” e specificamente la “scelta del candidato/a alla presidenza della regione”. Bene, io credo, anzi ribadisco, che la priorità da dare negli incontri dell’alleanza di centro-sinistra sia allo stato attuale la scelta del candidato/a. Perché è lui (o lei) che deve condurre le trattative per la definizione del programma e l’indicazione dei criteri per la formazione delle diverse liste, partendo da una fondamentale base comune e nel rispetto delle differenze delle diverse liste in coalizione, compatibili con la stessa. Le persone in grado di assumere questo importantissimo ruolo vi sono eccome. Ne elenco alcune in ordine alfabetico: Piero Comandini, Desirè Manca, Paolo Maninchedda, Graziano Milia, Alessandra Todde, e tanti altri/e. Tuttavia dichiaro che la mia preferenza va a Alessandra Todde. E poco mi importa che il suo nome sia gradito e suggerito dalle segreterie romane dei partiti italiani. Che problema ci sarebbe? Lesa maestà per i sardi? Ma non scherziamo. Ricordo che Emilio Lussu e altri proposero alla Consulta sarda e all’Assemblea costituente italiana che la Sardegna adottasse lo Statuto siciliano, stante la perentoria scadenza che vedeva i rappresentanti della Sardegna non concordi su uno Statuto cucinato in proprio. Apriti cielo! Come si sa, andò a finire che per la Sardegna fu adottato uno Statuto di gran lunga meno autonomista di quello siciliano! Nel nostro caso la scelta “romana” dovrebbe/potrebbe coincidere con quella autonoma sarda. Questo è il img_4403mio auspicio. Non ne siete convinti? Ovviamente legittimo, ma prima di esprimere la vostra opinione definitiva, per favore leggete il curriculum vitae di Alessandra Todde (lo trovate su Wikipedia e comunque lo riporto più avanti). Unito alla sua esperienza e alle sue posizioni politiche di dominio pubblico, per me basta e avanza!
Alessandra Todde su Wikipedia
Biografia
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Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, si è laureata in Ingegneria informatica all’Università di Pisa e, dopo aver conseguito una laurea magistrale, ha vissuto per 11 anni negli Stati Uniti, dove si è occupata di energia ed evoluzione digitale.

È un’imprenditrice e una manager, fondatrice e CEO di Energeya, acquisita da FIS Global (precedentemente Sungard) nel 2015, ha ricoperto il ruolo di Senior Advisor Energy Markets in FIS Global, Sales Director South & Eastern Europe in Sungard e Client Relationship Manager Sud Europa in Nexant (precedentemente Excelergy).

A dicembre 2014 è stata premiata dalla delegazione sarda di AIDDA (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda) come imprenditrice dell’anno.

È stata amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019, quando si è dimessa per candidarsi alle elezioni europee del 2019 come capolista del Movimento 5 Stelle, senza tuttavia essere eletta.

A dicembre 2018 è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane[5], riconoscimento alle 50 donne italiane considerate più influenti nel mondo della tecnologia.

Attività politica

Alle elezioni europee del 2019 si candida al Parlamento europeo, tra le liste del Movimento 5 Stelle (M5S) come capolista nella circoscrizione Italia insulare scelta dal capo politico del M5S Luigi Di Maio[3], ottenendo 88.206 preferenze ma senza risultare eletta.

Il 25 febbraio 2021 viene indicata come viceministra dello sviluppo economico nel governo Draghi, nominata dal Consiglio dei Ministri il 1º marzo, dopo essere stata sottosegretario di Stato al MiSE dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II, mantenendo l’incarico di viceministra fino al 22 ottobre 2022.

Nei tre anni di governo ha avuto le deleghe alla gestione delle crisi industriali, portando il numero dei tavoli da 150 (dicembre 2019) a 73 (agosto 2022). È l’ideatrice del Fondo Salvaguardia, del Fondo Imprenditoria femminile, del fondo ETS e del programma Smarter Italy e dell’emendamento anti delocalizzazione per la responsabilità sociale d’impresa inserito nella legge di bilancio 2021-2022.

Il 21 ottobre 2021 viene nominata da Giuseppe Conte come vicepresidente del Movimento 5 Stelle, assieme a Paola Taverna, Mario Turco, Riccardo Ricciardi e Michele Gubitosa, nomina poi confermata attraverso il voto degli iscritti.

Ad agosto 2022 Startup Italia l’ha inserita nella classifica delle 1000 donne più influenti d’Italia, unica politica del Movimento 5 Stelle insieme a Chiara Appendino.

Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene candidata alla Camera dei deputati, come capolista nel collegio plurinominale Lombardia 2 – 01 e nel collegio plurinominale Sardegna – 01, risultando eletta deputata nel primo collegio. Nella XIX legislatura è componente della 10ª Commissione Attività produttive, commercio e turismo.
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* Endorsement: “…In politica, sostegno esplicito a un candidato, a un movimento o partito, a un’iniziativa, dato di solito tramite una dichiarazione ufficiale”.

3 Responses to Alessandra Todde: un endorsement* convinto, seppur non richiesto.

  1. Franco Meloni scrive:

    Scrivevo
    Franco Meloni
    4 Settembre 2023 – 23:19
    Contrariamente al pensiero prevalente secondo cui “prima il programma poi il candidato presidente”, stando come stanno le cose, credo sia necessario indicare subito il nominativo del/della candidato/a, a cui dare l’incarico di coordinare tutte le successive fasi (definizione della coalizione e del programma comune, delle compatibili differenziazioni programmatiche entro cui possano muoversi le singole liste, nonché relativamente alle candidature). Credo che molti dei possibili candidati, avuto riguardo ai nomi che circolano, abbiano le caratteristiche necessarie per la candidatura. Personalmente la mia preferenza andrebbe ad Alessandra Todde. Ma se non si raggiunge una intesa su un nome, è necessario ricorrere alle primarie. Deve essere comunque chiaro che il/la candidato/a presidente, dal momento della sua designazione ufficiale, dovrà abbandonare ogni appartenenza e rappresentare nelle trattative e oltre una figura super partes. Saludos

  2. […] REGIONALI. CENTROSINISTRA SARDO VERSO L’INVESTITURA DI ALESSANDRA TODDE. GIOVEDÌ NUOVO TAVOLO PER UFFICIALITÀ. MA “DUBBI” Di PROGRESSISTI, LIBERU E +EUROPA (DIRE) Cagliari, 6 novembre 2023. Ancora manca l’ufficialità, ma l’investitura della pentastellata Alessandra Todde a candidata governatore del centrosinistra sardo è in dirittura d’arrivo: il via libera potrebbe arrivare questo giovedì, con la deputata pronta a confrontarsi con il tavolo del campo largo, già convocato. È ciò che emerge alla fine della riunione del campo largo oggi nella sede del Pd di Cagliari, incontro di tre ore che, viste le premesse, si è concluso in maniera positiva: oltre alla convergenza su Todde di 12 sigle su 15, nessuno dei partiti ha abbandonato il tavolo. Certo, i distinguo non mancano: Progressisti, Liberu e +Europa continuano a storcere il naso sul nome della deputata del M5s – e hanno necessità di un confronto interno alle proprie segreterie prima di arrivare a una decisione definitiva – ma la coalizione tiene e, come detto, la strada sembra già tracciata. “Il tavolo è unito, anche le forze politiche che negli ultimi giorni avevano palesato alcune difficoltà, erano presenti alla riunione- spiega il segretario regionale del Pd, Piero Comandini -. Il M5s ha fatto il nome di Alessandra Todde, che ha visto la condivisione della maggior parte delle forze politiche. Renato Soru? Stiamo lavorando perché Soru stia all’interno di questa coalizione, portando il proprio contributo in termini di idee e valori”. Una cosa, ribadisce Comandini, “vorrei che emergesse dalla riunione di oggi: la scelta del candidato sta avvenendo in Sardegna, e non a Roma”. Spiega quindi Ettore Licheri, coordinatore del M5s: “È un percorso di massima condivisione, che qui oggi ha trovato una buonissima piattaforma. Dobbiamo ancora lavorare un paio di giorni, ma ci siamo dentro tutti. Come si superano le perplessità su Todde? Con una lezione di storia politica sarda: tutte le volte che il centrosinistra ha corso unito ha vinto, e tutte le volte che si è disunito ha perso”. In questo momento, prosegue, “dobbiamo sentire tutti l’obbligo morale, non politico, di ‘portare via’ le persone che attualmente governano la Sardegna. Stiamo lavorando a qualcosa di inedito e straordinario, ma serve ancora un po’ di tempo. Un incontro immediato tra Todde e Soru? Me lo auguro”. Tra i “dubbiosi” i Progressisti, con Francesco Agus che specifica: “Il tavolo è riconvocato per giovedì prossimo, noi faremo dei passaggi necessari a prendere atto di quanto è emerso oggi, ovvero il fatto che ci sono forze autorevoli che presentano la loro candidatura. Continuiamo a sostenere quello già ribadito la settimana scorsa, e cioè che esistono candidature alternative che devono essere valutate. E continuiamo a dire che un passaggio pubblico con i nostri elettori sarebbe un qualcosa di arricchente per la coalizione. Dopo di che giovedì arriveremo con un posizione definita, probabilmente comune ad altre forze politiche”. Quindi Giulia Lai, segretaria di Liberu: “Prendiamo atto della proposta fatta dal M5s, e prendiamo atto del fatto che non si è voluta accettare la proposta di candidatura di Renato Soru. Faremo un ulteriore passaggio all’interno del partito ma in ogni caso continueremo a lavorare con un unico obiettivo: il futuro dei sardi deve essere deciso qui, non a Roma”. Oggi “abbiamo ripetuto quello che ribadiamo dal 7 luglio: per quanto ci riguarda, in assenza di un confronto ampio e democratico attraverso lo strumento delle primarie, noi di +Europa abbiamo difficoltà a sostenere la candidatura di un esponente di un partito a noi molto distante – sottolinea Riccardo Lo Monaco, coordinatore regionale di +Europa in Sardegna -. Attendiamo di sapere cosa deciderà il tavolo, poi valuteremo se la candidatura maggioritaria che uscirà da questo tavolo ci andrà bene”. Sono concetti “che ripetiamo dal 7 luglio, e sono mesi che chiediamo le primarie – rimarca- un mezzo utile per vedere chi tra i candidati avrebbe potuto riscontrare il maggior consenso all’interno di un tavolo molto composito. Prendiamo atto che la maggior parte delle forze politiche sono contrarie alle primarie, ora si faranno i nomi, i pesi e contrappesi tra nomi e i partiti che li sostengono, poi prenderemo la nostra decisione”. (Red/ Dire). ——————————————— Aladinpensiero. – Ringraziamo Tonino Secchi per la tempestiva informazione assicurataci. – L’endorsement (personale) del direttore per Alessandra Todde: https://www.aladinpensiero.it/?p=147392 […]

  3. […] associazioni, movimenti, partiti del campo largo del centrosinistra hanno espresso gradimento per Alessandra Todde. Ma c’è subito chi si sfila, della serie o approvate la mia proposta o io vado via. Certo Liberu […]

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